8. Verità pt.1

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<Mio Dio sto morendo> dice Kate
Sono le otto del mattino e insieme ai ragazzi, a parte Alex e Carlos, sto sistemando la stanza.
<Non riesco ancora a credere che a te non faccia minimamente male la testa.> dice Jason
<Non a caso è la mia ragazza.> dice Jackson baciandomi
<Ti detesto. Sono super mega ultra invidioso di te.> dice Carlos cadendo dal letto.
Inizio a ridere e chiudo la busta dell'immondizia.
<Vado a buttare questa fuori, chi mi aiuta con l'altra?> chiedo
<Vengo io.> dice Jason
<Ok forza> dico e inizio a farmi nervosa.
Apro la porta e iniziamo a portare le buste fuori.
<Che ti succede Lex?> chiede
<Niente. Perché?> chiedo
<Ti stai distanziando da noi. C'è qualcosa che non va? Carlos mi ha detto che ti aveva aiutata a rintracciare dei messaggi. Tutto apposto?> chiede
Cazzo. Perché Carlos non tiene mai la bocca chiusa?
<Jas sto bene. Smettila di preoccuparti. E smettila di guardarmi come se stessi nascondendo il segreto dei segreti. Non pensare che non ti veda, vedo come mi guardi ogni volta.> dico
<Ok. Forse hai ragione tu.> dice e tiro, senza farmi vedere, un sospiro di sollievo.
Quando sto per tornare su, mi sento prendere dal polso.
<Se hai bisogno di sfogarti o di aiuto, di qualsiasi aiuto, chiedi.> dice e vedo che lo sta dicendo davvero.
<Si. Tranquillo Jas.> dico sorridendo e insieme saliamo.
Appena entriamo vediamo che sono tutti svegli e dico <Allora vi siete ripresi?!>
<Si.> dice Charlie
<Bene. Allora ci dico subito che tra poco parto.> dico
<Cosa e dove vai?> chiede Jackson
<Devo andare a casa.> dico appoggiandomi alla porta, mentre Jason va a sedersi vicino a Carlos.
<Tutto bene?> chiede Kate
<Si tranquilla. Ho litigato con mia madre qualche giorno fa, oggi vado a casa e sistemo tutto.> dico sorridendo, poi mi giro e vado verso Jackson e dico <Mi dai il permesso papà?>
<Scema.> dice
<La tua scema.> dico mettendo una mano sul suo petto
<Ok ok.> dice lui e mi bacia.
<Ti amo Jaky Jaky> dico
<Anche io Lexa> dice
<Bene. Allora divertirvi, ubriacatevi e non sposatevi, non figliate e per favore non fate orgie. Io torno lunedì.> dico ridendo mentre Eddy e Carlos mi guardano come se fossi un alieno.
<Ci hai preso per scopatori accaniti? Mio Dio che concezione hai di noi?> chiede Alex facendo il melodrammatico.
<A lunedì.> dico uscendo, dopo aver abbracciato i miei amici e aver baciato un'ultima volta Jackson.
Vado verso il mio dormitorio e prendo lo stretto necessario. Prendo le chiavi della moto, il casco e parto verso Daly City.
Dopo qualche sosta, sono le tre del pomeriggio e sono arrivata a casa.
Parcheggio la moto nel vialetto e busso alla porta.
Ad aprirmi è mio padre, che appena mi vede mi abbraccia forte.
<Ciao papà> dico sorridendo
<Ciao piccola.> dice lui
Con il mio zainetto entro in casa e lo lascio all'ingresso.
<Alexa> mi chiama mia mamma
La guardo e in un attimo mi ritrovo fra le sue braccia.
<Mi soffochi> dico sentendo il suo odore di lavanda.
<Scusa> dice lei mentre si stacca da me e si asciuga una lacrima.
<Perché mi avete fatta venire?> chiedo
<Dobbiamo parlarti.> dicono all'unisono e andiamo in cucina.
