Ritorni traumatici

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Purtroppo siamo tornati
in quei banchi tanto odiati
tra quelle porte troppo rotte
per contenere tutte le botte.
Sono tornate le mattine traumatiche
e quelle prof troppo problematiche
quei compagni troppo scontrosi
e gli amici peggio dei tifosi.
È tornato l'incubo della lavagna
e ogni sera sembri sempre più stanca
i compiti che ti sommergono fino alla testa
e l'educazione fisica è l'unica certezza che resta.
È tornata la matematica e la fisica
avrei preferito mille volte la lirica
per non parlare della dannata chimica
tante regole peggio della ritmica.
Per non parlare delle lingue morte
e non capisci tutte quelle regole distorte,
non capisci perché hai scelto il liceo
se tutto questo ti rende uno scemo.
Il primo giorno tutti amiconi
il giorno dopo tutti coglioni
ti sputano addosso senza pensarci
e ti strappano peggio degli stracci.
Fate i finti amici per farvi passare i compiti
ma all'università chissà se saprete fare i conti
ovviamente parlo di tasca vostra
e sono sicura che non farete una bella mostra.
Torneranno le felpe e le serate a casa
poi le feste di natale dove tutto sfasa
le entrate alle 9 con gli amici
e i prof come nemici.
Sono tornati i pomeriggi corti
e quelle serate invase di ricordi
quei pomeriggi che non vuoi fare niente
e vorresti solo qualcuno che ti diverte.
Sono tornati i brutti voti sul registro
e non capisco questo atteggiamento meschino
di classificare tutti con un voto misero.
Voglio ricordarvi che non sarà lui a definirvi
non sarà questo che riuscirà a stupirvi
girate il mondo in lungo e in largo
soltanto per avere un altro bagaglio.
Di conoscenza, di amore e di amicizia
prima che tutto questo inizi
prima che odierete tutti i pomeriggi
e amerete i momenti più intimi.
Ma ogni anno ce l'abbiamo fatta
questa partita è ormai iniziata
ma prima di tornare
dedicatevi una serata.

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