Lividi vividi

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Sono tornata con i lividi
alle ginocchia
con il tuo sapore in bocca
e sulla pelle i brividi.
Rientrare è stato magico
e mi ha resa felice in un attimo
e potevo sembrare nervosa
ma la palla era la mia miglior cosa.
Prenderla era mio dovere
e alle scacchiere
ho sempre preferito le ginocchiere
con il cuore un po' graffiato
ci ho comunque riprovato
a mettermi in gioco e non farla cadere
e se facevamo punto mi sentivo come
un cavaliere.
La grinta che avevo
quando la palla prendevo
e la forza di continuare
nonostante non riuscissi più a respirare.
Alla sola visione del campo ero felice
con il cuore che ride
alla sola visione
di uno sport.
Sentivo la forza e insieme l'angoscia
di non poterci tornare
per colpa di un bastardo infame
che mi ha privata della cosa più cara
alla quale ero affezionata.
Ci ritornerei altre mille volte ancora
mille volte meglio di guardare l'aurora
perché è tutto racchiuso in quel campo
e io non scappo più
perché da oggi ho capito,
ancor di più,
che la mia felicità sei
Tu.

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