Appena entro vedo una donna, ho la sensazione di conoscerla e quando mi guarda e vedo i suoi occhi azzurri, ne ho la conferma.
<Salve signora Clark. Come mai qui? Vuole togliermi l'auto? Bè se è così, sappia che non c'è l'ho, sono venuta con la mia bambina. Ma non gliela do> dico sorridendo, un sorriso che la signora Clark ricambia. Poi vedo i miei genitori guardarsi.
<La conosci?> chiede mia madre
<Si. Ha venduto l'auto a me e le ragazze.> dico
<E ho comprato la sua bambina da lei.> confessa mio padre.
<Avanti che dovete dirmi?> chiedo ormai sono al culmine della pazienza.
<Siediti Alex.> dice mia madre
Mi siedo vicino alla Signora Clark e i miei genitori si siedono davanti a me.
***
Sento delle forti fitte al petto.
Il cuore batte così velocemente che quasi esce dal petto.
Bella conversazione da fare di sabato pomeriggio.
<Alexa?> mi chiama mia madre, o almeno credo lo sia. A me, più che altro, sembra una sconosciuta. Sono tutti degli sconosciuti.
Mi tocco istintivamente il petto, non c'è la faccio in dolore è troppo.
Ad un certo punto lo stress, l'ansia, i miei cazzo di problemi che si accumulano mi sovrastano e perdo completamente i sensi.
***
Sento delle voci intorno a me e ad un certo punto apro gli occhi e mi ritrovo degli sconosciuti davanti.
Tutti questi anni di bugie, ho vissuto la vita di una ragazza che non sono mai stata io. Ho vissuto una vita che non era mia.
<Alexa> mi si avvicina la sconosciuta e io mi scosto.
<Non toccarmi. Nessuno di voi ha il diritto di toccarmi.> dico e mi alzo dal letto.
<Alexa per favore lascia che ti spieghi> mi dice la seconda sconosciuta.
<Lei per favore stia in silenzio. Io non la conosco e lei non conosce me, quindi faccia silenzio e se ne vada.> dico
<Alexa sono venuto il prima possibile.> dice Jackson entrando nella stanza.
Dietro di lui compaiono Jason e Charlotte.
Spalanco gli occhi e guardo gli sconosciuti.
<Li avete chiamato voi? Mi dite che vi passa per la testa? > urlo
<Non sanno nulla. Solo che sei svenuta.> sussurra la sconosciuta che prima voleva abbracciarmi.
<Alexa.> mi chiama Charlie
Ho così tanta voglia di piangere, ho così tanta voglia di crollare, ma non posso. Non posso, perché io, Alexa Payton non piange e non crolla, Alexa Payton è la ragazza tosta che non piange e che si fa scivolare tutto addosso.
<Salve.> entra il dottore
<Signorina Payton. Lei sta bene, sarà stato un momento di stress, o di troppa ansia accumulata ad aver causato il mancamento. Ha per caso avuto delle fitte sul lato sinistro o destro del petto ?> chiede e in quel momento sento tutti gli occhi puntati su di me.
<Si. Sotto il seno sinistro. Sono stata da una dottoressa, devo fare delle visite. Ma dato che le ha fatte lei... ora sappiamo cos'ho> dico e in quel momento ci siamo solo io e il dottore.
<Vede non ci sono diagnosi certe per queste cose. L'unica cosa che le posso dire è di stare calma, di non stressarsi e di prendere delle pillole che le prescriverò seduta stante.> dice sorridendo
<Ok grazie.> dico
<Può vestirsi e tornare a casa. Appena passa alla reception ci saranno gli esami e la ricetta per le pillole. Arrivederci signorina Payton.> dice
<Ok grazie.> dico e scendendo dal letto prendo i miei vestiti e vado in bagno.
Appena sono pronta esco e mi ritrovo davanti solo Jackson, e questo non è buono.

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