Meditate.

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Meditate, dunque, gente
meditate
anche se la vita non è fatta solo di risate
ma anche di cazzate
sparate alle 4 sotto nuvole infuocate
in riva al mare
a bruciare il giornale,
a guardar l'orizzonte in maniera spettacolare
mentre tu mi abbracci
e mi scaldi
e così torno a rannicchiarmi su di te
e un motivo preciso proprio
non c'è.
Non c'è questa sera un vero motivo
e tu mi parli in modo abusivo
e dopo una vodka intera ancora capivo
e nonostante tutti i torti e gli sbagli
sarei sempre tornata sui miei passi falsi.
Voglio tornare indietro ma non si può
vorrei stoppare tutto per un po',
fermarmi un attimo solo per capire
che senza di te non è come morire.
Ho vissuto tanto tempo senza di te
e ora non riesco a fare a meno di te
e sono altruista perché non penso più a me.
Ferite aperte o forse mai chiuse,
cicatrizzate o mai avute?
Tutto questo solo per dirti
che in questo periodo non so resisterti,
non riesco a non baciare il tuo difetto
mentre il pregio si erge con fare perfetto
ma la perfezione non mi interessa
perché sei l'unica con cui supero me stessa.
Tu che non sai ancora come chiamarmi
mentre bevo ancora i miei pianti
sotto questo cielo pieno di vuoto
dove le nuvole sanno ancora di ignoto
e ogni volta che ti guardo non sento più il suolo.
Ricorda tutto il passato perché ti ha segnato
come una scritta che ti ha accoltellato,
come un volto che ti ha baciato
come le tue mani che ho incrociato.
Gente mia meditate
perché sarete solo voi stessi
le più belle giornate
che tanto aspettavate.

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