«Wendy! Lascia Spike!» Arya si ritrovò a gridare nel parco quando alzò gli occhi dal suo libro, Origin di Dan Brown che ormai, nonostante avesse meno di un anno, era già un po' rovinato a causa delle letture e riletture che gli dedicava.
Federico era partito per il ritiro in nazionale già da un po' e ieri sera c'era stata la partita contro la Polonia che Arya non si era di certo persa, ma non aveva visto Federico brillare di quella luce che tanto le piaceva quando lo vedeva indossare la sua maglia 33 bianconera.
Era sola, e la sua routine si era sgretolata, quanto odiava i ritiri solo lei e Dio potevano saperlo.«Wendy! Finiscila!» Decise di alzarsi e cercare di prendere in braccio il bulldog ma con scarsi risultati, perlomeno riuscì ad allontanarla dal suo simile.
Si risedette sulla coperta che aveva steso ai piedi di un albero e riprese il libro, ma ormai un pensiero le si era instaurato nella sua testa: chissà se Federico era libero.
Chiuse il libro di scatto e afferrò il telefono, su whatsapp lo trovò online e così Arya decise di aprire l'applicazione di Face Time e iniziare una videochiamata con Federico.
«Sono estremamente tentato dal farti una delle mie battute su quanto io ti sia mancato ma devo trattenermi.»
Federico aveva i capelli bagnati ed era a torso nudo in quella che doveva essere la sua camera che condivideva con Mattia Perin.
«Ed io sono tentata di chiuderti in faccia.» Alzò gli occhi al cielo per poi sorridere, lo osservò imprimendoselo nella mente quasi come tutte le volte che lo sentiva quando erano lontani.
Non ci erano abituati a non vedersi per più di un paio di giorni, dato che le uniche ore che non condividevano erano quelle del sonno.
«Dove sei?» Chiese Federico buttandosi all'indietro sul letto, dallo schermo del telefono appariva poggiato alla testiera del letto e si vedeva solamente fino alle spalle tatuate.
«Al parco con Wendy e Spike.» Arya girò la fotocamera inquadrando i due animali e ora erano occupati a rotolarsi nell'erba difronte a lei.
«A lavoro?» Alla domanda di Federico si inquadrò nuovamente per rispondere.
«Ho staccato alle tre come tutti i giorni, sono tornata a casa, ho mangiato e poi sono andata a casa tua a mettere a posto quello che questi due avevano spostato e li ho portati fuori, tu? Che hai fatto oggi?»
«Allenamenti e allenamenti, ma non ho degli ottimi presentimenti per domani.» Federico sbuffò come a tirare fuori tutto il pensiero negativo che gli stava invadendo la testa.
Era visibilmente preoccupato per la partita contro il Portogallo e per di più il mister aveva anticipato i titolari, e lui non era riuscito a guadagnarsi il posto.
«Che hai?» Chiese Arya preoccupata leggendo della negatività sul viso di Federico.
«Ry metti le cuffie, devo dirti questa cosa anche se non potrei e non vorrei che mi sentisse qualcuno al di fuori di te.»
Arya capì al volo la serietà dell'argomento e non fece altro che ascoltare ciò che lui le aveva detto.
«Prima che mi fai o dici qualcosa, ho preso in prestito il tuo secondo paio di AirPods, ma non potevo non farlo quando sono entrata a casa tua mi chiamavano come a volermi convincere e così le ho prese.» Disse Arya tutto d'un fiato mentre metteva gli apparecchi alle orecchie.
Sentì subito la risatina di Federico e dovette abbassare il volume esageratamente alto, gettò un'occhiata ai suoi amici a quattro zampe e poi ritornò a dedicare la sua attenzione a Federico.
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Starlight - Federico Bernardeschi
FanfictionSi studiarono attentamente, Federico era divertito dalla ragazza difronte a lui con una ciotola di anguria mista alla nutella fra le mani. «Tu devi essere il rumore fastidioso!» Esclamò con un sorrisetto, lo aveva dedotto dal fatto che non lo aveva...