Due giorni dopo...
<Ok sei pronta?> mi chiede Evelyn
<Si.> dico prendo il cellulare e digito il messaggio.
Messaggio a DP
So chi sei. All'Art Café alle quattro.
Mando il messaggio e dopo poco nel leggere la risposta rabbrividisco.
Messaggio da DP
Un incontro padre e figlia. Cosa posso chiedere di più dalla vita?
<Ha accettato> dico e mia madre e mio padre sospirano
Sono passati due giorni, dalla Vigilia di Natale. Sono stati due giorni fantastici, ma sono durati poco. Carlos e Jason sono usciti. Ho preferito lasciarli un po' soli, ora sono con le mie due mamme e il mio papà.
<Come dovrò comportarmi?> chiedo
<Normalmente. Ricordati che l'effetto sorpresa lo abbiamo noi Alexa> dice Evelyn
<Ok> dico
<Due tavoli dietro il vostro ci saranno due agenti e fuori dalla caffetteria una pattuglia. Andrà bene. Ti siederai, lui ti dirà quello che ti deve dire e poi farai cadere il caffè, segnale che farà scattare gli agenti.> dice Evelyn
<Ok. Sono pronta> dico
<Andrà bene tesoro.> mi abbracciano mia madre e mio padre.
Mi stacco e vado su a vestirmi. Quando sento bussare pronuncio "avanti" e Jason entra.
<Hey. Come stai?> chiede
<In preda al panico> dico ridendo come una pazza
<Del tutto normale.> dice lui
<Allora... hem... dopo averlo mandato in carcere...> inizio
<Chiamerò personalmente tutti, così che tu possa parlargli e spiegargli tutto.> finisce Jason al posto mio.
<Grazie.> dico sorridendo
<A che ora devi andarci?> chiede
<Alle quattro.> dico
<Tra mezz'ora?> chiede
<Già. Prima finiamo meglio è> dico mi infilo il giubbotto e scendo insieme a Jason.
<Alexa> mi saluta Carlos
<Hey Carlitos.> lo saluto
<Dai forza andiamo> dice
<No ragazzi. Usciamo solo io e Alexa> interviene Evelyn entrando in soggiorno con i miei.
<Attireremo l'attenzione, cosa che non ci serve. Quindi mi raccomando fino a nuovo ordine, voi quattro rimanete qui.> dice Evelyn
<Si agente> la prende in giro Carlos ed Evelyn lo incenerisce.
<Ok.... venite qui. Andrà bene.> dico abbracciando i miei.
<Dovremmo dirlo noi a te> dice mia mamma
<Quando mai nella nostra famiglia le cose sono andate nel verso giusto?> chiedo sarcastica.
<Mi raccomando Jas> dico e lui annuisce.
<Ti voglio bene sorellina> mi abbraccia
<Anche io.> dico ricambiando. Esco di casa con Evelyn e ci dirigiamo verso l'Art Cafè.
Appena arrivate, Evelyn si ferma un po' prima. Scendo e vado verso la caffetteria.
Mi siedo al tavolo prestabilito e aspetto.
Poi mi arriva un messaggio.
Messaggio da DP
Non lì. Girati.
Mi giro e vedo un uomo con gli occhiali, i capelli biondi e la pelle chiara. Alto più o meno quanto mio padre. Mi dirigo verso quel tavolo, anche se non dovrei, il piano era stare in quel tavolo.
Mi metto seduta e lui si toglie gli occhiali mostrandomi i suoi occhi marroni.
<Ciao Alexa. Che bello vederti faccia a faccia> mi saluta. Ha una voce calda e se non sapessi come stanno le cose penserei che possa essere gentile.
Ma lui è solo mostro.
<Ciao David.> lo saluto e lui ride <Non si chiamano per nome i genitori Alexa. Non te l'hanno insegnato?>
<Certo che me l'hanno insegnato. Ma tu non sei un mio genitore. Sei solo un mostro.> dico acida.
<Cosa ti ha detto esattamente Evelyn?> chiede
<Che sei un mostro, che la picchiavi, che eri un ubriacone e che picchiavi Jason. Le ho viste le sue cicatrici. E non pensare che se uso il passato, non ti credo capace di rifare tutte queste cose, perché il lupo perde il pelo, ma non il vizio.> dico
<Saggi. La mia Alexa è bella quanto saggia.> dice sorridendo. Arriva la cameriera, chiedo cosa vogliamo e dopo qualche minuto ci porta due caffè.
<Non sono tua.> dico con la nausea
<Lascia che ti dica come sono andate veramente le cose. Vedi Evelyn non ti ha detto la verità, o almeno non in parte. Non è vero che la picchiavo, se i miei mi hanno insegnato qualcosa è certamente che le donne non si toccano. Non ero io quello che si ubriacava, era Evelyn e non ero io quello che frustava Jason. Ma...> inizia
<Evelyn. Si certo come no. E scommetto che era sempre Evelyn quella che mi scriveva messaggi e mandava messaggi di morta a me e ai miei cari> dico
<Sai che c'è ragazzina? Ci ho provato, ma tu sei troppo sveglia. Ma non credere che io sia stupido> dice e mi toglie il caffè dalle mani.
<So perfettamente che fuori ci sono delle pattuglie e che qualche tavolo più in là c'è la polizia. Non sono stupido.> dice e sussulto quando mi prende il polso stringendolo.
<Lasciami o urlo.> sibilo
<Azzardati e la pistola che tengo sotto il tavolo, farà partire un colpo che andrà dritto sulla tua pancia.> dice e lo guardo truce.
<Ora alzati e insieme a me, esci dal retro.> continua e spingendomi arriviamo al retro.
<Cosa credevi che tu e quella puttana di Evelyn mi avreste ingannati? Ricorda Alexa Price io sono sempre un passo avanti a tutti.> dice, apre un auto e mi fa salire dentro.
Sale anche lui e quando penso che peggio di così non possa andare, mi colpisce con la pistola facendomi perdere i sensi.
POV EVELYN
Non vedo Alexa al tavolo prestabilito. Mi avvicino al capitano e chiedo <Notizie?>
<Cazzo. Com'è potuto succedere?> urla e noto che sta parlando attraverso i microfoni con gli agenti dentro la caffetteria.
<Capitano?> chiedo
<Signora... Alexa e David non sono più nella caffetteria.> dice e sento il mondo girarmi intorno. Come ho potuto mandare Alexa lì? Come ho solo potuto pensare che una ragazzina potesse fare una cosa del genere? Che razza di madre sono?
<L'ha presa> sussurro, poi rivolgo il mio sguardo glaciale al capo della polizia e gli dico <Se lei non trova mia figlia, le giuro che avrà sulla sua coscienza la vita di quella ragazza per il resto della sua vita.> dico
<La troveremo.> mi dice sicuro
<Vado a casa ad avvertire i genitori, ci vediamo lì. Dobbiamo trovare il modo di trovarli.> dico
<E lo faremo.> dice e salgo in macchina.
Ti troverò piccola, ti troverò sempre.
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Succede tutto per una ragione 2
RomanceSequel di "Succede tutto per una ragione" 'Le bugie hanno le gambe corte' Non dobbiamo mai dimenticarlo, peccato che qualcuno lo abbia fatto e ora che finalmente Lexa e Jake stanno insieme, purtroppo per loro dovranno affrontare nuovi problemi che...