20. Amo quando arrossisci per me

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Dopo aver passato ben dieci minuti per scendere le scale, Elly era finalmente giunta alla cucina e poteva sedersi tranquillamente a fare colazione insieme agli altri. Era domenica, la primavera era arrivata ed il sole iniziava ad essere ogni giorno più caldo. Layla doveva vedersi con le amiche nella piazzetta del villaggio quindi per quel giorno niente compiti da spiegare o disegni da colorare.

" Oggi andrò in paese" disse Juliet "Vado con Robert, venderemo il latte al mercato e inizio a dare qualche occhiata per dei capi più leggeri.. la primavera quest'anno è in anticipo" osservò fuori dalla finestra.

Erano i primi giorni d'Aprire e l'aria già abbastanza tiepida.

"Si" disse Robert "Noi andremo in paese, è probabile che venga tua madre Elly.. oggi è domenica magari verrà a farti visita.. quindi è meglio se resti qui"

"Ma certo" rispose lei "Dove potrei andare anche volendo, non riesco a fare più di un metro senza sorreggermi" Rispose lei sarcastica anche se con un pò di tristezza. Le dispiaceva, si stava perdendo l'inizio della primavera , il momento che più le piaceva, quando i fiori di campo iniziano a sbocciare ed il bosco inizia a mostrare il suo splendore.

" Tesoro vedrai che tornerà tutto come prima .. va bene?" Le disse Robert rassicurandola

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"Mi raccomando ragazzi state attenti, e tu signorinella torna a casa prima che faccia buio altrimenti te le scordi le tue amiche"

"Si, mamma...." Rispose la piccola sbuffando

" Elly, posso parlarti un momento.." si avvicinò il padre "So che ho sbagliato. So che quello che sto per dirti.. probabilmente sarà sbagliato ma sono grato al cielo per averti qui con me. Dio solo sa cosa ho passato." Si asciugò gli occhi porgendole una busta. "Probabilmente tua madre mormorerà per tutto il tempo. So che non le piace questo posto anche se dice di trovarsi bene giù in paese. Se dovesse dirti di voler tornare indietro e tu volessi anche tornare in città... usate questi."

Elly immaginò cosa contenesse la busta

"Papà!" esclamò "Tu.. perché mi dici questo?" chiese quasi offesa

"Non voglio che tu debba restare solo perché non sai come tornare in città. O che tua madre debba soffrire ancora in un posto che non le appartiene."

"No" Non li voglio quei soldi!" chissà cosa aveva dovuto fare per guadagnarli e lui li dava a lei per una supposizione.

"Elly, io voglio solo che tu stia bene e da quando sei arrivata... ho paura tu abbia avuto solo sofferenze."

"No papà" disse serenamente. Poi guardò Thomas " Ti sbagli di grosso"

Robert capì. Aveva già intuito qualcosa ma quella frase ne era la conferma.

"Oggi è il suo compleanno" sorrise dolce. Elly lo guardo sorpresa. Non ne aveva idea.

"Davvero?!"

"Juliet ed io stiamo andando a prendere un pensiero per lui in paese." Sorrise "Voi due avete legato tanto, ne sono felice."

Elly ricambiò lo sguardo del padre chiedendosi per l'ennesima volta cosa fosse giusto fare.

"Và dove ti porta il cuore bambina mia" sussurrò lui come se le avesse letto il pensiero

Elly lo guardò sentendosi quasi meglio, aveva una pietra poggiata sul cuore, se la sera prima non si era dichiarata anche lei era solo per paura, paura di sbagliare, paura di cosa il mondo avrebbe pensato di loro, paura della reazione dei genitori, paura della sorellina che non sarebbe riuscita a capire quanto complicata fosse quella storia.

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