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23 maggio 2014 ore 03.32 di notte

Io e Ale stiamo tornando nella casa. Ci siamo fermati a prendere una ciambella in un bar sempre aperto. All'ospedale mi hanno spiegato che in realtà quelle erano piccole perdite causate più che altro dall'ansia e dello stress. Ebbene si, piccole perdite perchè la chiazza di sangue che io ho visto sarebbe stata l'unica. Dopo di quello infatti ci sono stati solo piccole gocce (ecco spiegato il braccio macchiato di Ale). Questo fenomeno ha un nome in realtà ma in questo momento non lo ricordo proprio.

Dopo l'eco è entrata un'infermiera fantastica che mi ha fatto fare una doccia nel loro spogliatoio e mi ha prestato un suo pantaloncino (che poi gli riporterò pulito): non posso pensare che potresti rivivere quello che hai scampato mi aveva detto portandomi quegli short non preoccuparti puoi tenerteli. Ha 28 anni e si chiama Miguela.

C'è ancora!! Il mio piccolo c'è ancora!!! Anzi, il nostro piccolo c'è ancora. La sua frase mi è impressa nella mente: il nostro bambino sta bene! Oddio non ci posso credere.

IL NOSTRO BAMBINO STA BENE.

-Amore scusa ma non ho sentito bene la frase di prima, sai la mia mente era ancora sotto shock per la notizia-
-Il nostro bambino sta bene mia dolce Sirena- mi dice togliendo una mano dal volante e mettendomela sulla coscia. -te lo ripeterò all'infinito se questo ti convincerà che sono sincero- siamo fermi al semaforo rosso e si allunga verso di me facendo salire la mano un pò più su -il nostro bambino sta bene è starà sempre meglio- e mi bacia. Il bacio sarebbe continuato se non fosse stato per il clacson della macchina dietro di noi.
Appena parcheggiamo la macchina nel vialetto di casa, ci prendiamo la mano e ci dirigiamo verso la spiaggia -abbiamo avuto la stessa idea- gli dico stringendogliela. Prendiamo un'asciugamano che lasciamo sempre sulla scaletta e ci sediamo sopra. Sono seduta tra le sue gambe mentre le sue braccia mi stringono forte, le nostre mani unite sulla mia pancia.
-mi ricordo che quando siamo entrati per la prima volta in questa casa sono subito corsa nel terrazzo per vedere la spiaggia, era quello l'unico motivo per cui avevo preso l'appuntamento- sento le sue labbra che sorridono sui miei capelli -la casa bella si anche un po' rovinata e non grandissima, ma quella non mi preoccupava perchè so che l'avremmo rifatta come piaceva a noi e poi era comunque una villetta isolata su due piani-
-come potrei dimenticarmi quella scena. Quando abbiamo superato il cancello del giardino eri ancora tranquilla ma appena l'agente ha aperto la porta ti sei fiondata dritta nel terrazzo gridando guarda amore c'è una spiaggietta tutta recintata! L'avrei comprata anche solo per vederti così felice- Mi dice baciandomi la testa -ma quello che tu non sai è che appena me l'avevi fatta vedere il giorno prima, io avevo subito iniziato a fare i progetti di ristrutturazione per le stanze, come ad esempio buttare giù il muro che divideva le camere da letto- mi giro e gli poggio la testa sulla grossa spalla
-veramente?-
-ma certo che si. Una villetta su due piani che dava su una spiaggia privata tutta nostra? Non enorme certo ma una spiaggia privata tutta nostra?- mi dice baciandomi il naso -vuoi mettere? Il dentro in qualche modo l'avremmo aggiustato- mi alza piano il mento e mi da un dolce bacio.

-sai potremmo mettere un'altalena qui per il piccolo- mi dice a un certo di punto in bianco. Mi stacco piano e lo guardo incredulo -scusa che cosa?-
-si sì li vedi? Poco lontano dalla scala dove il pomeriggio c'è anche un po' d'ombra- i suoi occhi sono fissi su quel punto e si capisce che nella sua testa ha già l'immagine
-forse stai correndo un po' no?-
-ma perché scusa? Il tempo passerà così veloce che senza rendercene conto saremo genitori- sospira -wow genitori, non ci posso ancora credere-
-genitori... però suona bene sai. Io e te mamma e papà-
-oh cazzo sirena. Ma mi ci vedi a me responsabile di un esserino così piccolo?-. Mi giro verso di lui e gli lego le gambe alla vita. Le sue braccia mi stringono forte per attaccarmi a lui - mamma e papà non si nasce sai? Impareremo insieme giorno per giorno-
-tu? Dai Sirena tu sei una mamma nata mentre io non...-
-saremo una mamma e papà perfetti per lui è sai perché? Perché sarà il nostro piccolo a cui daremo tanto amore-
-taaaaaaanto amoooooore-
-esattamente taaaaanto amooooore che terremo per noi fino alla fine del terzo mese-
-che?-
-c'è il rischio di aborto fino ai tre mesi e visto quello che è successo stasera...-
-solo per noi- mi bacia piano -ora a proposito di amore ho sentito il medico mi ha detto che non c'è nessun pericolo-.
Non faccio in tempo a chiedere per cosa perché mi ritrovo le sue labbra sulle mie e le sue braccia molto più strette. Mi fa girare e sdraiare sotto di lui e incomincia a baciarmi ovunque sussurrandomi che ci sarà lui a proteggerci e di non preoccuparci.
Poco tempo dopo ci ritroviamo senza vestiti e... ma quanto amo la nostra spiaggietta privata?


Questo è quello che sarebbe successo se fossimo a casa nostra, nella nostra città o meglio è quello che  mi immagino io ma... qui siamo a Barcellona in una stanza in affitto di 50mq. E quindi si, è successo tutto questo ma invece che andare nella nostra spiaggietta privata siamo andati alla ricerca di una spiaggia "imboscata" dove si, abbiamo fatto l'amore. Ma non quell'amore normale di due persone innamorate, ma quell'amore di due persone follemente innamorate, consapevoli che da quel momento la loro vita non sarebbe stata più la stessa, che dal giorno ci sarebbero stati dei problemi da affrontare... dal giorno dopo però perchè in questo momento l'unica cosa importante è unirsi all'altra persona consapevoli che non lo lascerà mai solo. 

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