27. Il mio cuore ha scelto per me

778 31 1
                                    

Dopo quella festa, volevo assolutamente andarmene da quel posto odioso. Ogni singola cosa mi ricordava Dean, ed era l'ultima cosa che mi serviva in quel momento.

Avevo ancora il cuore infranto, e non facevo altro che deprimermi e autocommiserarmi, la festa di Cole non mi era stata affatto d'aiuto, anzi mi ritrovai ubriaca sul divano dell'attico di Jo, perché come faceva Dean, bevevo per dimenticare.

Scrissi un biglietto a Jo dove le dicevo che ero partita per lavoro, preparai il mio borsone e partii verso il bunker che avevo ereditato da mio nonno.

Mio nonno faceva parte degli uomini di lettere, era uno dei sopravvissuti all' attentato del '58. Di solito quando ero piccola, d'estate stavo da lui, in quel bunker, e lì insieme a mio padre mi ero allenata per diventare cacciatrice. Inizialmente dovevo essere una donna di lettere, ma mio padre ha sempre detestato quel gruppetto di idioti diplomatici, come diceva lui.

Ho sempre amato quel posto, così grande e misterioso, celava tanti trucchetti da cacciatrice, talmente pericolosi da poter essere letti solo dai membri e a quanto pare io ne facevo parte. Ricordo che anche mio padre tentava, di nascosto, di sbriciare qualche segreto del mestiere, ma mio nonno non gliel'ha mai permesso.

Arrivai finalmente e inserii la chiave nella serratura della porta principale, entrai, sentivo del vocio proveniente dal salone, ed era piuttosto strano, dato che di solito quel posto era vuoto e sconosciuto a tutti e solo io avevo le chiavi per accedervi, quindi presi la pistola e la puntai in direzione della prima porta di fronte a me, poi svoltai l'angolo e arrivai in salotto, dove due volti conosciuti mi rivolgevano strane occhiate e mi squadravano dalla testa ai piedi.

Quei due cacciatori, quelli a cui stavo rivolgendo tutte le mie maledizioni, erano davanti a me a guardarmi, misi via la pistola e pensai di andarmene e di lasciare quel posto solo per loro, quel giorno doveva essere l'ultima volta.

Rimasi appoggiata alla porta, immobile, quasi non respiravo più, avevo gli occhi sbarrati dalla sorpresa. Me ne ero andata da Wasterville perché mi ricordava Dean, e invece ce l'avevo difronte. Non potevo affrontare quella situazione, non ne avevo le forze, e quindi decisi di uscire di andarmene, magari cambiare anche continente, perché il dolore era troppo grande.

Il mio cuore iniziò a fare capriole, sussultare, mancavo battiti, e probabilmente avrei anche perso il cuore per quanto batteva forte, da un momento all'altro, sarebbe uscito dal mio petto.

Stavo per salire sull'auto per poi partire e andare il più lontano possibile da lì, ma poi qualcosa bloccò il mio polso, mi girò verso di sé, ed incontrai un paio di smeraldi che mi fissavano con un sguardo di fuoco.

In quello che mi parse un nanosecondo, mi baciò, avvicinò il mio corpo al suo, in modo che si toccassero. Approfondì il bacio, e giuro, che non volevo muovermi da lì. Era lì il mio posto, accanto a Dean Winchester.

In quel momento i miei sentimenti per lui furono molto chiari, l'amavo, ma non avevo il coraggio di dirglielo, non dopo quello che era successo fra di noi.

Ci staccammo, ma riuscivo ancora a sentire il suo respiro sulle mie labbra, prese il mio volto con una mano, e me lo accarezzò dolcemente "Ho sbagliato con te, una volta, ma non lo farò di nuovo" sussurrò quella che sembrava una promessa d'amore. Gli sorrisi, e sapevo che non dovevo fidarmi perché mi aveva distrutto il cuore già una volta, ma non riuscivo a dirgli di no, non riuscivo a respingere quelle labbra, quegli smeraldi che osservavano con accuratezza ogni mio aspetto. Era un mio difetto non sapevo dire di no a Dean Winchester.

Lo baciai sulle labbra, ma questo fu un bacio casto e veloce, perché dentro quel bunker c'era Sam Winchester che ci aspettava, e io davvero non sapevo cosa dirgli.

𝐓𝐡𝐞 𝐃𝐚𝐫𝐤𝐞𝐬𝐭 𝐏𝐚𝐬𝐭 | 𝐒𝐮𝐩𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora