Dopo aver pranzato, Calum ha deciso di portarmi in alcune delle mete turistiche più famose di Londra. Per questo motivo, adesso ci ritroviamo a fare la fila al London Eye, la ruota panoramica più alta d'Europa. Deglutisco appena nell'ammirare le sue sproporzionate dimensioni e Calum sembra accorgersene, dato che lo sento ridacchiare. Arrivato il nostro turno, paghiamo i nostri biglietti - fortunatamente sono riuscita a convincerlo a non pagare per me - e saliamo sulla cabina, che ospita già delle persone.
"Non soffri di vertigini, vero?" Mi chiede, facendomi scuotere la testa.
"Secondo te se soffrissi di vertigini sarei qui?" Dico ironicamente, alzando gli occhi al cielo.
"E che ne so, magari volevi essere coraggiosa per far colpo su di me" Ghigna ed io sbuffo una risata divertita. Pochi minuti dopo, le porte della cabina si chiudono e la ruota inizia a girare, i miei occhi fissi sulla città sotto di noi. È un bello spettacolo, devo ammetterlo. Non oso immaginare di sera.
"La prima volta che sono salito qui sopra non volevo più scendere" Ridacchia il ragazzo, posizionandosi dietro di me solo per avvolgere le braccia intorno al mio addome e poggiare la testa sulla mia spalla, abbassandosi a causa della differenza d'altezza.
"È bellissimo" Mormoro, lasciando che le mie mani cadano sulle sue, intrecciando automaticamente le nostre dita. Tuttavia, siamo costretti a staccarci poco dopo, dato che il telefono di Calum inizia ad emettere un suono fastidioso e ripetitivo. Lo sento sbuffare e prende il cellulare, ghiacciandosi sul posto alla vista di ciò che c'è sullo schermo.
"Cosa c'è?" Chiedo preoccupata, sporgendomi per vedere cosa sta guardando. Il respiro mi si blocca in gola alla vista di alcune foto, che ritraggono noi due insieme, su Twitter. Sono state scattate da lontano e sono leggermente sfocate, segno che sono state fatte da delle fan. Il mio viso è poco visibile, per fortuna aggiungerei.
"Rosie non hai idea di quanto mi dispiace" Sussurra, mettendo via il cellulare per guardarmi negli occhi. Scuoto la testa, accennando un sorriso nella speranza di tranquillizzarlo.
"Sta tranquillo, la mia faccia non si vede nemmeno! Non è colpa tua, anzi" Gli prendo le mani, stringendole dolcemente. Lo vedo sospirare mentre accarezza con i pollici il dorso delle mie mani, le cui dita sono ricoperte da anelli di poco valore. Il giro finisce, la ruota panoramica si ferma e la nostra cabina inizia a svuotarsi. Il gestore ci intima di scendere, in modo da permettere anche agli altri passeggeri di fare la stessa cosa e, senza dire nulla, ci allontaniamo dall'attrazione, continuando a tenerci la mano.
"Allora, che ne dici di portarmi al Madame Tussauds?"
Calum Hood
"Calum, Calum, Calum!" Mi richiama Rosie con voce leggermente alta, tirando la manica del mio giubbotto in pelle, per attirare la mia attenzione. Mi giro confuso verso di lei e la vedo indicare, tutta pimpante, le statue in cera degli One Direction. Mi faccio scappare una risatina, seguendola verso di esse.
"Dato che non incontrerò mai gli One Direction, voglio una foto con le loro statue" Mi fa il labbruccio, porgendomi il suo cellulare, impostato sulla fotocamera. Lo afferro saldamente, soffermandomi per un attimo sullo schermo quasi completamente distrutto. Lei sembra accorgersene, tant'è che alza le spalle.
"È caduto dalle scale e non ho soldi extra per ripararlo" Dice semplicemente, andandosi a sedere accanto alla statua di Louis. Punto il cellulare verso di lei, notando che la qualitá fa abbastanza schifo. Scocciato, lo metto in tasca ed afferro il mio, sotto il suo sguardo confuso. Tuttavia, quando inizio a contare alla rovescia, lei si mette in posa, sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori, che fa perdere un battito al mio povero cuore. È cosi bella, diamine. Le scatto la foto e sto per mettere via l'apparecchio elettronico, quando lei mi ferma.
