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Il pranzo passò velocemente, e verso le 15.00 Changbin ed Yeji si trovavano in auto per tornare a casa.

Avevano pranzato a casa della madre. Quel pranzo lo mise stranamente a disagio: vedere le due donne della sua vita andare così d'accordo, gli faceva pensare... stava sbagliando tutto. Se andava avanti così avrebbe gettato tutto quello per cui aveva lavorato fino ad ora, e avrebbe deluso sua madre.

Ma quando pensava che avrebbe dovuto rinunciare a Felix, nel petto gli si apriva come una voragine, dolorosa e impossibile da sopportare.

"È stato divertente" – Disse la moglie, distraendolo dai suoi pensieri – "Tua madre è sempre così allegra, dovremmo andare da lei più spesso, che ne dici amore?"

Changbin la guardò, osservò le sue labbra curvate e sorridenti, rosse scarlatte. Avrebbe dovuto dirglielo. Ma non ce la fece.

"Si, certo"

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"Che pranzo fantastico" Disse Han, ripulendo il piatto dalla seconda fetta di dolce

"Tesoro, ma hai lasciato tuo padre da solo?" Chiese Soyoun, alzandosi per mettere le stoviglie nel lavandino.

"No, lui è fuori per lavoro. E quindi ho pensato di venir a trovare il mio best!"

Felix scosse la testa divertito, mangiando l'ultimo pezzettino di dolce.

"Ah tesoro, non ci ho pensato... magari oggi preferivi stare con il tuo fidanzato" Disse Soyoun tornando a sedersi.

A Felix andò di traverso l'ultimo pezzetto che aveva ancora in bocca, mentre Han rimase senza parole, cosa molto rara.

Di fatti si riprese quasi subito: " Quando glielo hai detto?" – "Quando te lo ha detto? Non sai cosa ho dovuto fare per farmelo dire, tuo figlio è proprio uno stronzo! Certo, scoprire che è un uomo sposato e più grande mi ha lasciato sorpreso ma-"

"NO,Han!" - Il biondo fu interrotto bruscamente da Felix, e dall'espressione sbigottita di Soyoun, che sposto lo sguardo sul figlio che nascose la testa tra le mani, i gomiti sul tavolo.

-cazzo-

"Felix, l'uomo che frequenti è sposato?" Chiese lentamente, senza distogliere lo sguardo dalla testa chinata del figlio.

"Ma, ma Felix non lo sapeva..." Cercò di rimediare il biondo

"No, lo sapevo. L'ho sempre saputo" – Disse rialzando la testa – "L'ho sempre saputo e me ne sono fregato"

Guardò la madre negli occhi, vedendo solo delusione "Mi dispiace... ma io lo amo, mamma" – "So che è sbagliato, ma non posso farci niente"

Soyoun spostò lo sguardo sulla tavola imbandita, poi sull'amico che guardava Felix, ed infine tornò a lui "So che sei una brava persona Felix" – "Solo... non me lo aspettavo"

Sparecchiarono, e Han cercò di alleggerire la situazione parlando dell'azienda, e di suo padre.

Verso le 18.00 Suonò il campanello. Si trovavano tutti in salotto in quel momento, e Felix si affacciò dalla finestra che dava sul vialetto per vedere chi mai potesse essere, a quell'ora e alla vigilia di natale.

Scostò le tende, e il cuore prese a battere velocemente quando riconobbe l'auto parcheggiata sul marciapiede davanti al vialetto di casa.

Si voltò verso Han, che guardava la televisione e chiacchierava con Sohyoun. –"È qui" – Disse, attirando l'attenzione di entrambi.

"Beh allora vai ad aprire!" Disse il biondo, alzandosi e spingendolo nel corridoio, socchiudendo la porta della stanza.

Felix aprì la porta, trovando Changbin avvolto nel suo cappotto scuro.

"Sorpresa" – Disse, senza dargli il tempo di salutarlo, spostando il braccio da dietro la schiena, mostrando un mazzo di rose bianche – "Mi mancavi troppo, non ho resistito" –

Felix osservò prima il mazzo di rose, poi il volto dell'amante fermo sull'uscio – "Io... io non ti ho preso niente" – Disse prendendo il mazzo dalla mano fredda del corvino.

"Non importa, mi basta vederti" – "Mi sei mancato così tanto, Felix. Non è Natale senza di te, nulla ha senso senza di te" Disse prendendogli il volto tra le mani, attirandolo più vicino al suo, fino a far toccare le loro labbra.

Felix strinse i gambi delle rose, lasciandosi trasportare da quel bacio leggero ma intenso, sentendo le grandi mani del corvino scendere ad avvolgergli la vita, facendogli scontrare il petto con il suo.

Le sue labbra erano fredde, ma non si sarebbe mai staccato. Lasciò vagare la mano libera sul suo avambraccio, risalendo fino al collo, finendo tra i capelli corvini. Li strinse tra le dita; erano lisci e morbidi come sempre.

E in un attimo si dimenticò che non era solo in casa.

Soyoun e Han infatti, li stavano osservando dalla porta socchiusa del salotto.

"Hai visto? Te l'ho detto che si amano, devi solo dargli tempo Soyoun" Disse il biondo, tornando a sedersi.

La donna annuì, osservando per un ultima volta il volto arrossato del figlio, prima di richiudere la porta e tornare sul divano.

Silky Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora