Capitolo 20.

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Arya buttò giù dei sospiri prima di cominciare a raccontare gli avveniemnti alla sua amica, tornata da Carrara la sera prima, aveva impiegato il tempo ad aiutare Federico per disfare le valigie per la mattina dopo, poi lo aveva salutato per bene siccome l'avrebbe rivisto solamente la domenica mattina a causa della partita ad Udine.

Se pensava al poco tempo che domenica potevano avere le si stringeva il cuore, maledette pause nazionali e chi le aveva introdotte!

«Va bene, ci sono fino al bacio in terrazza, limonata da quindicenni quindi, poi?»

«Sei una stronza, io ti sto raccontando questo e tu sminuisci? Ma dico stai bene?» Borbottò Arya offesa dalle parole della migliore amica.

«Arya, senti, siamo oneste, te non te lo aspettavi? Ma dico tu stai bene? E poi solo i quindicenni vanno a baciarsi così lontani da occhi indiscreti, neanche ti ha toccato il culo! Più che la quindicenne forse da tredicenne ora che ci penso.»

«Io sto benissimo, perché me lo sarei dovuta aspettare?»

Nala scoppiò in una fragorosa risata tenendosi la pancia, scosse la testa ma poi si rese conto che la sua amica non poteva vederla così si affrettò a rispondere.

«Federico è un uomo, con ciò non ti sto dicendo che è barbaro o che pensa solo al benessere fisico o al sesso come ti pare, ma ti sto parlando di desiderio, passate le giornate insieme, la maggior parte delle quali state abbracciati su un divano, come pensavi che si trattenesse?»

«Mi stai dicendo che mi ha baciata per il suo desiderio effimero di arrivare ad un culmine? Non ti seguo.»

«Ti sto dicendo che ti ha baciata perché non ne poteva più di far l'amicone, perché ti desidera, non è così impensabile sai?»

Come uno schiaffo la verità le arrivò addosso, non che fosse così stupida da non rendersene conto, ma sentirselo dire era tutto un altro paio di maniche.

Federico la voleva, un sorriso nacque sulle sue labbra, perché mai poteva pensare di essere il desidero di qualcuno, come farlo se non si accettava?

«Va be, bacio a parte, siamo tornati in salone e niente abbiamo trascorso il restate tempo con i parenti, quando se ne sono andati tutti suona la porta e Veronica fa la sua entrata.»

«Veronica? Che entrata ha fatto?»

Arya chiuse per un attimo gli occhi rivedendo la scena, inutile mentire le era venuto a mancare un battito nel momento in cui l'aveva vista.

«Perfettamente a suo agio, come se non si fosse mai interrotta la sua relazione con Federico, non perché qualcuno glielo facesse credere, ma per il suo sguardo, comunque sono amiche con Gaia, non mi aspettavo di vederla lì quel giorno ma non mi sono scossa più di tanto.»

«Federico? Che ha fatto? Non mi tenere sulle spine stronza vuota il sacco.»

Nala era a dir poco impaziente di sapere se il toscano aveva davvero compiuto un passo falso, si rifiutava di continuare a raccogliere i pezzi della sua migliore amica, sperava che qualcuno arrivasse a farla felice e a farle rendere conto di ciò che era.

«Poco prima che suonasse mi aveva chiesto di prendergli un bicchiere d'acqua, stava seduto sul divano con il papà e Gabriele, quando Veronica ha suonato io gli avevo appena dato il bicchiere. Non sapevo che fare, dove sedermi quando l'ho vista, Federico l'ha capito e mi ha tirato la mano, mi ha fatta sedere appiccicata a lui e mi son sentita come se mi stesse dando una certezza capito?»

«E Veronica?»

«Nulla Nala, io e Vero ci siamo conosciute quando Federico era appena arrivato a Torino, ci siamo comportate normalmente entrambe, nessuna battutina o altro, lei ha la sua vita non ha mai fatto nulla per creare gossip o altro.»

Starlight - Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora