"E se fosse un cinghiale? O peggio un orso? Che faccio scappo? Urlo? Devo dimostrare di essere più aggressiva? Dovrei ringhiare?"
Elly si voltò piano ma quando qualcosa le toccò il braccio urlò più forte che poteva cadendo a terra con il cuore che le batteva forte in petto.
" Ehy ma che ti prende sono io!"
Il ragazzo si abbassò per farsi riconoscere mentre lei respirava forte per riprendersi dallo spavento
"Thomas" disse in preda allo spavento "Oh santo cielo hai deciso di farmi morire d'infarto oggi?"
"Può essere!" disse aiutandola ad alzarsi
"Che ci fai tu qui?" disse provando a respirare più piano e poggiando una mano sul petto
" Andavo al centro commerciale" rispose lui sarcastico. Lei lo guardò stranita. Ci aveva sul serio creduto? "Cercavo te idiota!" disse
"Ah davvero e come mai? Volevi qualcosa?" chiese
"E' davvero necessario che te lo spieghi? Non ci arriva il tuo cervello?" disse ovvio
" Ma sei sempre così arrogante tu?" rispose acida
"Sono un arrogante stronzo presuntuoso, ricordi? Come dici tu, sono una razza rara, sai di me non ne trovi molti in giro!" incrociò le braccia al petto
"Oh cielo sei così.." disse arrabbiata senza trovare un termine adatto alla sua persona
"Si si l'hai già detto! Sei ripetitiva lo sai?"
Elly non trovò più nessuna frase per controbattere, voleva solo tornare al caldo ed in qualche modo era grata a Thomas per essere arrivato.
I due restarono in silenzio osservandosi a vicenda per qualche istante.
Quando aveva iniziato a fare buio qualche ora prima, Juliet era corsa a chiedergli di andare a cercarla. Non aveva idea che quella ragazza di città fosse tanto stupida da inoltrarsi fra le montagne di sera, montagne che tra le altre cose lei non conosce. Si era davvero preoccupato per lei e soprattutto gli pesava la discussione che avevano avuto prima. Avrebbe voluto chiarire ma non era bravo con le parole, così si limitò agli sguardi. La trovava inadatta a quel posto, troppo perfetta e delicata per stare in campagna, quasi non sopportava la sua presenza, eppure la trovava stranamente attraente.
"Almeno stai bene?" disse lui piano mentre lei sentendosi in colpa calò lo sguardo
Le poggiò la sua giacca sulle spalle, non aveva nemmeno preso il giubbotto prima di uscire di casa. L' aveva vista subito tremare una volta che l'aveva trovata e non solo per lo spavento ma anche per il fatto che non era abituata a quelle temperature.
"No grazie!" si rifiutò lei scostando la giacca. "Anche la giacca" Era proprio nella sua natura essere gentile pensò Elly. "Nonostante il mio comportamento" disse nella sua mente
"Stai tremando come una vecchia ed hai le labbra viola, credi che mi prenda la colpa nel caso dovessi ammalarti?" insistette lui.
"Certo sempre a pensare per te stesso! Andiamo!" arricciò il naso iniziando a camminare
Thomas sorrise
"Hey tu ?"
"Che vuoi?" si voltò di scatto
" Dove vorresti andare?" sorrise divertito
"Al cento commerciale? A casa ovvio!"
"Bhe non da quel sentiero. Idiota da questa parte!"
Indicò un altro sentiero Thomas proprio davanti a loro.
I due si incamminarono, nonostante la giacca di Thomas Elly tremava ancora. Passarono un paio di minuti in silenzio poi..
STAI LEGGENDO
Una Ragazza Di Città
RomansaATTENZIONE : storia in revisione. Ellen. Nata in una grande città da due genitori che non facevano altro che litigare, fino a quando non arrivò il divorzio. Qui la sua vita cambia completamente, il padre che tanto ha amato si trasferisce in un villa...