3.Alias Alexa

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Mi sveglio con delle fitte al petto. Mi porto istintivamente una mano al petto e cerco di respirare lentamente. Guardo l'ora per cercare di pensare ad altro e vedo che sono le sei.
Mi alzo, rifaccio il letto, con le fitte che aumentano, e poi vado in bagno.
Mi sciacquo la faccia e cerco di calmarmi.
<Ok Alexa respira a fondo. Non puoi morirmi ora chiari?!> dico al mio riflesso nello specchio
<Ok sono diventata molto melodrammatica> sussurro mentre esco dal bagno <E anche pazza, se parlo da sola>
<No tranquilla quello lo faccio anche io> dice qualcuno
<Oddio sento anche le voci.> dico, alzo la testa e trovo Charlie mentre mi fissa.
<Ero io a parlare> dice e scuotendo la testa va verso il bagno.
Io prendo l'intimo, una maglietta, un jeans e una giacca e vado a farmi una doccia.
Ripenso e ripenso, mentre mi insapono i capelli, ai messaggi, alla lite con mia madre, e obbligo la mia mente di non fare strani pensieri su quello che sta succedendo.
Non posso diventare paranoica ora.
Appena finita la doccia, mi asciugo i capelli e dopo essermi vestita torno in camera dove trovo Kate e Charlie niente a fare lo zaino.
<Buongiorno splendori> dico sorridendo
Dopo dobbiamo chiedere a Carlos come rintracciare i messaggi.
Aggiungilo alla lista di cose da fare oggi.
Ovvero?
1) Fare in modo che Jake e le ragazze non sospettino nulla.
2) Non fare strani pensieri sugli accaduti.
3) Concentrarti sullo studio.
4) Chiedere a Carlos come rintracciare i messaggi.
5) Se ci riusciamo, dobbiamo andare a visitare il posto.
6) Finiamo di leggere il libro di Bad Boy
Bè certo cose molto utili no?!
<Buongiorno anche a te Pasticcino> dicono
<No pasticcino no> dico sbuffando e mettendo i libri i borsa.
Appena tutte e tre siamo pronte usciamo dalla stanza e ci dirigiamo verso i dormitori.
<Allora ragazze che si fa oggi?> chiede Charlie
<Boh> dice Kate
<I ragazzi sono impegnati con l'allenamento e a noi tre serve proprio una bella uscita fra ragazze> dice Charlie
<Io passo. Ho delle commissioni da fare per mia madre.> dico
<Mh... vabbè Kate?> continua Charlie
<Ho un appuntamento con Netflix, se tutto va bene e se non mi ritrovo sotto i libri.> dice Kate
<Bene allora si farà un'altra volta> sbuffa Charlie e entriamo in classe.
Finite le lezioni siamo tutti in mensa, stiamo mangiando mentre ci raccontiamo che vita di merda sarà quest'anno.
<Abbiamo tutti i giorni allenamenti tranne la domenica. Uno strazio> si lamenta Alex.
<Noi non stiamo messe tanto meglio. Io e Kate abbiamo letteratura inglese, più un sacco di materie letterarie e artistiche. Invece Charlie l'unica materia che ha con noi è letteratura, ma perché ha scelto lei di fare il corso, altrimenti chi vedeva più questa fantastica donna che un giorno sarà dottoressa?> dico io mentre mi becco un bacio sulla tempia da Jackson.
<Poveretta che giornata> mi prende in giro Jason
<Fai meno lo sbruffone tu. Sai se non fosse perché influirebbe al mio ragazzo, parlerei con il coach per farvi allenare di più> dico io facendo ridere le ragazze e facendo spaventare i ragazzi.
Appena finiamo di mangiare mi saluto con tutti tranne che con Carlos, dato che gli devo prestare degli appunti.
