Se qualcuno in passato mi avesse mai detto che un giorno mi sarei ritrovata ad uscire con una celebrità, gli sarei scoppiata a ridere in faccia. Eppure, è proprio quello che sto facendo adesso, l'unico problema è che lui è una celebrità che prima non conoscevo minimamente, ma posso passarci su. Infondo, ho fatto delle ricerche su di loro e ho anche ascoltato qualche canzone del loro nuovo album, Youngblood. Molto carine, se devo essere sincera, credo che la mia preferita sia Babylon. Non perché la canta Calum eh, sia chiaro, ma perché il significato è parecchio bello. Un'altra che mi piace da morire è Valentine. Insomma, nessuno prima di loro ha fatto una canzone per San Valentino, è come quando qualcuno scrive una canzone per il giorno di Natale. Mi stringo leggermente alla mia giacca di jeans, rigorosamente maschile e di due taglie in più, raggiungendo finalmente il Sick Night, dove Calum mi ha dato appuntamento. Sono le dieci di mattina e non ho assolutamente idea di dove voglia portarmi. Inoltre, stasera devo lavorare e vorrei almeno riposare, in modo da prepararmi all'ennesima notte in bianco. Non vedendo ancora nessuno in giro, mi appoggio al muro dell'edificione afferro il cellulare, intenzionata a fare una partita a Candy Crush nell'attesa, ma neanche il tempo di avviare il gioco che un'auto dai vetri scuri parchieggia proprio davanti a me. Uno dei finestrini si abbassa, rivelando il volto del bassista con cui sarei dovuta uscire. Puntuale come un orologio.
"Sali" Mi incita con un cenno del capo e faccio come dice, sistemandomi sul sedile del passeggero. È una Toyota Corolla iM CVT 2018 bianca, davvero bella a parer mio. E costa più di me, ma quelli sono dettagli.
"Dove mi porti?" Chiedo curiosa, alzando su il finestrino dato che aveva acceso l'aria condizionata a temperatura ambiente, in modo che non facesse né caldo né freddo.
"È una sorpresa, ma ci vorrà un po', quindi chiacchieriamo" Alza le spalle, come per far capire che ha detto una cosa più che ovvia.
"Non parlerò con te" Dico decisa, abbandonandomi sul sedile mentre guardo fisso la strada.
"Lo stai già facendo" Ride, facendomi sbuffare. Partiamo male, oggi sarà una giornata di merda, me lo sento.
"Rosie è il tuo nome o è un'abbreviazione?" Chiede improvvisamente, facendomi inarcare un sopracciglio a causa della confusione. Perché mai dovrebbe interessargli? In altri casi avrei risposto in modo sgarbato, come sono solita fare, ma gli sto dando la chance di riscattarsi e non può farlo se lo tratto di merda, giusto?
"È l'abbreviazione di Rosalia, lo odio come nome" Sbuffo, tamburellando le dita sul poggia gomito.
"Invece è bello, non conosco molte persone che si chiamano così, è originale" Ribadisce, facendomi alzare gli occhi al cielo. Non gli rispondo ed il silenzio cala tra di noi, o almeno fin quando non accende la radio. La musica inizia a diffondersi per tutto l'abitacolo ed una canzone familiare mi invade le orecchie, portandomi a canticchiare a bassa voce. È Youngblood, manco a farlo apposta. Con la coda dell'occhio vedo Calum sorridere in modo felice, fiero di sentire una canzone della sua band passare per radio.
Youngblood, say you want me, say you want me
Out of your life
And I'm just a dead man walking tonight
Cause you need it, yeah you need it
All the timeDurante la parte successiva inizio a cantare un po' più forte ed il ragazzo accanto a me sembra accorgersene, dato che inizia a lanciarmi varie occhiatine. E a quel punto mi blocco, sentendomi fin troppo osservata.
"Perché hai smesso?" Mi chiede, mettendo la freccia e girando a sinistra.
"Perché non mi andava più di cantare" Mento, alzando le spalle. Sono brava a dire bugie, nessuno mi ha mai beccata e probabilmente nessuno lo fará mai. L'ho detto io che devo fare l'attrice!
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San Francisco
Fanfiction"È Calum Hood, Rosie! Uno dei membri della band più famosa del momento è nel nightclub dove lavori, hai parlato lui e ti ha chiesto addirittura di andare via insieme, ti rendi conto?!" "E allora?"