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Natale era alle porte, e nonostante la voglia di vedersi, Felix e Changbin erano presi dagli impegni: Il primo infatti era carico d'ordini per le festività, e Felix approfittava della situazione per studiare e tenere la mente impegna.

Già, perché da quando lo aveva capito, restare impassibile non era così facile come aveva creduto. Fremeva ad ogni contatto, ogni sorriso. Arrossiva all'inverosimile quando il corvino flirtava con lui, quando gli rivolgeva quegli sguardi languidi.

E si lasciava sopraffare dalla passione con estrema facilità, tanto da farsi beccare da Chan ...

Che imbarazzo.

Per fortuna, il ragazzo, dopo aver messo a fuoco la scena, aveva fatto retromarcia, estremamente divertito.

Senza lasciarsi scappare il solito commento – ovviamente –

"Invece di accoppiarvi sullo sgabello, perché non vi prendete una stanza?" Disse spostando lo sguardo sul corvino, seduto sullo sgabello, con Felix a cavalcioni intento a sbottonargli la camicia.

"credevo fossi già andato via" Rispose artigliando i fianchi al minore, che imbarazzato, cercava di allontanarsi da quella sconveniente posizione.

Chan osservò il volto chinato del minore, appoggiato al petto del corvino. Cos'era quell'espressione? ... "Oh" – Si lasciò sfuggire, sorpreso. Difatti la risposta gli era arrivata chiara e veloce come l'accensione di una lampadina.

Incredibile.

Non se lo sarebbe mai aspettato che Felix sarebbe stato il primo a capirlo. Aveva sperato nel cervello adulto dell'amico, ma a quanto pare ci era arrivato prima il più giovane.

Ironia della sorte.

"Si, ora vado... continuate pure" – Rispose uscendo, con un sorriso ad incorniciargli il volto.

Sospirò, mettendo in moto l'auto per dirigersi a casa. Quel giorno non sarebbe andato in negozio, la moglie di Changbin sarebbe passata a ritirare dei dolci, e anche se il corvino aveva cercato di tranquillizzarlo, dicendogli che sarebbe rimasta per poco, e che non avrebbe mai collegato ad una loro possibile relazione, lui aveva preferito tornarsene a casa.

Lo sapeva anche lui, che se non si fossero nemmeno guardati la moglie non avrebbe mai sospettato. Ma di recente, aveva scoperto un lato di sé che non ricordava di possedere, o che forse non aveva mai conosciuto: La gelosia.

Quella bastarda prendeva possesso del suo esile corpo, lasciandolo frustrato e arrabbiato.

Sapeva dall'inizio ch'era sposato, eppure, non ci aveva pensato due volte ad andarci a letto. – Fanculo – Sibilò parcheggiando l'auto.

Aprì la porta di casa, e lasciò le scarpe nella scarpiera per poi dirigersi in camera da letto. Si spogliò velocemente, optando per qualcosa di più comodo della camicia che aveva indossato quella mattina.

Si infilò la maglietta ed afferrò il portatile ed il cellulare, andando in cucina.

Abbandonò gli oggetti sul tavolo, aprendo il frigo: prese il prosciutto, i pomodori, l'insalata, le piadine e la maionese.

Afferrò una padella e vi adagiò dentro il disco di pasta, accendendo il fornello. Lavò e tagliò le verdure, e poi le adagiò sulla piadina con il prosciutto e la maionese, per poi arrotolarla e metterla nel piatto.

Accese la tv, e mentre addentava il pranzo gli arrivò un sms da Han.

– "Jingle bells, Jingle bells , Felix e Changbin ci dan dentro, sotto al vischio si baceran, e sul lettino della moglie gelosa scoperan –

"Ma... che cazzo" – Disse, leggendo il messaggino accompagnato da emoticon sorridenti e note musicali. Per poco non gli cadde la piadina dalle mani.

–"Han, cambia spacciatore" – Rispose al messaggio, tornando a mangiare.

–"Ma dai! Ultimamente sei ancora più permaloso del solito. E devi ancora raccontarmi tante cose" –

Felix finì la piadina, lasciando il piatto nella lavastoviglie, e accese il pc per collegarsi al sito della facoltà.

–"Non ignorarmi" – Recitava un secondo messaggio.

Felix sbuffò, sbloccando il cellulare per rispondere all'amico – "Devo studiare Han, non ho nulla da raccontarti" –

Silky Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora