Namjoon
-Ragazzi, mi raccomando, statemi vicino!-
Non sono stato chiaro quando ho detto questa frase? O forse a causa del mio alto quoziente l'ho detta in inglese, confondendo così la mia lingua madre?
-Hoseok! Seokjin! Jungkook!-
Mi guardo intorno tra i numerosi idol e gruppi che chiacchierano tra loro, senza trovare però trovare i miei amici.
-Yoongi, Taehyung, Jimin!-
Trovare i miei amici in mezzo questa moltitudine di gente sembra un miraggio.
-Namj...perché mi sto chiamando da solo?-
Sospiro pregando che i miei membri non si comportino in modo troppo...spontaneo?
E qui che inizio a sentire. Sembra la melodia di un pianoforte e, se non ricordo male, è proprio la sigla iniziale di uno delle canzoni più famose delle BlackPink, "Playing with fire".
Neanche a dirlo, proviene da una massa di folla accalcata su...che cosa?
Mi incuriosisco e mi avvicino sentendo la musica guidarmi.
-Oddio, perché tutte le persone che suonano da dio sono francesi?-
Passo attraverso la folla, più incuriosito che mai.
-Ma che dici, Taeyeon! Lei è italiana, no?-
Appena vedo ciò che ammirano gli altri perdo un battito.
Quel pianoforte nero cupo, suona sotto le sue dita e le sue mani volteggiano sui tasti, mentre io ricordo quante volte le ho strette alle mie. I suoi capelli ondeggiano leggermente, mentre i suoi occhi sono concentrati sullo spartito.
Resto ad ammirarla, sorridendo. È...un miraggio?
E quando alza la sua testa e i nostri occhi si incrociano, che capisco che non è un altro dei miei sogni...
-Questa era una semplice cover di "Playing with fire" del gruppo femminile BlackPink- dice Sia aggiustandosi il vestito nero laccato. -E per questa serata è tutto, grazie-
Continuiamo a fissarci emarginandoci dal presente. Esistono solo i suoi occhi qui.
Si alza di scatto e mi prende la mano. Mi guarda sorridendo e mi trascina via davanti a tutti.
Dopo pochi minuti di silenzio in cui rimaniamo con solo le mani strette, inizio finalmente a parlare.
-E così...quando avevi intenzione di dirmelo?-
-Sinceramente...- dice stringendo ancora la mia mano -...aspettavo te ne accorgessi-
Sorrido. -Quante cose ancora mi devo accorgere?-
Lei ci pensa un attimo. -Sì, ancora due-
E si ferma detto questo. -Namjoon...ora sono tornata del tutto-
-Come?-
-Ho vinto la borsa di studio per un università di Seoul-
Sorrido pienamente mentre i suoi occhi luccicano. Inizio ad immaginarmi il futuro e divento via via più felice.
-Potremmo...- inizio a dire emozionato -Vederci sempre!-
Avvicino sempre di più il mio volto al suo. -Sai cosa ti sto per chiedere...?-
-Sì, lo so- dice a pochi centimetri dalle mie labbra. -Ma facciamo finta di non saperlo...-
Sorrido. -Sia...vuoi, finalmente, essere la mia ragazza...?-
Lei mi bacia e giurerei di aver sentito un "non aspettavo altro" poco prima.
Il mio cuore batte a mille mentre mi domanda:-Sai dov'è Suga? Sono poco romantica a chiedertelo ora, lo so...-
Scrollo le spalle. -Non lo so...lo sto cercando insieme agli altri. E comunque sono scemo io a vederti romantica anche con questa domanda, no?-
Mi ricompensa per questa dolcezza con un piccolo bacio, per poi dire:-Dobbiamo cercare quei due altrimenti finirà male, lo so...-
Spazio Autrice
Prossimo aggiornamento:01/12/2018
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Teach me to love, Park Jimin
Fanfiction[BTS in love saga] [Primo libro] •Sequel: "Gab my hand, Kim Namjoon" Trama Pochi, veramente pochi stranieri riescono ad avere successo in Corea del Sud come idol. Tra questi svetta anche Nico, una normale ventunenne italiana che è stata presa dalla...