XXXXXIII

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Nico

-Non puoi-

Per quante volte devo sentire la stessa frase pronunciata da Wu?

Scuoto la testa. Già sono stanca a causa degli shooting, ora c'è persino Wu che mi fa la predica, come al solito.

-Perché?!- gli sbotto contro arrabbiata.

-Perché non puoi- taglia corto lui invitandomi a uscire dal suo ufficio.

Se fossi stata in un altra situazioni, in un contesto normale, di sicuro ora me ne sarei andata senza farmi pregare ulteriormente.

Ma ora non posso. Non posso fuggire sapendo che lui, aka Wu Bosong aka il manager stronzo aka "sei italiana torna a fare ka pizza", sta cercando di rovinarmi il futuro, o come dice lui "migliorandolo".

Non me lo sta affatto migliorando, anzi.

A causa sua ora Jimin finirà nei guai e io mi sentirò male per tutta la mia carriera.

La carriera...non è ancora passato un anno ma la sento già pesante. Quando ho fatto il periodo da Trainee in Italia...speravo in qualcosa di più. Invece, eccomi qui a litigare e a piangere nel ufficio del mio...manager? Lo devo ancora chiamare così?

La verità è che lo sapevo che sarebbe stato così. Così difficile da affrontare, difficile da gestire. Eppure ci speravo, magari è passeggera questa fase di smarrimento. Ma non è stato così... Questa non è una fase, è la mia futura vita. E io lo realizzato appena ora.

Forse è una fase quello che sto provando per Jimin... Ma allora passerà, no? Passerà questa cotta e tutto tornerà al proprio posto! Ecco ciò che devo provare a dire a Wu prima che sia troppo tardi. Prima che parli con i superiori di questo "problema".

Ma non riesco a proferire di parola...i singhiozzi mi bloccano.

Mi sento stupida, sto mostrando la mia parte debole proprio a Wu, a quel...ho troppi insulti in testa, non riesco a decidere.

Nonostante questo mi devo far valere.

-Non puoi invece!- dico asciugandomi velocemente e distrattamente le mie guance.

Lui alza gli occhi al cielo. -Devo dirtelo in italiano così capisci meglio?-

Singhiozzo. -Io sono il tuo manager e in quanto tale ho il diritto se non il dovere, di prendere eventuali provvedimenti per salvaguardare la tua immagine pubblica-

Parole, parole, parole. Sono soltanto parole. Se fossi stato veramente il mio manager...non mi avresti tirato trote in faccia umiliandomi come hai fatto tutto il tempo...

-Non è vero, non fare nulla che vada contro Jimin e la sua carriera!-

Ghigna ma io non mi lascio spaventare. -Non è illegale in questa casa discografica avere relazioni con altri idol!-

-Ah- sbuffa -Bei vecchi tempi quando la BigHit gestiva solo autori maschi...ora invece...ne fate un drama-

Io non faccio altro che singhiozzare immobile. Ma lui non sembra aver finito il suo discorso.

-Tu comunque non potrai relazionarti ad altri idol...-

-Stronzo...- borbottò mentre altre lacrime mi scendono copiosamente.

-...perché ti amo...-

Singhiozzo sgranando gli occhi.

-...perché sei solo mia...-

Cosa ha detto...?

-...e perché non voglio che gli altri ti guardino-

Cosa diavolo ha detto?!

Alzo la testa infuriata come non mai. Come si permette di dire ciò?! Come si permette di farmi sentire in colpa?!

-Inoltre...- fa per dire ma non ce la faccio a sentire altro.

Finalmente apro quella dannata porta e esco.

Avrei dovuto farlo prima.

Spazio Autrice

Prossimo aggiornamento: 01/10/2018

Teach me to love, Park JiminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora