Namjoon
-Silvia...i tuoi capelli sono più spettinati del solito...-
Lei sbuffa guardandomi male dalla camera del suo computer. -Eh...sai com'è, mi sono appena svegliata e non ho avuto tempo di pettinarmi i capelli mentre dormivo-
-E anche i tuoi occhi...sono lucidi dal sonno- la stuzzico un po'.
-Ah, scusa Namjoon...ma non sei di aiuto- taglia corto lei guardandomi stanca.
-Però- le dico mentre mi metto il cappuccio della mia felpa beige -Le fossette sono al loro posto-
Ora sì che mi guarda confusa. -Namjoon...le mie fossette non vanno da nessuna parte, tranquillo, non sono ancora munite di gambe... Ma tu cosa ti sei mangiato stamattina, eh?-
-Tanti mochi...- le dico sorridendo -Ma non sono stati loro a rendermi così, sai?-
Sia mi guarda ironica. -Noto con sollievo che anche le tue fossette non hanno preso vita propria, bene. Allora cosa ti ha reso così felice? Sono curiosa-
Decido di tirarle per le lunghe prima di dirle la verità. Così socchiudo gli occhi e la guardò con aria di sfida.
-Eh...cara Silvia La Pianista...-
Lei sbatte una mano sulla fronte. -Silvia La Pianista...? Oddio, quale droga ha usato Jin per cucinare la colazione...-
La guardò fintamente serio per poi dirle:-C'è solo una persona che mi fa avere gli stessi effetti della droga di Jin...-
-Chi è...?- domanda annoiata.
-La vorrei avere in questo momento qui vicina a me...-
-Chi è?- domanda nuovamente.
-Per me lei è speciale...-
-Chi è?!- domanda guardandomi con sguardo assassino.
-Silvia, Silvia, Silvia...come fai a non conoscerla?- le dico sorridendo e facendola arrabbiare ancora di più.
-Namjoon, ti conviene dirmelo!- sibila arrabbiata.
La guardo felice. Ma davvero non capisce...? Anche se è adorabile quando fa così, non posso negarlo.
-Sia...-le sussurro cercando di essere sensuale -sei tu la mia droga...-
Ma le cose non vanno affatto come previste anzi. Arrossisce a dismisura e inizia a balbettare frasi sconnesse tra di loro. Sapevo di farle un certo effetto ma non così tanto...
-N-nam...c-che cosa ti ha d-dato Jin a colazione...-
-Volevo te ma mi sono accontentato dei mochi... Posso portarti in Corea? Sei così adorabile in questo momento- le dico guardandola dolcemente.
-KIM NAMJOON, TU NON PUOI FARMI VENIRE QUESTI INFARTI DI MATTINA! NON PUOI!-
-Adorabile- commento continuando a sorridere.
Sento sbattere qualcosa dietro la porta dello studio. Quando mi giro mi prendo un infarto, vedendo Jimin da dietro il muro che cerca di salutare con le manine piccole.
-Jimin...che sta facendo?- domanda Sia vedendolo.
Lui saltella felice.
-Probabilmente ti vuole salutare...- le dico per poi rivolermi a Chim Chim. -Ehi Jimin?-
Lui si ferma e io ghigno.
-Chi è che ho trovato addormentato abbracciato a Nico stamattina?-
Io e Sia ridiamo mentre il bimbo troppo cresciuto scappa via dalla troppa timidezza.
-Mi piacerebbe anche a me...dormire abbracciato a te...almeno per una volta...- dico dopo un po' senza doppisensi.
-Anche a me...ah, Namjoon?-
-Sì?-
-Spero trascorrerai un bel natale...-
-Sia...?-
-Eh?-
-Lo farò sicuramente...pensando a quando staremmo insieme abbracciati senza che niente ci interrompa-
Spazio Autrice
Prossimo aggiornamento: 06/10/2018
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Teach me to love, Park Jimin
Fanfiction[BTS in love saga] [Primo libro] •Sequel: "Gab my hand, Kim Namjoon" Trama Pochi, veramente pochi stranieri riescono ad avere successo in Corea del Sud come idol. Tra questi svetta anche Nico, una normale ventunenne italiana che è stata presa dalla...