Capitolo 17.

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«Ho sonno.» Borbottò Federico entrando in auto.

La partita con lo Young Boys era terminata, Federico aveva giocato per tutti i novanta e più minuti e si era lavato il più velocemente possibile per raggiungere Arya che lo aspettava in auto, aveva evitato ogni principio di intervista fermandosi solo con qualche fan e quando notò la sua auto vi si infilò subito.

«Sei stato bravissimo.» Ry si allungò per baciargli una guancia cosa che Fede accolse ben volentieri per poi stendere leggermente il sedile e guardarla mettere in moto per poi partire.

Arya aveva impostato il navigatore già in precedenza e aveva fatto benzina prima di arrivare allo stadio e godersi la splendida partita giocata da Federico.

«Perché non dormi un po'? Ti vuoi stendere dietro?» Chiese lei premurosa non togliendo gli occhi dalla strada imboccando via Druento.

«No, non mi va di lasciarti sola davanti, mi racconti un po' che hai fatto in questi due giorni?» Federico sospirò interessato come sempre alla vita di Arya.

«Vedi che non mi da fastidio Fede, puoi andare hai tutto il diritto di riposarti un po'.»

«L'unica cosa che voglio ora è che tu apra la bocca solo per esaudire la mi richiesta, parlami di cos'hai fatto e non preoccuparti di me.» Borbottò lui mettendosi a braccia conserte aspettando che lei si decidesse a raccontare.

«Che stronzo!» Esclamò Arya per poi sollevare gli occhi al cielo e cominciare a parlare, «quando te ne sei andato ieri ho finito di fare la valigia, poi sono andata da mamma e papà a cena e sono tornata a casa per dormire, stamattina ho lavorato e Alice è arrivata prima così alle due e mezza sono potuta andare a casa, ho pranzato...a proposito! Ho un panino per te nella borsa, non è il massimo ma ho pensato che avessi fame.»

«Davvero? Potrei amarti Zanelli.» Federico si giro velocemente per pescare dalla borsa, poggiata sui sedili posteriori, il panino che Arya gli aveva preparato, mentre lei continuava a parlare lui pensava ad ascoltare e a divorare la sua cena.

«Stavo dicendo, ho pranzato, mi sono fatta doccia, lo shampoo e ho dormito, poi mi sono svegliata e sciacquata, mi sono vestita e ho messo tutto in auto e sono scesa, ho prima fatto benzina e poi sono venuta allo stadio.»

«Ci sono stati momenti in cui ti ho vista e altri no, dove stavi?» Domandò Federico a bocca piena, nonostante avesse giocato non si era negato più di un paio di sguardi verso il posto di Arya, doveva avere la situazione sotto controllo.

«Sono stata un po' dentro a guardarla, ho conversato con le wags.» Fece il segno delle virgolette all'ultima parola con una mano sola.

«Chi c'era?»

«Georgina e altre ragazze tipo Michela, Maddalena, Carolina e Louisa, sono stata per lo più con Valentina e poi insieme ci siamo spostate nella zona di Georgina, abbiamo parlato un po' con lei e seguito il secondo tempo insieme, mi ha detto di avermi riconosciuta per delle foto con te, di quelle che fanno in giro.»

Federico sorrise fra se e se, quelle foto sarebbero state il motivo delle domande in più che avrebbe fatto sua madre ad Arya, lui le aveva lasciato carta bianca e non pensava minimamente a rivelare in anticipo tutto ciò alla ragazza che guidava incurante.

«Poi?»

«Niente Fede, poi te l'ho detto ti ho aspettato.» Non era scocciata, difatti gli sorrise, il fatto che lui volesse essere a conoscenza di come lei aveva passato un determinato tempo della giornata non poteva far altro che farla sorridere.

Si sentiva amata, finalmente da una persona che non faceva parte della sua solita cerchia dei 'pochi eletti'.

«Sai che Allegri ci ha cazziati un po'?» Esordì Federico ridacchiando.

Starlight - Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora