Capitolo 41.

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Arya passò il dischetto di cotone sul viso per rimuovere le ultime tracce del make-up che l'aveva accompagnata quella sera, guardò il display del cellulare che segnava le tre di notte di una domenica appena iniziata, Federico era dietro di lei seduto sul bordo della vasca da bagno, lo vide attraverso lo specchio sbadigliare mettendosi una mano in viso, sorrise fra se e se scuotendo la testa.
Le vacanze erano appena cominciate e il calciatore meritava di godersi un periodo di vacanze così lungo.

«Amore ho quasi terminato» per quella sera avrebbe accorciato la sua skincare serale, sciacquò il viso mettendo poca crema e si fece afferrare i fianchi dalle braccia tatuate di Federico che posò la testa sul suo ventre coperto da una canottiera di seta abbinata fedelmente al pantaloncino, Arya se lo strinse addosso chiudendo gli occhi fidandosi solamente delle sue sensazioni.

«Ti amo» si lasciò piacevolmente scappare Federico che l'aveva guardata per tutta la sera destreggiarsi fra le mogli e compagne dei suoi colleghi.

«Ti amo anche io» rispose la torinese sorridendo, le scoppiava quasi il cuore.
Non era nuova a quella dolcezza tipica di una coppia, eppure vivere i momenti con Federico le faceva sembrare che fosse sempre una prima volta, era una delle cose che la tenevano legata a lui e a quella relazione nella quale si era buttata senza guardare sotto, senza fare piani secondari e sopratutto aveva rischiato di perdere, ma aveva vinto, Arya aveva vinto l'amore più totalizzante che potesse provare.

«Hai sonno?» le chiese Federico guardandola dal basso mente scuoteva la testa, bene perché anche lui aveva intenzione di tenere gli occhi aperti per un po'.
Nonostante avesse sbadigliato non percepiva alcun segno del sonno, era sveglio, fin troppi per i suoi gusti però era contento che anche lei si trovasse nella sua situazione, voleva parlare un po' con Arya perché, nonostante ormai fosse chiara al mondo intero la loro relazione, trovava ancora in lei quella amica confidente che sperava mai avrebbe perso.

«Che c'è? Tutto ok?» Arya prese a massaggiargli la nuca con movimenti lenti e circolari sentendo sotto le sue dita Federico rilassarsi, poi dovette intensificare la presa aggrappandosi al collo del suo compagno, sentì la terra venir meno per qualche attimo, Federico si issò in piedi tenendola stretta e camminò fino ad arrivare nel salotto, Arya ebbe un po' di timore solo quando dovettero scendere le scale difatti quando lui si sedette sul divano con lei in braccio tirò un sospiro di sollievo.

«Non ti faccio cadere» le disse guardandola negli occhi, e ad Arya non restò altro che rabbrividire perché le aveva appena fatto una promessa, una delle tante che si erano scambiati.

«Lo so, ma sulle scale ho avuto paura» lo baciò sulla fronte respirando piano, amava sentire il pieno contatto con la pelle di Federico e questo doveva tanto piacere anche a lui dato che ogni momento era buono per poter stare abbracciati.
Che questa cosa potesse svanire con il tempo? Arya l'aveva messo in conto, forse l'euforia dei primi mesi portava anche a questo ma non aveva avuto paura a pensarlo, d'altronde aveva sempre avuto una profonda connessione con Federico che qualche abbraccio in meno di certo non l'avrebbe fatta vacillare, per il momento di sarebbe goduta l'attimo.

«Contenta che vado in vacanza?» le chiese, lui lo era di sicuro nonostante avessero concordato di non spostarsi da Torino se non per andare dal 31 al 3 in montagna, avrebbero passato il capodanno con gli amici e la famiglia di Federico.
Come una coppia che si rispetti il Natale lo avevano trascorso destreggiandosi fra i nonni e i genitori di Arya e dato il viaggio che questi ultimi avevano deciso di regalarsi per festeggiare il nuovo anno non era stato difficile decidere come dividersi.

«Si, molto infatti non vedo l'ora che arrivi domani, in teoria oggi, per non vederti prendere in spalla il borsone e andare agli allenamenti» arricciò il naso riportando Federico sulla terra, nel frattempo il toscano si era perso a ricordare di come la sua donna era stata coccolata dai suoi nonni e di come lui a sua volta aveva eliminato un velo d'imbarazzo con Giorgio Zanelli intavolando qualche discorso calcistico che stranamente non aveva sortito nessun tipo di fastidio nel giocatore della Juventus.

Starlight - Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora