Mi sveglio con due trogloditi che sono nella mia camera e cantano Jingle Bells.
<Vi piacciono davvero tanto i costumi?> chiedo sorridendo con gli occhi socchiusi.
Noto mio fratello e Carlos vestiti da elfi.
Mio Dio!
<Buona Vigilia di Nataleeeee> urlano
<Sono solo le sette perché mi avete svegliata?> chiedo piagnucolando
<Hey Grinch! Smettila di fare la guastafeste, muovi le tue chiappe natalizie e vestiti.> dice Jason e butta sul letto un vestito.
<Se pensi che io mi metta quella roba allora stai delirando.> dico guardando il completo da elfa.
Povera me...
<Almeno le orecchie?> chiede Carlos
<No> dico
<Se non ti metti il vestito da elfo come noi, ti posso giurare carissima gemella che dico a tutti dei regali.> dice Jason serio
<Non oseresti> lo sfido
<Ah no?!> chiede con aria di sfida, impreco mentalmente e dico <Va bene. Ma uscite.> alzandomi e spingendoli fuori dalla stanza
<Ma siamo gay> dice Carlos
<E io ho un corpo così favoloso che potrei farvi diventare etero sessuali in un secondo. Perciò fuori!> dico e chiudo la porta.
Guardo il completo sul letto.<In che guaio mi sono cacciata?> sbuffo e poi contemplo a voce alta <Se apporto qualche modifica al vestito, non cambierà molto no?>
Inizio a guardare cos'ho nell'armadio e inizio a fare degli abbinamenti.
Appena sono pronta, apro la porta e scendo le scale. Noto con piacere che sono tutti in soggiorno è così faccio un fischio per attirare l'attenzione.
<Ta dan> dico muovendo le maniRaggiungo tutti e dico <Oh oh oh! Buon Natale famiglia!>
<Alex> urla mia madre, insieme alla mia madre biologica. Insieme mi abbracciano e poi mi abbraccia mio padre.
<Che hai fatto al vestito?> chiede Jason
<Nel nostro patto non c'era una clausola che vietasse di apportare le modifiche al vestito.> dico
<Così siamo noi quelli a passare per scemi.> dice e Carlos trattiene a stento una risata.
<L'avreste fatta comunque> dico ridendo e lui con me.
<Bè non si aprono i regali?> chiedo battendo le mani
<A mezzanotte Alexa> dice mia madre
<Ma-> inizio ma lei mi interrompe con il suo indice <Niente ma. Ora facciamo tutti colazione e iniziamo a preparare tutto per stasera.>
<Ricorda che vengono i nonni> continua andando insieme ad Evelyn in cucina.
Io e mio padre rabbrividiamo e Jason e Carlos chiedono <Che c'è?>
<Sarà un inferno> dico
<Non può essere così male> dice Jason e insieme a Carlos se ne vanno in cucina.
<Buona fortuna Stephan Payton> dico
<Buona fortuna Alexa Payton barra Price> dice ci abbracciamo, ci diamo una pacca sulla spalla e andiamo ad aiutare in cucina.
Com'è che ha detto Jason? Non sarà così male? Ha ragione! Sarà un vero e proprio inferno.
***
<Voglio morire> sussurra Jason a tavola.
Stiamo cenando insieme ai nonni materni, Evelyn, mamma e papà e Carlos.
Diciamo che i nonni, o meglio, la nonna Sofia è una psicopatica. Non smette di toccare le mie guance, quelle di Jason e quelle di Carlos.
Carlos ne è contento, ma io e Jason no.
<Quando sarò grande, non avrò più i mie zigomi sodi. Mi toccherà ricorrere alla plastica> piagnucolo.
<Io ne farei uso anche ora> sussurra lui con una guancia in mano di mia nonna.
Mio nonno, dal canto suo, non è un santo! Mi fa sempre morire dal ridere e mi protegge sempre quando mamma mi sgrida. È più o meno come mio padre, un complice. Mi regala soldi, prende in giro sua figlia. È un... nonno. Entrambi i miei nonni sanno che io sono stata adottata, sanno di Evelyn, di Jason e purtroppo anche di David.
Comunque sia... la cena non è niente male, se non per certe battute della nonna e i suoi pizzicotti.
<Allora Alexa, usi gli anticoncezionali? Prendi la pillola, o ci pensa il tuo ragazzo?> chiede e sia a me che a Jason va di traverso il vino. Mio padre sbianca, mia madre si sbatte la mano sulla fronte e Carlos ride. Si, credo sia l'unico che si sta divertendo davvero.
<Mamma, non credo sia il momento di parlare di tutto ciò> dice mia madre.
<Oh Sara, per favore! Devo sapere se mia nipote rimane incinta. Dobbiamo prevenire il tutto. È ancora molto giovane!> dice mia nonna strizzandomi le guance.
Ahi basta!
<Oh nonna. Stai tranquilla rimarrò vergine fino al matrimonio.> le assicuro e sento Carlos e Jason scoppiare in una risata sonora e mio padre sbiancare ancora di più.
<Papà riprenditi per favore.> dico dandogli del vino
L'unica che si astiene da tutto ciò è Evelyn.
<Tu vergine! Hahaha, questa Si che è bella!> urla Carlos e ad un certo punto si ferma, capendo ciò che ha detto e beccandosi un calcio da Evelyn che mi strozza un occhio di intesa, al quale ricambio.
<Cioè era una battuta. È una ragazza così bella, ma naturalmente è vergine. Potrebbe fare la sacerdotessa.> dice <Oh diventare suora.> continua bevendo un po' di vino.
Jason trattiene una risata e io lo guardo male. <Se mai tu un giorno diventassi suora, io diventerei etero.> mi sussurra Jason beccandosi una gomitata.
<Ok. Cambiamo argomento> interviene Evelyn. <Signora Jennings> inizia ma viene interrotta da mia nonna che le dice <Per favore Evelyn, chiamami Sofia.>
<Ok. Sofia come si sono conosciuti lei e il signor Jennings?> chiede
<Bè era estate. Erano altri tempi. Eravamo perdutamente innamorati, così ci davamo degli appuntamenti sulla spiaggia, per non farci beccare dai nostri genitori e quando ci vedevamo, andavamo in un capannone e facevamo delle cose... eravamo dei birbantelli.> inizia a ridere, mio padre e Carlos con lei. Jason rimane sbigottito mia madre sbianca, mio nonno ed io ci guardiamo sconsolati come a dire "in che famiglia siamo capitati?" e Evelyn inizia a mangiarsi le mani per aver fatto quella domanda.
<Poi vieni a fare a me la predica su chi è vergine e chi no> la guardo con fare accusatorio, lasciano intravedere un pizzico di malizia e di divertimento.
<Oh tesoro! Non me lo aspetto mica, è solo quello che si aspetta la gente che io dica.> dice e in quel momento mi sento morire.
Mio padre per poco non cade in stato di shock, mia madre ed Evelyn si guardano sconsolate, mio nonno finge di dormire e Carlos e Jason iniziano a ridere.
<Voglio morire!> dico
Chi tocca questi argomenti off-limits durante il cenone?
Nonna Sofia.
Quando arriva la sera, manca un minuto a mezzanotte così iniziamo a scambiarci i regali.
A mamma ho preso una maglietta di Tiffany, a papà un drone, dato che è come un bambino e gli piacciono questi aggeggi tecnologici.
A mio nonno un set per la pesca, a mia nonna un set per le torte, ma più che per lei, ho fatto quel regalo pensando a quante torte buone mi farà.
A Carlos ho preso un paio di scarpe e a Jason un orologio. Ad Evelyn invece ho regalato un album fotografico.
Il regalo di Jackson lo lasciato in camera, glielo darò quando finirà tutto, idem per i regali delle ragazze. A loro ho preso degli anelli con l'infinito. Uno ciascuno. Argento per me, d'oro per Kate e oro rosa per Charlie.Mamma e papà mi hanno regalato il Kindle.
I nonni mi hanno dato dei soldi.
Carlos e Jason invece mi hanno fatto un bracciale Pandora, con due cuori dorati, due ciondoli dorati e in mezzo una piuma argentata, con un piccolo cuoricino d'oro.<Grazie mille> dico abbracciando tutti
Mentre tutti parlano Evelyn mi fa cenno di andare fuori, così mi alzo ed esco insieme a lei.
<Volevo ringraziarti per l'album.> dice guardando le stelle.
<Di niente. Ho lasciato delle pagine in bianco perché li andremo a mettere diverse foto nostre.> dico guardandole il profilo
<Grazie Alex> dice abbracciandomi forte <Non sai quanto mi abbia reso felice questo regalo.>
<Sono contenta> dico
<Ma non pensare mi sia dimenticata di farti un regalo. Tieni> dice dandomi una busta bianca.
La apro e guardò dentro. Ci sono quattro biglietti.
<Mio Dio per dove?> chiedo con le lacrime agli occhi
<Per la Spagna e per Parigi.> dice <Sono uno per me e tre per te. Sai hemm... ho chiesto a Jason dove ti sarebbe piaciuto andare, così lui mi ha accennato a Parigi. Ma... Parigi è la città degli innamorati, e per quanto io ti possa amare, non credo sia quello l'amore giusto per quella città. Così ho pensato di portarti in Spagna. Per quattro giorni. Io e te, da lì io tornerò a casa e tu andrai a Parigi dove ti raggiungerà Jackson. Naturalmente tutto ciò appena finirà questo trambusto.> dice
<Grazie> dico abbracciandola <Sul serio grazie tante... mamma> continuo e sento la sua presa su di me aumentare.
<Ho sempre desiderato che tu mi chiamassi così. Ma non devi sentirti in obbligo-> la interrompo e dico <Io non faccio niente perché qualcuno mi obbliga. Qualsiasi cosa io faccia la faccio perché voglio.> dico
Rientriamo dentro e continuiamo a festeggiare tutto insieme.
Quando si fa ora nonno e nonna se ne vanno e noi tutti andiamo a dormire.
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Succede tutto per una ragione 2
RomanceSequel di "Succede tutto per una ragione" 'Le bugie hanno le gambe corte' Non dobbiamo mai dimenticarlo, peccato che qualcuno lo abbia fatto e ora che finalmente Lexa e Jake stanno insieme, purtroppo per loro dovranno affrontare nuovi problemi che...