Capitolo 32.

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«Ti ha chiesto di andare a vivere con lui?»

Nala non era cambiata di una virgola da quando calzava a pennello il nome mamma, il suo unico scopo nella vita era far domande scomode e poi scomode di ciò che si poteva pensare.

Dopo il lavoro, Arya, era andata a far visita alla sua migliore amica per aggiornarla sulle ultime novità, si sentiva perfino più libera di raccontarle che con Federico c'era stato del sesso.

«Mi ha dato le chiavi e mi ha detto che lascerà spazio nell'armadio per i miei vestiti.»

Girò il cucchiaino nella tazza di tè fumante che le era stata messa davanti, non che avesse messo zucchero ma aveva spruzzato il limone e lo doveva far spargere per tutto il liquido caldo.

«Non volevo mi chiedesse di andare a vivere con lui, non avrei di sicuro risposto in modo affermativo.»

Ed era la più completa ed esauriente verità, aveva paura, una piccola ma dolorosa paura.

Aveva paura che fosse presto e aveva paura che l'idillio che c'era nel loro rapporto sarebbe potuto essere danneggiato da i piccoli litigi quotidiani, o che la complicità che avevano raggiunto si potesse distruggere in un solo attimo piccolo e futile.

Arya aveva ancora bisogno dei suoi spazi di saperlo accanto a lei ma non ancora così tanto.

«È giusto aver timore, com'è giusto che tu ti prenda i tuoi spazi anzi, ti avrei forse ammonita se avessi fatto diversamente, suppongo che Federico lo sappia, non è stupido.»

«Solo che....sarà dura abituarsi al fatto che è a venti minuti da me e non a qualche scalino, tutto qui.» Si morse le labbra guardando su, si sentiva le guance a fuoco.

«A te piace più del previsto!»

Esclamò la bionda mentre nel frattempo muoveva con il piede il dondolo dove Lea rideva sotto le copertine.

«Mi piace, tanto...tantissimo...troppo e si più del previsto.»

«Iperbole!»

L'entusiasmo di Nala era causato appunto dalla figura retorica che Arya utilizzava solamente quando la cosa la prendeva talmente tanto da dover per forza metterci l'esagerazione di mezzo.

«Mi sento una completa cretina, il bello lo sai qual è? Che fra noi é tutto uguale! Nessun appellativo diverso, nessun gesto in più, solo la consapevolezza che siamo entrambi irrimediabilmente attratti l'uno dall'altra.»

«Io non ci credo...Arya dimmi che stai dicendo davvero!»

Nala ormai aveva abbandonato il suo tono normale per gridacchiare, non vedeva la sua migliore amica così...non l'aveva mai vista in quella condizione.

«Che ne so...cioè ad esempio, ora lui si sta allenando, io già non vedo l'ora che mi scriva qualcosa del tipo 'sto tornando a casa' o anche un punto, per farmi capire che è vivo e che è stanchissimo o che non vuole parlare di qualcosa.»

«E non ti senti bene? Dico, non è più bello avere le carte scoperte?»

Arya annuì cancellando il rossore che si era impossessato delle sue gote, si sentiva maledettamente bene.

«Ho paura Nala, tanta tanta tanta paura.»

Lo sussurrò quasi ad evidenziare che il timore che stava esternando era ben differente da quello che aveva detto prima la sua migliore amica.

«Di cosa anche?»

«Di lui, è così esposto alle cose del mondo, fino ad ora non è stato un problema ma...stiamo insieme, non mi sembra vero, ed ho la costante angoscia di essere esposta.»

Starlight - Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora