Oltre le righe di rime.

Specchio

Penso di essere morta dentro
riesco a sentire carezze come tormento
nella mia stanza mi lamento
e giuro che non piango dentro.
Sono sul balcone a fumare
a pensare a come sarebbe il mondo senza amare
senza provare più dolore
senza provare più rancore.
Miliardi di baci e di momenti
i peggiori sono i vuoti che senti
risucchiata in un vortice di sensazioni
e stranamente non ci sono campioni.
Ho capito che amare non fa male
ma ti porta direttamente a volerti ammazzare
perché come dolcezza di rosa
e gelide spine
ti pungi e non credi
di riuscire a risalire.
Torniamo indietro
a quando il mondo era in bianco e nero
a quando i miei sentimenti era nulli
e vorrei sentire solo un rullo di tamburi
e un'intera tribuna gridare il mio nome
per poter tornare sulle mie orme.
Continuano a dire che passerà
ovviamente chi ancora non sa la verità
del trovarsi allo specchio alle 3 di notte
e tornare nel letto con le ossa rotte.
Con le ossa di chi ha fatto a pugni con la vita
contro chi ti dice che sia finita
e tu ancora non lo accetti
e continuerai a guardarla con occhi spenti.
Vorresti tornare indietro senza sbagliare
ma sai che lo sbaglio più grande è stato amare,
è stato il momento in cui l'hai guardata
che ti ha fatto perdere tutta la corazza.
Tutto il muro che ti eri innalzato
per non avere nessuno come rompicapo
per stare calmo e non pensare a niente
guardarla negli occhi e essere indifferente.
Vorrei guardarti e non provare dolore
e non pensare all'amore come tumore,
non pensare alle notti in bianco
e così mi sento stanco.
Mi accascio tra agonia e paura
e non ho la cura
vorrei alzarmi ma non ci riesco
l'ultima cosa che vedo
sei tu nel mio riflesso.