E l'occhio ride ma ti piange il cuore...

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Giugno 2015

Ed ora eccomi qui nel mio, anzi nel nostro appartamento sulla spiaggia di Mazagon. Sono nel cuore della notte con a fianco Alejandro perché si, ovviamente lui è rimasto e mi è stato molto vicino dopo quella fatidica notte.
Mi ha detto che è stato molto più distrutto di quanto potesse immaginare e ha capito di voler dei figli quanto prima, ma che forse sarebbe stato meglio prendersi una pausa per digerire la brutta perdita.

E' passato un anno da quel fatidico momento.

Non c'è nessuna sedia a dondolo in balcone, nessuna stanza dei giochi e nessuna stanza colorata perché di bambini non si è più parlato.
La mia mente continua a farmi brutti scherzi e mi fa immaginare il come sarebbe potuta andare se... riesco a immaginarla così bene da riuscire a sentire i calci nella pancia o la loro voce che mi chiama mamma.
Ma poi ritorno alla realtà, alla mia triste realtà. La realtà in cui non posso parlare con nessuno del mio dolore, dei mille pianti fatti chiusa in bagno o durante le nuotate, del dolore lancinante che mi prende il petto quando vedo le mamme con i propri bambini, dalle lacrime che scendono silenziose e automatiche quando vedo allo specchio il riflesso della mia pancia sempre più piatta, la tristezza nel vedere il mio anulare sinistro sempre più magro e senza anello.
Il mio cuore è sempre più distrutto da questa situazione ma ovviamente Ale questo non lo saprà mai. Se la cosa fosse andata a buon fine in questa momento in questo letto sarei con i miei piccoli perché, ci metto la mano sul fuoco, Ale non sarebbe qui con me, non riuscirebbe mai ad accettare una cosa del genere.
Grazie al mio vecchio professore di psicologia sono riuscita a entrare in prova in una scuola materna privata, in cui posso stare a contatto con i bambini tutto il giorno; in questo modo le mie giornate volano e il mio cuore riesce a ritrovare un po' di serenità.
Ma poi torno a casa ed è qui il vero problema. Non riesco più ad apprezzare le cose semplici come una volta e per quanto mi sforzi non riesco a tenere nascosta quella parte importante che mi manca nella vita.
Ogni giorno in più è un battito in meno per il mio cuore. Ma va bene, vuol dire che doveva andare così perché a quanto pare, nonostante tutto, metto e metterò sempre prima gli altri di me.

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