5. Why are we here?¿

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Un canile è l'ultimo posto che mi sarei aspettata. Insomma, a me non piacciono neanche i cani. Certo, si, sono carini, ma personalmente preferisco i gatti, nonostante io non possa averne uno. Non potrei permettermelo, mantenere un animale del genere costa ed io guadagno a stento i soldi per l'affitto. Quando ero piccola chiedevo in regalo un gatto ogni singolo anno, ma i miei genitori non ne hanno mai adottato uno. Soliti traumi infantili, con il tempo si superano. Tanto già so che un giorno finirò per adottare quaranta gatti e vivrò in un appartamento da sola, a fare la vita da zitella.

"Cosa ci facciamo qui?" Chiedo mentre scendo dalla macchina insieme a lui, dopo aver slacciato la cintura ovviamente.

"Lo vedrai. Seguimi" Mi incita con un cenno del capo, avviandosi verso l'entrata dell'edificio. Lo seguo titubante, guardandomi intorno. Non sono mai stata in un canile prima.

"Mackenzie!" Punto gli occhi su Calum non appena esclama quel nome e subito di fronte a lui noto una ragazza, che potrebbe avere quasi la mia stessa età, sistemata dietro ad un bancone di un rosso spento. Dietro di lei giace una parete occupata da vari scaffali, sui quali sono sistemati vari oggetti per la cura dei cani. È davvero molto bella. I lunghi capelli neri scendono dolcemente lungo il suo corpo, fermandosi poco sotto il seno, gli occhi azzurri ben aperti, come se non volesse perdere di vista nulla, un sorriso stampato sulle labbra ed una vecchia maglia dei Rolling Stones addosso.

"Calum! Sono felice che tu sia riuscito a passare" La ragazza esce da dietro al bancone, andando ad abbracciare il mio accompagnatore. Quest'ultimo ricambia volentieri ed io per qualche secondo mi sento di troppo.

"Il tour inizia tra più di un mese e dato che la prossima settimana parto per Londra volevo assicurarmi di riuscire a venire" Spiega e per un momento rimango immobile. Alla fine di questa settimana lui partirà? Per questo mi ha chiesto una settimana e non un giorno di più? Ha deciso di passare la settimana prima di lasciare San Francisco con.. me?

"Ho portato un'amica" Si gira verso di me ed io sorrido imbarazzata alla ragazza. Sono tremendamente a disagio.

"Sono Rosie" Mi presento, non so con quale coraggio, porgendole la mano. Lei mi sorride dolcemente, stringendola in modo delicato.

"Mackenzie, è un piacere conoscerti" Mi limito a sorriderle di nuovo, senza dire una parola. La timidezza è sempre stata una dei miei più grandi difetti. Inizialmente non sembrerebbe, anche perché molte volte non mi sono mai lasciata sopraffare da essa, tipo come con Calum, ma quando mi ritrovo davanti ad una ragazza decisamente più bella di me, mi sento talmente in soggezione che non riesco più a fare nulla. È strano, lo so.

"Duke è pronto per tornare a casa, vuoi vedere gli altri cani prima?" Il ragazzo annuisce e Mackenzie ci guida lungo il corridoio, aprendo un'altra porta proprio verso la fine di esso, sulla sinistra. Un odore terribile mi colpisce in pieno viso e mi costringo a trattenere una smorfia, non volendo sembrare odiosa. In altri casi avrei fatto diversamente, ma l'ho già fatto il discorso sulla timidezza no?

"È il turno di Baldo oggi" La ragazza di ferma davanti ad una cuccia e, dopo aver preso il collare legato ad essa, la apre. È un bellissimo labrador bianco, non esageratamente grande. Euforico, cerca di scappare via dalla cuccia, ma Calum è più veloce e lo blocca delicatamente, in modo da permettere a Mackenzie di mettergli il collare ed il guinzaglio.

"Scegli un cane, Rosie" Mi dice improvvisamente, lasciandomi alquanto confusa. Perché mai dovrei scegliere un cane? Che devo farci? Tuttavia, decido di non controbattere ed osservo i vari cani che, nel vedere uno sconosciuto avvicinarsi alle gabbie, iniziano a saltare contro di esse e a scodinzolare, sperando che li tiri fuori di lì. Tra questi però ne noto uno in particolare, un piccolo cucciolo di maltese completamente bianco. Se ne sta sulle sue, in silenzio, sdraiato sul pavimento con le orecchie abbassate. È così carino.

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