Nessuno poteva capire quanto bene ci fosse fra Arya ed il padre, neanche Lidia era mai riuscita a captare l'attimo esatto in cui suo marito si era completamente innamorato di sua figlia.
Non si trattava di preferenza rispetto a Marco, Giorgio Zanelli non era il tipo, era piuttosto il condividere alcuni piccoli momenti che erano diventati così naturali da darli per scontati.
Aveva sofferto un po', ma orgoglioso, quando la sua piccolina aveva esternato il bisogno di tornare a vivere in città, era stato facile vederla all'interno dell'appartamento dove lui stesso aveva abitato con i suoi genitori.
«Quindi? Novità?»
La solita domanda non appena si sedevano finalmente sul divano per guardare il solito Gladiatore, del quale sapevano, naturalmente, le parole a memoria.
«Federico ha comprato casa dietro la Gran Madre, a venti minuti da qui, si trasferirà a breve.»
Giorgio sapeva bene che la figlia era in difficoltà, abbassò leggermente il volume per farle capire che era completamente rapito dalle sue parole e la guardò.
«Mi piace, lui dico, Nala mi dice...» Il padre la bloccò storcendo il muso.
«Tu cosa dici, sai che penso di Nala.»
Voleva un gran bene alla migliore amica di sua figlia, solo che non ne capiva alcuni comportamenti a parer suo troppo protettivi.
«Papà mi vuole bene ed io le voglio bene, la cosa non cambierà mai.»
Arya buttò fuori un po' d'aria dalla bocca, guardò su sentendo il rumore di una pallina e sorrise fra se e se, Federico stava stuzzicando i suoi cani per farli impazzire, lo dava per certo.
«Questo non lo metto in dubbio amore...ma certe volte sembra che tu sia sua figlia e che lei debba convincerti di qualcosa che in realtà non esiste più.»
Sapeva bene a cosa il padre si riferiva, a quel senso di vergogna che Nala le diceva sempre, Arya non lo provava, anzi, aveva fatto di ciò che aveva vissuto la sua forza e la pietra da cui ricostruire la sua casa.
«Mi dice di dirlo a Federico, cioè lei crede che io sia uscita con Mattia perché a lui non dovevo dare spiegazioni mentre avevo timore di Federico perché mi sarei dovuta aprire.»
«Non ha tutti i torti, voglio dire...magari si sul fatto che tu non ti sei buttata su di Federico perché avevi dall'altro lato qualcuno che già ti conosceva, si questo sì, ma non credo che sia perché non vuoi dirlo a Federico o perché hai vergogna di ciò che hai attraversato.»
Giorgio si sistemò meglio sul divano, gli occhi azzurri puntati in quelli castani della figlia, Arya assomigliava prepotentemente alla madre in quanto ai colori e ad alcune forme di espressione.
«Tu devi dirle che non provi vergogna Arya, non c'è da vergognarsi per nulla di ciò che accade nella vita, tantomeno per ciò che tu hai attraversato, è normale che magari senti un po' di timore perché non è mai facile in generale parlare del passato, ma tu sei bella ora ed eri bella prima, questo lo sai meglio di me.»
Arya annuì, sapeva che il padre aveva ragione, sorrise di nuovo, la pallina aveva rimbalzato ancora.
«Federico ti ha mai parlato del problema al cuore che ha avuto?»
«No.» Scosse la testa mordendosi l'interno guancia, ma lei ne aveva sentito parlare eccome, in quell'intervista che non aveva potuto fare a meno di registrare, da quelle scatole di farmaci che gli aveva visto in ogni parte della casa.
«Ma tu sai che esiste. Pensi che lui se ne vergogni?»
Scosse la testa ancora una volta capendo dove il padre voleva andare a parare.
![](https://img.wattpad.com/cover/159854940-288-k511781.jpg)
STAI LEGGENDO
Starlight - Federico Bernardeschi
FanficSi studiarono attentamente, Federico era divertito dalla ragazza difronte a lui con una ciotola di anguria mista alla nutella fra le mani. «Tu devi essere il rumore fastidioso!» Esclamò con un sorrisetto, lo aveva dedotto dal fatto che non lo aveva...