Mia ci rovina i piani

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- Grover ha una voce da ragazza!- dissi
Leo si gratto' la testa - si ma perché?-
È la domanda che ci facevamo da ore
Era l' una di notte e noi eravamo svegli a parlare di maledizioni quando si dice la positività!
- e c'è nient' altro?- domandò Juniper
- senza volere ho...- borbottai imbarazzato - rivelato a Grover della maledizione...-
- cosa?- saltò Annabeth
- non è colpa mia ma voi urlavate accennando alla maledizione e lui ha sentito!- mi scusai
- è comunque colpa tua!- infierì Ares
- ah e perché?- domandai
Clarisse venne in aiuto del padre - se tu ci avessi avvisato che Grover era con te non avremmo detto niente!-
Aprii la bocca per parlare ma effettivamente era vero
- dannazione!- imprecai
Dioniso tese l' orecchio- siamo sicuri che è addormentato?-
Tesi l' orecchio e sentii un rumore
- l' avete sentito?- domandai
- sentito cosa?- fece Atena
Il rumore si ripeté
- sembrano zoccoli...- costatai
- oh no...- fece Afrodite
Poseidone andò alla porta e la accosto'
Sul pavimento c'erano impronte di zoccoli
Uscii dalla stanza e scesi silenziosamente le scale.
Mi accostai al muro della cucina e sbirciai
Grover era in piedi con un piatto di non so che roba tirato fuori dal frigo
- che schifo...- commentò esaminandolo con la forchetta
- ti conviene abituartici...- rise una voce
Grover scosse la testa - quando la pianterete di perseguitarmi?- domandò
Schiocco' le dita e cinque figure di Grover comparvero
- io sono la tua parte ragionevole devo farti ragionare!- gli rispose un Grover
Lo stesso che era in biblioteca di giorno
- ma vava tu e la tua ragionevolezza!- rispose un Grover vestito di rosso e arrabbiato come poche volte l' ho visto - spero tu abbia deciso di dare ragione a me stavolta Grover !-
- no deve dare ragione a me! Sono la sua gioia e la gioia ha sempre ragione!- intervenne un altro Grover
I tre cominciarono a litigare
- forse potrei...- provò un Grover mogio
- No!- lo bocciarono Rabbia, Ragione e Gioia
- e tu non hai niente da dire?- domandò Rabbia a un Grover spaparanzato sul divano
- io sono la pigrizia non mi interesso a queste cose!- rise quello
Il mio amico alzò gli occhi al cielo - non seguirò nessuno di voi farò di testa mia!- constato'
Aprì un cassetto e frugo' dentro
Tirò fuori una bottiglia di vino
- questa la mettiamo in sicurezza...- decise levandola di torno
Guardai il signor D chiedendo spiegazioni e lui scrollò le spalle - non ne sapevo niente...-
- bugiardo!- lo accuso' Apollo
Grover tirò fuori un coltello
- woo!- fece il Grover arrabbiato - che vuoi fare con quello?-
- una cosa...- decise Grover
- piantala e mettilo via non...- provò la ragione
- per la prima volta concordo con ragione!- fece Gioia
Grover schiocco' le dita e le figure scomparvero
- ok...- decise il mio amico
Prese un respiro profondo e avvicinò il coltello al dito
Sarei voluto uscire a fermarlo ma mi sentivo le gambe molli
Siccome nessuno degli altri intervenne provavano lo stesso
Grover premette la punta contro il dito e fece una smorfia di dolore
- ahi...- mugugno'
Levò il coltello e constato' i danni
- oh miei dei...- bisbigliai
Al posto del sangue a Grover usciva un liquido denso e marrone
Grover sbuffo' - stupide maledizioni...-
Scagliò il coltello che si conficcò nella porta
- mannaggia a Zeus!- urlò
- Grover che stai facendo?- uscii
Annabeth provò a trattenermi ma sfuggii facilmente alla sua presa
Grover saltò al suono della mia voce
- Percy... Cosa ci fai qui?- borbotto'
- tu che ci fai qui?- domandai
Lui si guardò intorno - se ti dico che avevo fame non mi credi vero?- sospirò.
Scossi la testa
- non riesco a dormire...- si lamentò
- e...- lo incitai
- e...- Grover prese un respiro tremante - amico se stai male me lo devi dire!- lo anticipai
Lui si strinse nelle spalle
- Grover piantala di fare l' indifferente!- sbuffai - hai un problema e io lo voglio risolvere...-
- Percy piantala!- sbottò lui - non capisci non ho soluzione! Io non sono come te non so risolvere i problemi di nessuno nemmeno i miei!-
Rimasi spiazzato
Grover abbassò lo sguardo - son bravo a nascondermi a scappare dai problemi...-
- parla il satiro che ha sconfitto Medusa, che ha ritrovato il dio Pan, che e' stato nel labirinto per due volte...- lo rincuorai
Lui si accasciò sul divano
- Grover non puoi pensare cose del genere di te stesso!- lo rimproverai
Grover gemette e si piego' in due
- che cos' hai?- lo affiancai
Lui si rimise su tossendo
Lo presi per le spalle - Grover stai bene?-
Lui scosse la testa
Annabeth usci allora scoperto
- oh miei dei Grover stai bene? Cos' hai?- domandò spaventata
Grover tossi' più forte e si ripiego' in due
- che gli hai fatto Jackson?- fece Dioniso
- io niente lo giuro!- alzai le mani
Grover si guardò il dito: la ferita era completamente sparita
- oh Zeus!- urlò mettendosi in piedi
- Grover sta calmo!- provai
Lui si tappò le orecchie - basta! Basta!- urlò
- Grover!- lo chiamò Nico
- lasciatemi in pace!- strillo'
Il tempo si fermò
Non riuscivo più a muovermi
Grover si guardò attorno inorridito
- Grover che hai fatto?- si lamentò Leo bloccato in una posizione scomoda
- non...io...- balbetto' Grover
- sta calmo ok?- gli dissi
Provai a muovermi ma il mio corpo non rispondeva
- mi si è spostato l' elastico delle mutande!- si lamentò Apollo
- ma a noi perché dovrebbe interessare?- domandò Era piccata
- Grover facci muovere!- lo incitò la madre
Grover chiuse gli occhi e si concentro' e mi ritrovai libero
Annabeth barcollò e io la afferrai
- dovrebbe riposare - fece Apollo dimenandosi per rimettere apposto l' elastico delle mutande - magie del genere non fanno bene a chi ha problemi di cuore o a chi è incinta...-
Lasciai Annabeth alle cure della madre e del dio e avanzai verso Grover
Lui arretrò
- amico va tutto bene...- fece Talia affiancandomi
- teoricamente ha quasi ucciso Annabeth...- rettificò Leo
Grover emise un suono che classificai come singhiozzo
- Leo!- sbottò Piper
Leo si tappò la bocca - non intendevo dirlo...-
- sono un mostro...- piagnucolo' Grover
- no Grover - lo calmai - non sei un mostro! -
Provai a fate un altro passo ma lui arretrò
- Grover va tutto bene nessuno ti sta dando la colpa!- gli fece la madre
Lui si guardò le mani che brillavano - ho già quasi ucciso due persone...-
- no non è vero!- fece Dioniso - cioè non volontariamente!-
Provai ancora ad avanzare
- Grover ti prego...- lo supplicai
Grover mandò gli occhi all' indietro e poi svenne in avanti
- Grover!- urlai con una voce che era un ottava sopra del normale
Gli corsi accanto e lo presi
- chiamate Apollo!- ordinò Nico
- ma è in bagno!- fece Afrodite
Leo sbuffo'
Corse di sopra
Si senti' una porta sbattere
- AAAAAH! - urlò Apollo spaventato
- copriti e vieni!- fece Leo sbrigativo
Li vidi arrivare di corsa
Apollo vestito alla meno peggio corse accanto a me
- ma che gli hai fatto?- domandò
- non sono stato io!- ribattei
Grover mosse le labbra
- zitti un poco'!- ordinai
Silenzio
- Grover mi senti?- domandai
- Percy?- domandò
annuii
- perché vedo tutto appannato?- domandò
Apollo gli mise la mano in fronte - hai la febbre!-
Juniper lo aiutò ad alzarsi - a letto fila!-
Rimasi in salotto ad aspettare con gli altri e per ore non spiccicammo parola
Alle sette non avevamo chiuso occhio
Mia madre arrivò sbadigliando - buon giorno!-
- ma buon giorno un corno!- si lamentò Efesto
Mi diede un bacio e spari' in cucina
Mia arrivò trotterellando
- buongiornissimo!- sorrise
anche lei mi diede un bacio
Poi corse ad abbracciare Ade
- come hai dormito nana?- domandò il dio ridendo
- sentivo Grover parlare da solo nella sua stanza...- disse lei con noncuranza
Nico strabuzzo' gli occhi - e che diceva?-
Lei alzò le spalle - io non ci ho capito niente...- cominciò
La corressi - non ho capito non devi mettere ci!-
Lei mi fece la linguaccia - però la mamma qualcosa ha capito!-
- chi vuole fare colazione venga pure!- ci chiamò mia madre
Atena corse giù - ehila'-
Guardai dietro di lei - dove hai mollato la mia ragazza?-
- Annabeth arriva doveva andare in bagno...- spiegò
Guardò Talia e Piper che annuirono comprensive
- ma in tutto questo mia figlia dov'è?- domandò Ares
In effetti ancora non mi erano saltati i nervi quindi o ero improvvisamente diventato paziente o Clarisse mancava all' appello
- dove si è cacciata quella ragazza?- domandò Era
- Clarisse!- chiamai
Si senti qualcuno che cadeva dal letto
- chi rompe?- urlò Clarisse
- ma dove sei?-le urla i di rimando
Clarissa corse giù impugnando la spada mi scaraventò a terra puntandomela al collo
- e tu mi hai svegliato per questo?!- strepito'
- vedi non uccidere il mio ragazzo!- intervenne Annabeth scendendo le scale
- tranquilla è un lusso che lascio a te...- le rispose Clarisse levandomi la spada dalla gola
Annabeth mi scoccò un bacio sulla labbra
- schifo!- commentò Mia
- andiamo a fare colazione!- convenne Poseidone
Ci dirigemmo in cucina
La tavola era apparecchiata e piena di tutte le delizie americane possibili e immaginabili
- woo! Ci sono i panini dolci!- esultò Apollo
Artemide si corruccio' - cosa c'è? È una tua amica?- domandò
Apollo scosse la testa - hai ancora tante cose da imparare!-
Leo si tuffò sul caffè latte - zio Leo ha bisogno di forze!- Rise
Mi avvicinai a mia madre - Mamma?- cominciai - Mia ha detto che avete sentito Grover parlare... E che tu hai capito cosa ha detto...-
Mia madre si fermò mentre metteva qualcosa in forno
- Sally...- provò mio padre
A mamma tremarono le mani
- mamma ti prego...- la supplicai
- non ho capito molto...- confesso' lei - ha cominciato a parlare in greco antico e ripeteva di continuo una parola...θυοια...-
Atena smise di mangiare - sacrificio...-
Nico si torse le mani - penso che non si intenda il sacrificio di un bue...-
- lo so che questo e' un grave problema!- fece Poseidone - Ade...- si girò verso il fratello
Il dio degli inferi si bloccò con la bocca piena - tota ho tatto o?- domandò
Mia rise - sei buffo!-
- abbiamo promesso di aiutarti no? Prima di andare sull' Olimpo e liberare Zeus faremo un salto negli inferi...-
- davvero?- saltò il dio strozzandosi
Poseidone e gli altri annuirono con calma
- santo me stesso potrei abbracciarvi! - sorrise il dio - ma non lo farò perché ho una dignità!-
Sorrisi
- vengo anche io!- fece Mia
La guardai con tanto d'occhi- negli inferi?-
Lei scrollò le spalle - e dove sennò?-
Ade la guardò triste - non è il posto adatto ad una bambina...- Le spiegò
- si invece!- si impunto' lei - ci sono leggende su un ragazzino cresciuto da Persefone negli inferi! Ermes ci è andato la prima volta all' età di  quattro anni! Voi ci scendete di continuo!-
Ermes la guardò comprensivo - ma io ero un dio potevo perché ero immortale!-
- e il ragazzino di cui parli era protetto dalla dea!- le feci
Mia madre scosse la testa - Mia è troppo pericoloso...-
Mia incrociò le braccia - e perché Percy può?-
Mi avvicinai - Mia io sono un semidio...-
Lei annui
Rimasi sbalordito: un cosa del genere sarebbe dovuta bastare
- e chi ti dice che io non sia una semidea?- domandò lei beffarda
Silenzio
Poseidone aveva la bocca aperta
Ade per poco non svenne
- Mia cosa stai...?- le fece Annabeth
Mia la bloccò con un gesto della mano
- io vado a prepararmi e spero di trovare pronti anche voi!-
E se ne ando' per le scale.

percy jackson Il Figlio Di CronoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora