13. Sentimenti

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Mentre Thomas le raccontava della sua vita, Elly si era stesa e involontariamente si era addormentata nel cuore della notte. Thomas la osservò a lungo. Osservò il volto arrossato, i capelli che le andavano sul viso, quelle labbra che lo facevano impazzire ogni volta che le guardava. Appariva serena nel sonno. Sapeva delle sue notti in bianco, sapeva quanto soffriva e voleva restarle silenziosamente accanto. Ma non poteva farsi trovare lì, cosa avrebbe pensato al suo risveglio?Così le rimboccò le coperte come faceva con Layla, le diede un bacio sulla fronte e tornò in camera sua. Si gettò sul letto senza nemmeno cambiarsi e con un braccio sulla fronte rifletteva sulla lunga giornata passata. Una giornata importante per lui, si era reso conto di quanto fosse indifesa ai suoi occhi quella stupida ragazza di città e forse iniziava a rendersi conto di esserne follemente innamorato. Ripensò al lungo abbracciò che si erano scambiati, a quanto fosse stato intenso , a quanto era riuscito a fargli accelerare il cuore.. a quanto si sentiva bene in quel momento. Poi si rese conto di quanto però fosse sbagliato. Cosa avrebbero pensato glia altri? Non era una storia fattibile, era un amore destinato a svanire. E sa anche lei fosse stata innamorata? Avrebbe sofferto ancora.

"Dannazione perché l'ho fatto?" pensò stringendo i pugni.

Poi si addormentò e come ogni notte venne svegliato da qualcuno che passeggiava avanti e indietro nella stanza accanto

"Ci risiamo"- pensò infastidito ma anche preoccupato. Sapeva bene chi fosse così irrequieto nel cuore della notte.

Bussò alla sua porta ma non ricevette risposta. Sentiva i singhiozzi di Elly da dietro la porta. Possibile che parlare della sua storia le aveva portato ricordi dolori alla mente? Aveva involontariamente riaperto le sue ferite? Questo lo faceva sentire terribilmente in colpa.

"Elly.. stai bene? Sto entrando .. ok?" Aspettò qualche istante prima di entrare.

Aprì la porta piano e la vide seduta sul pavimento gelido con le ginocchia al petto e la testa su di esse

"Elly santo cielo ti ammalerai!" Accorse lui preoccupato. In un attimo le fu vicino

"Che succede?" continuò calandosi e prendendole il viso

Elly alzò il viso rigato dalle lacrime cercando i suoi occhi. Aveva il fiato corto.

"Non ne posso più" sussurrò mentre le lacrime tornavano. Thomas la prese in braccio. Sentì le sue gambe gelide sotto il braccio e la presa stretta della sua mano al suo maglione. La adagiò delicatamente sul letto trattandola come il cristallo, come se si stesse per rompere.

"Va tutto bene" le disse appoggiando la testa con la sua ed accarezzandole dolcemente la nuca

" No. No non va niente bene, lui sa dove sono. Se dovesse venire io.."

"No, Elly non verrà nessuno a cercarti qui ok ?"

"Ma se dovesse farlo? Mi riporterà indietro o potrebbe anche..."

"Elly, sei qui adesso. Non ti riporteranno indietro ok? Non finché ci sarò io a difenderti, ne tanto meno nessuno oserà farti del male stanne certa" la rassicurava il ragazzo con voce ferma. Elly tremante fra le sue braccia evitava il suo sguardo. Thomas le prese il volto arrossato fra le mani costringendola a guardarlo "Fidati di me !"

Elly osservò i suoi occhi smeraldo luccicare di una luce diversa, mai vista prima e lentamente fece cenno di acconsento con la testa.

"Adesso vieni, prova a dormire." Disse tirandola ancora di più a se. Si addormentarono entrambi e per la prima volta Elly si sentì al sicuro, protetta da quelle robuste braccia che la stringevano forte.

Quando Thomas si svegliò erano le nove del mattino ed Elly dormiva ancora. La prima cosa che pensò fu il braccio addormentato sotto la testa di lei. Cosa stava facendo ancora? La osservò mentre tranquilla riposava. Non aveva nemmeno mai immaginato di poterla vedere nello stato in cui l'aveva trovata la notte prima. Si pentì per l'ennesima volta di averle chiesto di ricordare. Si mosse per ritirare il braccio addormentato sotto la testa di Elly, che avvertito il movimento sconosciuto si allontanò con un balzo

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