Ecco Il Divieto

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Ecco il divieto
abbasso lo stereo
mentre la sua voce risuona come eco
e il guardiano sembra serio.
Io rido come ho sempre fatto
e i seri non mi piacciono affatto
in una vita dove solo chi lotta vive
dove tu rispecchi le felicità mie.
L'ho continuato a guardare
senza avere nulla da dire
ma i suoi occhi sembravano cupi
come me nei pomeriggi bui.
Gli ho chiesto cosa fosse successo
e lui mi disse
'è vietato l'accesso
a chi guarda al passato ancora con rimorso
e per questa gente nessun rimborso'.
Sembrava non voler cambiare opinione
ma lui aveva ragione
io guardavo il passato con il rimorso
di non essermi tolta tutti i pesi di dosso.
Così ripresi la macchina e tornai
nel luogo più oscuro che mai
e sentivo l'odore del campo entrarmi nel cuore
e lì avevo lasciato un pezzo del mio umore.
Me lo ripresi e lo riattaccai al mio
anche se non sembrava tanto combaciare
ma cercai di accarezzarlo
e tranquillizzarlo.
Ora io ero li
a guardarmi allo specchio e a dirmi
'perché sei tornata qui?'
E il mio pezzo di cuore rispose
'sei tornata nel tuo posto felice
ora vai avanti e sorridi
che la vita per te riserva
i più splendidi paradisi'.
Soddisfatta tornai dal guardiano
che aveva qualcosa in mano,
guardai meglio ed era una palla
e mi disse
'ecco a te, ora puoi entrare
e racconta nelle tue pagine
di questa felicità che hai ritrovato
e del tuo cuore spezzato
che ora pare un incanto'.

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