Softball

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La mia famiglia non sapeva ancora, che ben presto i notiziari di musica sarebbero scoppiati con le nostre foto nel parco. Non lo sapeva nessuno, se non io e Lauren. Siamo tornate a casa mia, facendo finta di nulla, Lauren si è fatta una bevuta con mio padre durante la partita di softball, mentre io e mia madre parlavamo tra noi di Sofi e del suo nuovo amichetto Ryan, dal quale passava i pomeriggi e qualche notte. Non mi preoccupavo più di tanto, Sofi è sempre stata più amica dei bambini, come me del resto.

"Ma che tiro di merda, cazzo!", Lauren alza la voce, inghiottita dalla partita.

"Lauren...", mi viene spontaneo riprenderla, dato che non mi piace quando usa parolacce in presenza dei miei. Non che a loro importi, ma a me piace pensare che per loro, Lauren, è sempre garbata e meravigliosa.

Lei distoglie gli occhi dallo schermo per mezzo secondo, con gli occhi socchiusi e focalizzati sul match, e mi guarda senza effettivamente capire il motivo della mia ripresa. Io torno a parlare con mia madre.

"Lauren, ma sai ancora giocare?", la domanda di mio padre cattura la mia attenzione.

Lauren gira la testa verso mio padre con un'espressione divertita ed esaltata, con le sopracciglia alzate, "Cazzo, sì!", alzo gli occhi al cielo alla sua ennesima parolaccia.

"Grande! Perchè non facciamo qualche tiro in giardino?"

Lauren sembra accendersi, alla proposta, e si alza immediatamente posando la birra, "Splendida idea, Alejandro!"

"Ahhh, che sogno poter giocare con l'ex capitano della Miami High School", mio padre è sul serio emozionato di vedere Lauren all'opera, dato che la sua bravura come capitano nella mia scuola, era leggenda prima ancora che lei diventasse famosa.

"Vatti a preparare, Ale. Io faccio un salto a casa a prendere l'attrezzatura."

"Ma scherzi? Camila può prestarti la sua mazza! Tanto ne comprammo una per lei, ma non si è nemmeno mai iscritta alle lezioni.", io rido pensando al fatto che solitamente è Lauren che presta la sua mazza a me, e non il contrario, ma resto zitta difronte al doppio senso.

"Assolutamente no. Senza la mia perdo l'ispirazione. Sarò qui in pochissimo!", mio padre annuisce e lei rivolge uno sguardo a me, facendomi un occhiolino e impugnando le chiavi della macchina.

"Lauren, quando torni a casa prendi la moto, lasciare la tua macchina nel nostro giardino da' parecchio all'occhio.", lei annuisce dandomi ragione ed esce di casa.


"Karla non potevo farmi scappare un'occasione così."

"Pa, adesso sai vero che dovrò sopportarmi Lauren come una bambina impazzita per almeno un giorno intero? Quando le si accendono le passioni, diventa insopportabile."

"Vado a prepararmi! Fortuna che ho lavato la mia divisa del college!"

Mia madre ride, vedendo sparire mio padre verso la lavanderia, "Mi sa che tuo padre e Lauren hanno un lato in comune."

Io rido, "Sarà come badare a due bambini."


Dopo mezz'ora sento il rombo della moto di Lauren fermarsi nel mio giardino accompagnato anche da un rombo che non conosco. Apro la porta d'ingresso e vedo Lauren con una borsone a tracolla entrare in casa seguita da Keana, Lucy e Veronica,  con accanto tre ragazzi che non conosco.

"Signor Cabello! Le ho portato una squadra, si faccia vedere se ha il coraggio!", dice lei con tono scherzoso e di sfida. Mio padre compare dal bagno, vestito con la sua divisa che gli stava ancora bene, e guarda i ragazzi dietro Lauren.

I WANT YOU || CAMREN || The Epic Records ExperienceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora