Changbin fissava interessato Felix, che si era sposato in negozio dietro al bancone alla ricerca di qualcosa da bere. Lo vedeva frugare tra gli alcolici in punta di piedi e poggiare quelli che gli interessavano sulla parte alta del bancone, mentre su quella riservata alla preparazione delle bande aveva sistemato due bicchieri da cocktail.
"Non pensavo facessi anche il barista " rise Changbin
L'altro si girò dopo aver afferrato l'ultima bottiglia per poggiarla con altre "Sono pieno di sorprese"
Mosse qualche passo verso il più piccolo che si era appoggiato contro il bancone con le mani e l'osso sacro, gli prese il volto fra le mani e lo guardò negli occhi "Ed io non vedo l'ora di scoprirle tutte"
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Felix sorrise maliziosamente prima di poggiare le labbra sulle sue delicatamente, ma ci pensò Changbin ad approfondire velocemente quel bacio che diventò pericolosamente bagnato, le sue mani, che prima reggevano il viso del ragazzo ora scendevano sul collo aprendogli la camicia senza troppi complimenti.
"Tu vai sempre di fretta" soffiò Felix tra un bacio e l'altro prima di liberarlo dal grembiule e gettarlo a terra, per poi fare la stessa cosa con la maglietta. Osservò soddisfatto il suo marchio che ancora s'intravedeva sulla pelle pallida del corvino, carezzandolo con un dito prima di farsi catturare da una altro passionale bacio. Le sue labbra vennero morse e succhiate, leccate dalla lingua impaziente dell'altro che intanto aveva finito di sbottonargli la camicia strappandogli gli ultimi bottoni e gliel'aveva sfilata gettandola lontano.
Si staccò dalle sue labbra per passare a torturare il morbido lobo ingioiellato, mentre con le dita iniziava a stuzzicargli un capezzolo provocandogli dei mugolii, il più piccolo gli carezzava la schiena in punta di dita che lo facevano rabbrividire dal piacere.
Scese con le labbra fino al bottoncino roseo, lo baciò e lo stuzzicò con la lingua. Felix si sentiva avvampare, aveva caldo, le attenzioni del corvino lo facevano sentire bene, lo facevano terribilmente eccitare. Pensava di dover fare tutto lui come la scorsa volta, ma Changbin non gli lasciava nemmeno il tempo di respirare, si sentì mordere violentemente un capezzolo e istintivamente affondò le unghie di una mano nella spalla dell'altro mentre con l'altra mano gli tirava una ciocca di capelli "Ah Chang-"
"Quando avrò finito, avrai così tanti segni che il graffietto che mi hai lasciato non sarà nulla in confronto"
Detto questo lo afferrò per le natiche e lo poggiò sulla parte bassa del bancone, Felix sgranò gli occhi a quella affermazione, arrossì e sospirò eccitato . Slacciò i pantaloni al corvino, iniziando a massaggiare velocemente la sua dote, lo sentiva impaziente e anche lui era stufo di aspettare.
Quando si sentì toccare l'intimità ansimò e con un movimento veloce e senza delicatezza fece stendere Felix sul bancone buttando a terra le bottiglie che aveva appoggiato precedentemente sulla parte alta, mandandole a terra in frantumi.
Felix sorrise maliziosamente per l'impeto e la noncuranza del corvino, che gli slacciò e sfilò gli indumenti inferiori con un solo e fluido gesto; sfiorò con il naso tutta la lunghezza del petto del ragazzo fino ad arrivare alla sua intimità, la prese con una mano masturbandolo fin da subito velocemente, facendoli gemere entrambi.
Mentre lo toccava osservava ogni sua espressione, come per imprimerla nella sua mente, gli occhi lucidi, le guance rosse e le labbra schiuse. Le mani avvinghiate al bordo inferiore del bancone per sorreggersi da quella scomoda posizione, ma nessuno dei due aveva intenzione di spostarsi.
Affondò il viso tra l'incavo della gamba e l'inguine ispirando il suo profumo, si avvicinò al suo sesso e lo baciò guardandolo negli occhi, poi lo prese completamente in bocca; Felix ricambiava il suo sguardo, tremava dal piacere, ma anche dal dolore causato dalla posizione. Difatti appoggiava la schiena sul bordo alto del bancone, tra le scapole che gli graffiava la pelle, e il suo peso gravava su una parte dei glutei e dell'osso sacro sulla parte inferiore del bancone. Era scomodo, ma tremendamente eccitante.
Strinse le gambe attorno alla figura di Changbin e con le nocche bianche strette all'estremo venne tra le labbra dell'altro chiamandolo. Riversò la testa, ma non ebbe nemmeno il tempo di riprendersi che sentì la lingua del corvino insinuarsi nella sua entrata, alzò il capo guardandolo, quest'ultimo sostituì la lingua con un dito, con l'altra mano gli stringeva una coscia. Lo baciò ancora e Felix gli morse il labbro inferiore con forza quando si aggiunse un altro dito.
Ma Changbin era troppo impaziente e senza terminare di prepararlo afferrò la propria erezione e si spinse in lui con una sola e decisa spinta.
Felix gemette dal dolore, una lacrima minacciava di cadere dagli occhi, arpionò le unghie alla schiena del corvino graffiandola per tutta la lunghezza fino a farla sanguinare, quest'ultimo in risposta prese a muoversi facendo allacciare le morbide gambe al suo bacino.
Si sentiva come spaccato in due dalle spinte ponderose di Changbin, la schiena che bruciava per l'attrito contro al bordo del bancone, riversò il capo per farsi torturare il collo già marchiato da altri baci e morsi mentre continuava ad affondare le unghie nella carne.
"Ti ho desiderato così tanto da far male"
Con una spinta più profonda sentì sussultare il più piccolo e si concentrò in quel punto mentre con una mano iniziava a masturbarlo a ritmo delle spinte facendolo gemere. La sua pelle sudata profumava e lo attirava come una calamita, la morse ancora sentendola salata sotto la lingua. Le gambe gli tremarono proprio come quelle dell'altro segno che tutto stava per finire.
Chiamò il nome del più piccolo sensualmente e spinse più forte, beandosi dei gemiti che uscivano dalle sue labbra, per poi zittirlo con un bacio frenetico, sentì aumentare la presa sui suoi fianchi mentre Felix annaspava alla ricerca d'aria.
Si guardarono intensamente negli occhi e vennero all'unisono scambiandosi i respiri, un filo di saliva che univa ancora le loro labbra.
Changbin socchiuse gli occhi e gli baciò le labbra delicatamente, completamente in contrasto ai baci e morsi famelici che si erano scambiati fino a poco prima. Uscì lentamente da lui e lo attirò a sé facendolo scendere dal bancone. Gli bruciava la schiena , afferrò una mano di Felix, notando come le unghie fossero leggermente intinte di rosso.
"Cosa dirò a mia moglie quando vedrà questi graffi?" chiese mentre lo attirava a sé per baciarlo ancora
"Beh, se fossi stato più delicato, questo non sarebbe successo" rispose mentre lasciava vagare le mani sul suo petto.
"Ecco cosa succede a provocare fino allo sfinimento"
"Hai frainteso" disse leccandogli lascivamente le labbra "Non mi è dispiaciuto affatto"
Si staccò dalla presa possessiva dell'altro e iniziò a rivestirsi, notando poi il danno alla camicia "E io come ci torno a casa?"
Il corvino che si stava allacciando i pantaloni sorrise "Vorrà dire che ti accompagnerò io a casa"