<Senti un po' Carlitos.> inizio
<Dimmi cosa vuoi Alex>
<Sai non ho ancora capito come fare per rintracciare un messaggio, non è che me lo spieghi?> chiedo
<Non è facile. Ma neanche impossibile da spiegare. Vieni ti faccio vedere.> dice e entriamo nella mia camera. Mi inizia a spiegare passo passo come fare e nel frattempo prendo appunti.
Appena finisce mi saluta e io gli do gli appunti che gli servivano.
<Alex> mi chiama
<Si?> chiedo
<Come mai ti serve rintracciare i messaggi?> chiede
<Credo che mia madre mi abbia mentito su dove era ieri, e credo possa riguardare il mio regalo di Natale.> gli mento
<Sei unica. Povera Sara. A proposito salutamela> dice e se ne va.
Prendo il mio telefono e inizio a rintracciare il messaggio. Quando finalmente ci riesco, due ore dopo, mi scrivo l'indirizzo e poi lo cerco su internet.
Un ristorante?
Non uno qualunque, in questo ristorante ho fatto i miei diciotto anni. Prendo subito la mia borsa e le chiavi della moto. Quando apro la porta trovo Jackson con il pugno alzato.
Oh no!
<Hey ciao Jake> dico appoggiandomi allo stipite della porta. Mi bacia velocemente e poi mi trascina dentro chiudendosi la porta alle spalle.
<Tutto bene Lexa?> chiede
<Certo perché?> chiedo battendo il piede, devo correre, tra qualche ora chiuderanno e se non mi sbrigo non avrò le informazioni che mi servono.
<Ti ho vostra strana oggi> dice grattandosi la nuca. Mi avvicino, gli abbasso il braccio e gli prendo le mani nelle mie. Lo guardo negli occhi, e per quanto sia difficile gli dico <Ho avuto una discussione con mia madre ieri sera. Non vuole che questo weekend venga a San Francisco.> dico meglio dire una mezza verità che tutte no?!
<Ah. Senti Lexa non voglio creare problemi tra te e tua madre se non-> inizia ma lo interrompo <Hey non dirlo neanche per scherzo. Io verrò con te questo weekend. Già gliel'ho detto.> dico e lo bacio. Metto le mie braccia sul suo collo e lui approfondisce il bacio.
<Ti amo Lexa> dice
<Ti amo Jaky Jaky> dico e sorride
<Ora devo proprio scappare> dice <Ho gli allenamenti>
<Di nuovo? Non li hai avuto anche questa mattina?> chiedo
<Si ma il coach ha deciso che un allenamento non bastava.> dice
<Mh... va bene. Ciao Jake> dico mi bacia un'ultima volta e poi scappa via. Aspetto qualche minuto ed esco anche io. Scendo velocemente le scale e appena sono arrivata, vado verso la mia moto. Salgo, mi metto il casco e l'accendo. Metto in moto e parto per il ristorante. Appena arrivo, parcheggio la moto e mi tolgo il casco. Entro dentro il ristorante e vado verso la cassa.
<Mi scusi> inizio
<Buonasera> mi saluta un ragazzo
<Senta, Hemm... è una domanda un po' insolita, ma gliela faccio comunque. C'è per caso un cliente abituale che viene qui di continuo?> chiedo e il ragazzo mi guarda in malo modo.
<No signorina. E anche se fosse non me lo ricorderei, un sacco di gente, entra ed esce, in questo ristorante.> dice sorridendo
<Ma lei ne è sicuro?> chiedo
<Si> dice
<Ok grazie arrivederci> dico e me ne vado.
E ora come si fa?
Mi metto le mani nei capelli e cerco di calmarmi. Come farò a trovare risposte se non so nemmeno perché questo/a tizio/a mi scrive?
Interrompo i miei pensieri appena sento un tintinnio.
Sblocco il telefono e vedo che è un messaggio di DP.
Messaggio da sconosciuto
Io posso trovarti quando voglio. E tu?
Mi guardo intorno e capisco che questa cosa sta diventando più grande di me.

Succede tutto per una ragione 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora