4. Non avevano niente.. eppure avevano tutto

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Uno strano suono le svegliò di colpo. Aprì gli occhi di scatto senza ricordarsi dove si trovava. Guardò fuori la finestra vedendo il buio della sera ormai giunto. Poi ricordò suo padre e della sua nuova famiglia. Allungò il braccio per arrivare alla borsa dall'altra parte del letto, con gli occhi semichiusi frugava cercando il cellulare che non aveva ancora controllato da quando era arrivata. Venne accecata dal bagliore quando lo accese, erano le 20.00 e notò anche un messaggio.

ANNA: Allora ? sei arrivata ? tutto bene il viaggio? voglio che mi racconti tutto nei minimi dettagli!! baci baci

"Oh cielo Anna, sapessi dove sono finita..." disse ad alta voce digitando sullo schermo la risposta al messaggio

ELLY: Ti racconterò' tutto domani. Ti voglio bene. Baci baci

Il messaggio però non venne inviato. Non aveva nemmeno una tacca. Non c'era segnale, probabilmente in quella casa i cellulari non prendevano.

"Accidenti" mormorò storcendo il naso

Mentre stava per rialzarsi da terra sentì qualcuno correre veloce al piano superiore e poi delle voci proprio dietro la sua porta. Si avvicinò per ascoltare meglio quella che sembrava la voce del ragazzo incontrato poco prima

" Layla che fai qui"

"Thom ti prego voglio conoscerla.." rispose una tenera voce. Elly capì subito si trattasse della bambina di casa.

" Non adesso, andiamo a mangiare su" sembrò premuroso e stranamente do

"Ma verrà anche lei?"

"Non lo so ma tu muoviti" le rispose antipatico

"come non detto" sbuffò lei storcendo il naso

Cosa doveva fare? Scendere di sotto, sedersi a tavola con loro?

Lanciò il cellulare dall'altro lato del letto, aveva perso ogni utilità in quel posto. Incrociò le braccia al petto arrabbiata, poi notò il pacco e il bigliettino e curiosa sfiorò il biglietto. C'era scritto BENVENUTA, si vedeva che era la scrittura di un bambino. Sorrise. Chissà cosa pensava la bambina di quella strana situazione, cosa le avevano detto? Come le avevano spiegato tutto quel trambusto?

Le venne la curiosità e lentamente aprì la scatola trovando all'interno un altro bigliettino.

Papà dice che a casa tua fa caldo. Ma qui invece c'è tanto freddo.

All'interno vi era un morbido pigiama di lana. Le vennero gli occhi lucidi e le si strinse il cuore a quel dolce pensiero.

"Rigorosamente rosa" sussurrò notando il colore

Dopo qualche minuto di riflessione, decise. Si soffermò qualche secondo prima discendere il primo gradino ma poi respirò lentamente e affrontò la situazione.

"Alla buon ora!" le disse il ragazzo poggiato alla fine del regimano della scala

Elly non ricambiò la provocazione, troppo distratta a godersi una scena diversa. La porta che al suo arrivo era chiusa, si trovava stavolta aperta, lasciando intravedere la cucina ed Il padre con la nuova compagna seduti al tavolo con una bambina di circa otto anni che raccontava bravate fatte a scuola. Sulla tavola solo pane, acqua e un pezzo di formaggio da dividere. Si fermò solo ad osservare i tre da quell'angolazione. Sembravano così in pace, così sereni.. era quello che suo padre avrebbe voluto per lei, una famiglia semplice ma felice. Non avevano niente.. eppure avevano tutto.

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