"Aspetta, te ne fai una con me?" La sua richiesta mi stupisce, non me lo sarei aspettato a dirla tutta. Con un sorriso, mi avvicino, sedendomi accanto a lei. Giro la fotocamera, impostando quella interna ed alzo il braccio, puntandolo sui nostri visi. Scatto qualche foto, prima che entrambi ci alzassimo e passassimo oltre.
"Guarda, c'è il tuo fratellino!" E sarebbe stato divertente, se solo non avesse indicato la statua di Shrek. La guardo male e lei scoppia a ridere, dandomi una spallata amichevole.
"Oh andiamo, io amo Shrek!" Protesta, avendo notato la mia espressione fintamente offesa.
"Se io sono Shrek, tu sei Ciuchino!" Esclamo come un bambino, vedendola alzare poi gli occhi al cielo e sbuffare una risata.
"Sono la tua migliore amica quindi?"
"Forse" Ridacchio, prendendole la mano, in modo da continuare il giro nel museo. Sento la sua presa farsi più stretta ed il freddo dei suoi bracciali, troppo grandi per il suo polso minuto, sul mio dorso. Una volta scattate altre foto ed aver concliso la visita, ci fermiamo in un bar li vicino, in modo da prendere qualcosa da mangiare prima di tornare in hotel. Sono già le sei del pomeriggio e, dato che stasera dobbiamo uscire insieme, dobbiamo andare a prepararci. Ci sediamo ad un tavolo e, mentre aspettiamo che il cameriere ci porti i nostri ordini, io afferro il mio telefono, inviando tutte le foto che ho scattato durante la giornata alla ragazza tramite whatsapp. Una in particolare cattura la mia attenzione, facendomi sorridere. Rosie stava abbracciando la statua in cera di Louis, mentre io sorridevo indisturbato all'obiettivo. Mi ricorda un po' la mia situazione sentimentale e, senza pensarci, la pubblico su Instagram, taggandola nella foto. Non ho la più pallida idea di come potrebbero reagire le fan, spero solo che non inizino a farsi film mentali o ad insultarla. Il suo telefono emette un suono e, sotto i miei occhi, lo tira fuori dalla tasca, inarcando un sopracciglio alla vista di ciò che c'è sullo schermo, probabilmente la mia notifica.
"Me vs my friend, sul serio Hood?" Ridacchia lei, mostrandomi la foto che io stesso ho pubblicato. Annuisco divertito, notando subito dopo il cameriere con i nostri ordini. Lo ringrazio gentilmente, passando la bottiglia in vetro di Coca Cola alla ragazza, insieme al bicchiere. Senza neanche guardare il conto, porgo una banconota al ragazzo, dicendogli di tenere il resto come mancia.
"Non-"
"Dovevo pagare per te, si, lo so" La precedo, alzando gli occhi al cielo mentre verso la birra nel bicchiere pieno di ghiaccio.
"Ti odio" Borbotta, iniziando a bere il suo drink tramite la cannuccia arancione. Senza neanche rendermene conto, la guardo con quelli che Michael definirebbe 'occhi a cuoricino', studiando ogni singolo particolare del suo viso magro. I suoi occhi scrutano l'interno del bar, come se volessero catturarne ogni singolo particolare. Dio, vorrei così tanto baciarla.. Okay, credo proprio di essermi preso una bella cotta per lei, ma infondo chi non lo farebbe? Non capisco come faccia una come lei a non avere già un ragazzo. E pensare che quel coglione del suo ex l'ha tradita. Spero solo che ciò che ho in programma per stasera vada bene e non succeda nulla di sbagliato. Dev'essere una serata splendida, per lei.
STAI LEGGENDO
San Francisco
Fanfiction"È Calum Hood, Rosie! Uno dei membri della band più famosa del momento è nel nightclub dove lavori, hai parlato lui e ti ha chiesto addirittura di andare via insieme, ti rendi conto?!" "E allora?"