Grover mi passa la sua abitudine di famigli

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- cominciamo dal ponte!- suggerì Leo
- no cominciamo dalle cabine!- protestò Nico
Io e Grover ci guardammo esasperati.
Leo e Nico se la giocarono a carta sasso forbici e vinse Nico.
Scendemmo sottocoperta.
- con molta probabilità ha seguito questa scia di zucchero...- mormorò Grover
Guardai Nico e Leo confuso ma loro alzarono le spalle.
- l'odore - arrossì Grover - sento l'odore di zucchero...-
- da dove?- domandai
Lui mi indicò la stanza delle ragazze dove si erano ritirate per fare compagnia ad Annabeth.
Leo si avvicinò e tese l'orecchio
- Leo!- protestai bisbigliando
Nico e Grover accostarono le orecchie e alla fine non resistetti alla curiosità
- voi come lo chiamereste?- domandò un'assonnatissima Annabeth
Si sentì il rumore di una spazzola che cadeva delicatamente su dei capelli ricci - io ho sempre adorato il nome Amie! Penso che si la chiamerei Amie!- rise Piper
Nico borbottò- mi sa troppo di sdolcinato...-
Clarisse invece protestò - Amie è per una femmina ed è anche brutto ma se è maschio che fai? Ricicli il nome al maschile?-
Piper posò la spazzola - no come nome maschile mi è sempre piaciuto Andrè...-
Si sentì la risata di Talia - certo che tu ne hai di fantasia! Amie e Andrè!-
Anche Annabeth rise - e tu Clarisse?-
Sentii la ragazzona sbattere i piedi su qualcosa di legno - a me piace il nome Tod è corto, è originale e facile da ricordare è perfetto!- rise - e per una femmina... Mi piace molto il nome Clarisse...-
Quella battuta fece ridere anche noi ma per fortuna ci tappammo la bocca a vicenda.
Talia allora si rivolse ad Annabeth - come va?-
Sentii la mia ragazza sospirare - ho vomitato solo cinque volte in una mattinata è un record!-
Piper rise - che cavoli! Tocca a me pulire il bagno!-
- condoglianze...- la prese in giro Clarisse
- e a te Rachel?- domandò ancora la figlia di Atena - che nomi ti piacciono?-
Rachel sospirò triste - quando ancora non ero oracolo e pensavo a queste cose, il mio nome preferito era Denny!-
Talia sospirò- a me piaceva Jessie...-
Si sentì un gemito.
- Piper svelta vieni!- chiamò Annabeth
Sentii lo scalpiccio degli stivaletti di Piper sul pavimento.
- che cosa c'è?- domandò preoccupata
Evidentemente Annabeth le prese una mano e gliela poggiò da qualche parte- lo senti?-
-ooooh- sospirò commossa
Poi Annabeth chiamò Talia e le fece la stessa cosa poi però aggiunse - lei è Talia una mia cara amica le devi voler bene ok?-
Grover richiamò la mia attenzione - ma di che parlano?- mi sussurrò
Scossi la testa - e io che ne so?-
Leo si sedette a terra - forse di un cagnolino?-
Nico annuì- avrebbe senso...-
Un lieve sospiro arrivò dall'interno della cabina - Percy lo deve sapere è un suo diritto...-
- è sempre impegnato e non voglio mettergli altro peso sulle spalle...- mormorò Annabeth
- oh dei!- starnazzo'Clarisse - George che ci fai nel mio pacchetto di Oreo?-
Si sentì la risata sibilante del serpente "ne ho assaggiato uno solo o forse venti non ricordo..."
Bussai.
- ma sei pazzo?- sibilo'Nico
Feci ai miei amici il gesto di nascondersi.
- chi è?- domandò Piper
- sono Percy...- risposi titubante
La porta si aprì piano
- ciao Percy! Vuoi entrare?- mi salutò Talia
- se non vi dà fastidio volentieri...- balbettai
Piper spalancò la porta e mi invitò ad entrare.
- avete visto George? Lo stiamo cercando....-domandai
- eccolo!- sbuffò Clarisse passandomi un pacchetto di Oreo.
Controllai all'interno nel quale George di era raggomitolato e mangiava con gusto
- quanti ne hai mangiati? Ti sentirai male!- sbottai
Lui scosse la testa " i serpenti non soffrono il mal di stomaco"
Misi il pacchetto in tasca.
- Annabeth...- chiamai attirando la sua attenzione - senti io ti dovrei dire una cosa...-
Lei annuì- la profezia... So già tutto!-
Spalancai gli occhi allibito - ma...-
Lei rise, la sua risata era così cristallina e dolce che anche se l'avevo appena udita ne sentii subito la nostalgia.
