Oltre le righe di rime.

Parete bianca

Una parete bianca a farmi da specchio
così trasparente che vedo il mio riflesso,
attaccata a catene troppo pesanti
così tanto che non riesco a slegarmi.
Grido ma non esce un suono
mentre lì fuori aumenta il frastuono,
gente che parla ma non mi ascolta
e nessuno che mi dà corda.
Sono attaccata a queste catene
con uno sfondo che non mi appartiene
perché ho lividi e graffi ovunque
ma la gente sembra non fregarsene comunque.
Continuo a pensare
e la testa è pesante,
cerco di non cedere
ma non ho nulla in cui credere.
Mi sento sola e abbandonata
e il mondo mi ha tralasciata
e dovrei smetterla di fossilizzarmi
su pensieri che porteranno solo ad ammazzarmi.
Ad un certo punto una chiave
e in un attimo mi sento animale
nel volermi liberare,
nel voler saltare
e soprattutto brillare.
Mi volto per capire
ma bastava il suo sorriso ed ero felice
era lei che è venuta a salvarmi
il solito amore che sa come salvarti.
Ci guardiamo e non diciamo niente
mentre la gente si diverte
oltre questa parete
ci siamo io e lei
contro miliardi di
pantere.