17. Preferisco morire che stare insieme a te

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con lui meglio era. Aveva detto al fornaio di voler rinviare la prova e lui aveva accettato di farla lavorare la settimana successiva. Quando le cose sarebbero tornate al loro posto, avrebbe chiarito con Thomas e avrebbe deciso cosa fare. Sapeva che gli dava fastidio vederla in panetteria, ma voleva parlargli comunque e stavolta ascoltare il suo parere. Era stesa sotto il suo albero alla collina quando le suonò il cellulare.

"Mamma ?!"

" Elly tesoro, come stai? Allora, domani sarai in partenza per tornare giusto?"

Elly capì

" Mamma come sai che potrei tornare domani, non ti ho mai detto i giorni delle partenze degli aerei.." alzò un sopracciglio come se potesse vederla

"Ne sei sicura? Mi ricordo perfettamente che sei stata tu a dirmelo .."

"No mamma , perchè fino a ieri sera non le sapevo nemmeno io .."

"Forse... oh si, l'ho visto quando ho chiesto in agenzia per fare un biglietto.. per te." Provava ad arrampicarsi sugli specchi. Era vero che Kate voleva pagare le spese per il biglietto di ritorno di Elly ma lei stessa le aveva detto di aspettare prima di informarsi sui costi perché non era del tutto sicura di voler tornare

"No mamma, dimmi che non sei stata tu a dare l'indirizzo ad Adam" disse furiosa

"Adam? No, ma come ti viene in mente, Perché lui è li ?" chiese ignara

"Hai dato tu questo indirizzo ad Adam! Gli hai detto tu di venire a prendermi!" ormai Elly aveva capito. Conosceva bene la madre e sapeva che non immaginava nemmeno chi fosse quel ragazzo.

" Ascolta Elly, tesoro.. l'ho fatto per te, per noi .. eri quasi sempre giù di morale quando ci sentivamo quelle poche volte al telefono.. ed io qui sono rimasta sola, non sapevo cosa fare, lui era il tuo ragazzo del liceo e.. è venuto a parlarmi, ti ama ancora e ti riporterà qui.. poi lui è il figlio di.."

"Non mi importa di chi è figlio! Noi non torneremo insieme e no, non ho intenzione di tornare!" urlò arrabbiata

"Co..cosa? Ma Elly!" disse delusa e sconvolta nel non riconoscere la figlia parlare con quei toni

"No mamma, qui sono felice.. io qui sto bene e credo di meritarmela un po' di serenità. Forse è il momento che tu sappia tutta la verità" Elly prese un bel respiro e iniziò a raccontarle ogni cosa. Aveva detto Basta. Basta lasciare la sua vita in mano ad altri, basta provare a compiacere, basta far finta che vada tutto bene. Basta essere la dolce e perfetta Ellen.

"Papà ha una nuova compagna" disse senza un minimo di timore.

<E' ora che sappia> Si disse

"Che cosa!" urlò incredula la madre

"E anche una figlia, è mia sorella si chiama Layla"

" Come puoi dire che una creatura che non è figlia di tua madre sia tua sorella!" la rimproverò lei

"Ma è figlia di mio padre!" urlò anche lei "E anche se tu lo odi mamma è pur sempre mio padre e nonostante tutto .. nonostante tutto l'ammiro per la realtà che è riuscito a creare. Vive in un luogo meraviglioso, si spacca la schiena per permetterci ogni giorno di avere un pasto caldo. Juliet si prende cura di noi, della casa e anche se stanca non smette mai di essere gentile e di far sorridere papà, perfino Layla che ha solo sette anni sembra più brava ed intelligente di me. Poi c'è Thomas, quell'idiota di un presuntuoso che mi sta complicando la vita ma che nonostante tutto mi ha regalato i mesi più belli e significativi della mia vita" disse

"Aspetta Thomas sarebbe? Il collega di tuo padre?" Kate era confusa

"No mamma Thomas è ...... il figlio di Juliet" in effetti faceva strano ripensare a tutta la situazione nel complesso

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