- Percy sono una figlia di Atena... Le capisco certe cose... E inoltre ho delle ottime amiche...- sorrise rivolgendosi al resto della stanza - non devi avere paura di dirmi le cose sono una guerriera e so come cavarmela, porteremo insieme questo peso okay?-
Annuii mie avvicinai e la baciai - sei la più cocciuta e testarda ragazza a questo mondo...-
Lei sorrise - e tu sei ottuso e non sai mentire e sbavi quando dormi e parli nel sonno e...-
- ti amo anch'io!- la bloccai
Le diedi un ultimo bacio
Stavo per uscire dalla stanza quando Annabeth mi richiamò - Percy?-
Mi girai
- quali sono i tuoi nomi preferiti?- mi domandò lei di punto in bianco
- Justice e Wave ! Le nostre specialità unite!-
Le si accese una luce negli occhi- sono due nomi bellissimi...-
Sorrisi - perché sono nati da noi!-
Chiusi la porta
Mi appoggiai alla parete e respirai piano
- amico tu si che ci sai fare con le ragazze!- rise Leo
Grover mi batté il cinque e Nico il pugno
- spero che ora sarà più sicura di dirmi qualsiasi cosa...- sospirai
Grover mi diede Delle pacche di incoraggiamento sulla spalla.
Riportammo George da Ermes che lo sgridò per bene.
Papà mi si avvicinò insieme ad Ade - hai l'aria sconvolta è successo qualcosa?-
Annuii - papà se una ragazza cerca i nomi che le piacciono che vuol dire?-
Ade sorrise - che forse vuole un cucciolo...-
- o che semplicemente deve fare qualcosa per cui le servono dei nomi...- propose mio padre
A cena le ragazze non scesero e quindi io e la mia combriccola di piantagrane mangiammo da soli con 11 dei e un fantasma
- che buon profumo che da questa torta! Chi l'ha fatta?- domandò Apollo leccandosi i baffi davanti al dolce che venne messo in tavola
- l'ho fatta io!- fece Afrodite
Tutti si bloccarono
- l'ho comprata...- ammise la dea
Tirai un sospiro di sollievo ma non presi una fetta di torta.
Mi alzai e andai verso il frigo
Lo aprii e dentro c'era un vassoio coperto con sopra un bigliettino" Per Percy non toccare!"
Alzai il vassoio e là sotto c'era una torta blu.
- oh Annabeth...- sospirai felice
La mia ragazza era l'unica a capire questo gioco dei cibi blu.
Io e mia madre lo avevamo inventato per dimostrarci a vicenda che tutto era possibile.
- che hai trovato?- chiese Leo
Tirai fuori la torta e me ne tagliai un pezzo.
- perché la tua torta è blu?- mi chiese Efesto.
- era un gioco mio e di mia madre e Annabeth è l'unica che lo capisce... -
Mio padre abbassò lo sguardo sul piatto
- cioè l'unica per quello che so io...- mi corressi.
Sapevi che mia madre aveva deciso quel colore per dedicare il gioco a mio padre.
Mangiai con gusto e mi ritirai nella mia stanza.
Mi ero appena messo il pigiama quando qualcuno bussò
- posso?- domandò Atena infilando la testa nella cabina.
Le feci segno di accomodarsi.
Lei si sedette sulla sedia davanti a me
- Percy senti... Lo so che vorresti dire ad Annabeth...- cominciò lei
- sa già tutto!- la bloccai
Lei annuì con l'orgoglio negli occhi.
- Percy ti ho portato queste...- mi consegnò Delle dracme.
- chiama tua madre... Avvisala ogni sera... Non voglio che si preoccupi...-
Evidentemente devo aver fatto una faccia strana perché Atena sorrise - non te lo sto dicendo come adulta ma come madre... I miei figli non possono parlarmi spesso e io non posso con loro... Tu ne hai la possibilità... Non la sprecare...-
Si alzò piano e uscì.
Non persi tempo e chiamai mia madre
- Sally Jackson!- feci buttando la dracma nell'arcobaleno.
L'immagine di mia madre con un libro in mano prese forma e colore.
- mamma!- chiamai
- Percy!- mi rispose lei
- allora come va? Tutto bene al campo?-
- non sono al campo sono in giro...-
- un'altra impresa...- sbuffò mia madre
- sta tranquilla sono  con Annabeth, Grover e papà...-
Gli occhi di mamma diventarono tristi - salutamelo tanto...-
- dov'è Mia?- domandai
Mamma sospirò-si è appena addormentata per fortuna...-
Annuii - ora vado che ho sonno...-
Mia madre alzò la mano in segno di saluto.
Il messaggio si dissolse e io mi buttai sul letto.
Neanche un minuto che mi addormentai.

percy jackson Il Figlio Di CronoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora