Insight

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Quando ho deciso di prendere in mano questa penna non sapevo di preciso cosa volessi scrivere. Forse una canzone, poi ho scelto per una semplice lettera.

Per chi? Su cosa?

Non lo so nemmeno io, sono solo confusa.

Niente, nella mia testa ha più un ordine. Ogni mattina devo fare mente locale e ricordarmi quanti anni ho, dove sono e qual è il mio lavoro. Ormai va avanti così da mesi.

Non che io non sia soddisfatta, ma la mia testa non credo ce la faccia a starmi dietro. Corro troppo, da morire, più delle mie forze.

Ho iniziato a fare palestra. L'ho sempre odiata, adesso è una cosa di cui ho bisogno. Sento la testa depurarsi, insieme al corpo.

Mi sveglio ogni giorno e la prima cosa che faccio e pensare a te. Che testa fottuta che ho, forse prima o poi mi passerà.

Mi alzo e sento il mio respiro animarsi più deciso nei miei polmoni. Forse dovrei riprendere a fumare.

Penso alla mia famiglia, poi penso alla mia ragazza. Credo di avere qualcosa che non va, dentro di me, da sempre. Ormai ci convivo.

Ogni cosa mi resta dentro, e mi sembra di non riuscirla a metabolizzare. Cosa mi sta succedendo?

Amo il mio lavoro, mi hai lasciato qualcosa di davvero enorme, e mi sto convincendo giorno dopo giorno, che posso farcela.

Sei un gran bastardo, non dovevi andare via. Lo sai che l'etichetta ha bisogno di te. Forse sono io che ho bisogno di te.

Lei è perfetta, sai? Mi piacerebbe che tu potessi vederla, è una grande artista, sta facendo cose grandiose. Sta diventando sempre più famosa, e indovina? Non ha avuto bisogno di PR. Cosa ti avevo sempre detto? Non servono a un cazzo i PR, se si sa manovrare bene il marketing.

Ora mi guarderesti con il tuo sguardo solito e quel sorriso del cazzo, che intende dirmi 'ma che ne sai tu' però mi lasceresti parlare comunque. Ma devi ammettere che questa volta avevo ragione.

Ogni giorno mi guardo allo specchio, ogni mattina, e vedo i miei occhi verdi, e dentro ci vedo il nulla. E' brutto, sai? Solo quando guardo il modo in cui Camila, mi osserva, capisco che forse, dentro i miei occhi c'è il mare.

Lei mi direbbe che dentro c'è l'infinito, ma io lo sai che a queste smancerie non ci credo.

Forse lei è troppo per me, pa.

O forse sono io che sono poco per lei.

Il senso è lo stesso ma cambia di poco, in base a come poni la frase.

I miei capelli sono cresciuti da quando non ci sei più. Mi hai sempre detto di farli crescere e ho sempre voluto accorciarli. Adesso li sto lasciando crescere, come volevi te, e sai? Avevi ragione, mi stanno meglio.

Scarlett è impeccabile, ti piacerebbe. Non capisco come abbia fatto a non aver mai avuto una segretaria, il lavoro è davvero tanto. O forse non lo svolgevi al meglio. Scherzo, pa, sai che ti sfotto sempre, eri un grande.

La Epic sta diventando colossale, sia di fama che di struttura. Se solo avessi accennato a questo progetto, quando eri ancora in vita, forse ti sarebbe piaciuto, ma ora è troppo tardi per chiedere il tuo parere, ma ti assicuro che è una cosa maestosa.

Oggi ho sentito mia madre. L'ho chiamata, non so nemmeno io perchè. Forse l'assenza di Camila mi fa sentire strana, così, qualcosa in testa mi è scattato. Chissà cosa.

Abbiamo parlato un po', e come sempre non ci diciamo niente di che, ci stuzzichiamo e basta. Non capisco cosa cerco ancora da lei, che non cambierà mai.

Taylor si laurea tra due settimane, sono così fiera di lei. Kris è il solito spirito libero, ma lo amo da morire, mi somiglia un sacco.

In pratica, pa, stanno tutti bene. Tutti.

Forse io non molto, da quando non ci sei più. Non potrai leggere queste lettere e non so nemmeno perchè le sto scrivendo, dato che non credo nel paradiso nè in Dio, ma forse sono talmente provata dalla tua assenza che mi sono ridotta a questo...

Tu, invece, come stai?

I WANT YOU || CAMREN || The Epic Records ExperienceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora