8. Why Not?¿

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"Okay, ferma così. Metti un dito sull'ultima corda, primo tasto" La sua mano mi guida verso il primo tasto della chitarra che ho sulle gambe, mostrandomi quale dito usare.

"Non premere troppo, sii delicata" Ridacchia nel momento in cui si accorge che sto premendo troppo forte l'ultima corda ed inizio fin da subito a fare meno pressione.

"Io e la delicatezza non andiamo proprio d'accordo" Rido insieme a lui, usando il plettro per suonare la prima nota.

"Me ne sono accorto" Scuote leggermente la testa con un sorriso divertito, guidando la mia mano verso il terzo tasto.

"Che nota era quella di prima?" Chiedo, vergognandomi un po' a causa della mia ignoranza. Non sono mai stata brava in musica, neanche al liceo. In realtà non mi sono mai interessata ad uno strumento, mi è sempre piaciuto cantare, ma non ho una bella voce.

"Il fa" Posiziona il mio dito sulla penultima corda e lascia che sia io a suonare. Questa la riconosco, fortunatamente, è un do. Credo sia anche palese, dato che è quella più bassa.

"Questo era-"

"Il do. È l'unica nota che so riconoscere insieme al si" Ridacchio, contagiando anche lui. Sistemo delicatamente la chitarra sulle gambe, sentendo Calum irrigidirsi leggermente dietro di me. Sono seduta tra le sue gambe, sul pavimento, nella piccola cabina di registrazione, dove vi sono anche gli strumenti.

"Che succede?" Gli chiedo con tono preoccupato, girando appena la testa per guardarlo. Lo vedo deglutire e scuotere la testa, prima che mi riprendesse la mano.

"Nulla. Ora, per fare il Mi minore metti le dita come se stessi per fare un ditalino"

"Calum!" Esclamo esasperata, lasciandomi scappare però una risatina divertita. Lui ride insieme a me, guardandomi mentre mi alzo e poso lo strumento sul poggia chitarra, accanto a muro. Dopo di che ritorno a guardarlo, mettendomi di fronte a lui con le mani sulle sue spalle. Le sue vanno a poggiarsi sui miei fianchi e se fosse stato un altro l'avrei sicuramente schiaffeggiato senza neanche pensarci due volte, ma ora non mi dispiace per niente quel contatto.

"Quali altri strumenti suoni? Oltre il basso e la chitarra, ovviamente" Chiedo curiosa, guardandolo dritto negli occhi. Lui mi sorride dolcemente, prima di rispondermi.

"Piano, tastiera, un po' di batteria e vorrei imparare a suonare il flauto" Come diavolo ha fatto ad imparare a suonare tutti questi strumenti? Io ho suonato due note sulla chitarra e già non mi ricordo più come si fanno. Okay che io sto messa parecchio male per quanto riguarda la memoria, ma sono dettagli.

"Adoro il pianoforte, trovo che i ragazzi che sanno suonarlo siano davvero sexy" Confesso, con un sorriso divertito stampato sulle labbra.

"Tipo me?"

"Tipo Louis Tomlinson" Scoppio a ridere nel vedere la sua faccia offesa e mi stacco definitivamente da lui, vagando per la cabina e sfiorando i piatti della batteria presente lì dentro.

"Dimmi una cosa, il tuo amico Michael è interessato a qualcuna?" Sposto gli occhi su di lui, vedendolo alzarsi dal tappeto e spolverarsi i vestiti. Si avvicina lentamente a me, giocherellando con uno degli anelli che porta al dito.

"In realtà si è lasciato da poco con la sua ragazza, quella sera eravamo al club appunto per farlo distrarre, ma credo gli interessi quella tua amica, Hannah credo" Alza le spalle, come se volesse farmi capire che non gli interessa più di tanto, ma io sorrido felice. Non mi sbaglio mai, diamine!

"Lui a Hannah piace e non dico solo come artista" Lo informo, spostandomi verso la chitarra elettrica poggiata al muro. È completamente nera ed ha una X bianca proprio dove finiscono le corde. È bellissima.

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