Strinse gli occhi di scatto, l'ago le pungeva la pelle ma faceva meno male di ciò che aveva pensato leggendo le esperienze su internet.
Il fatidico giorno del tatuaggio era arrivato, Murran aveva dovuto tardare di qualche giorno l'appuntamento ma era riuscito ad andare a Torino il prima possibile.«Brucia.» Arya buttò fuori dell'aria dalla bocca e strinse nuovamente gli occhi non potendo stringere le mani, altrimenti si sarebbe fatta male al seno.
Aveva scelto di tatuarsi un numero fra i seni: il numero 93 a caratteri romani.
Non che lei volesse lamentarsi del dolore, perché non era eccessivo ma Murran le aveva gentilmente chiesto di avvertirlo ogni volta che il fastidio arrivava in modo da mettere delle pause fra un tratto e l'altro.
«Finito?» Federico, come voce fuoricampo, chiese dalla cucina dove era stato rinchiuso per richiesta di Arya che si imbarazzava a farsi vedere con solo dei pezzi di stoffa rotondi sul seno, ma lui nonostante ciò aveva voluto essere presente, e così improvvisarono il salotto di casa di Arya come studio per tatuaggi.
«Federico ti ho detto che quando finiamo ti avviso, ora mi manca l'ultima parte puoi portare pazienza per altri venti minuti?» Murran rispose facendo ridacchiare Arya.
Nei venti minuti era incluse le ultime due cifre del tatuaggio -le due I-, la pulizia, la crema e la fasciatura.
«Sono solo...» Lagnò il toscano.
«Mica muori...ahia!» Arya rimbeccò Federico ma dovette esclamare per la sorpresa, Murran aveva rimesso l'ago sulla sua pelle ed era stata presa alla sprovvista.
«Ben ti sta, questo è perché non mi vuoi fra vedere.» Rispose Federico dispettoso ma Arya tacque.
Il fatto di vergognarsi non era l'unico motivo per il quale Federico non poteva essere presente, la vera e propria causa era il significato del tatuaggio che Arya stava facendo.
Il numero e la zona doveva aveva deciso di tatuarsi non erano certo a caso, ma lei ancora non si sentiva pronta per rivelare a Federico una cosa così grande che in passato l'aveva fatta soffrire.Perciò apprezzò tanto il fatto che Murran non chiese spiegazione al vedere il numero 93, semplicemente si era fatto il suo disegno e aveva svolto il suo lavoro.
«Ry stai bene?» Borbottò Federico non sentendo nessuno dei due fiatare.
«Si Fede, però che palle che sei, manco mia madre.» Sbuffò Arya, non era infastidita ma più che altro imbarazzata dalla preoccupazione che Federico aveva nei suoi confronti, provava ciò anche a causa dei sorrisetti che Murran sfoggiava ogni volta che sentiva il tono preoccupato del calciatore.
Il tatuatore nel frattempo spense l'attrezzatura che faceva muovere l'ago, buttò quest'ultimo in un pezzetto di carta e diede l'ultima controllata al tatuaggio, Arya sentiva la zona arrossata ma era normale, Murran così vi spruzzò sopra dell'acqua per togliere dei residui in eccesso e poi asciugò la zona con un fazzoletto pulito, prese una confezione nuovissima, dalla sua borsa di crema, di crema per tatuaggi e la aprì mettendone un po' sulla zona interessata.
«Ti siedi per favore?» Chiese ad Arya gentilmente e lei eseguì.
Avvolse il tatuaggio con una pellicola trasparente per poi lasciare il rotolo in sospeso e poggiarlo sulle gambe di Arya.
«Vado in cucina da Federico tu avvolgiti la pellicola dietro la schiena, rivestiti e avvisami quando finisci.»
«Grazie.» Sorrise Arya per la privacy che le lasciò.
Una volta sola avvolse il rotolo attorno se stessa facendolo passare sotto i seni e dietro la schiena, poi lo strappò e indossò il reggiseno e la maglietta che aveva posato sul divano.
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Starlight - Federico Bernardeschi
Hayran KurguSi studiarono attentamente, Federico era divertito dalla ragazza difronte a lui con una ciotola di anguria mista alla nutella fra le mani. «Tu devi essere il rumore fastidioso!» Esclamò con un sorrisetto, lo aveva dedotto dal fatto che non lo aveva...