4.Pervertito

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In questo momento sono in macchina con Jake. È venerdì, sono le cinque del mattino e insieme al mio ragazzo sto andando a South San Francisco, per i compleanni di Grace e di Emily.
È da una settimana che i miei genitori cercano di parlare con me, chiamando anche le mie amiche e mettendomi in difficoltà. La scusa che inventò sempre?
"Li richiamo dopo" o "Tutto apposto dopo li chiamo sono immersa di compiti."
E fin quando le mie amiche e il mio ragazzo non iniziano a sospettare del mio comportamento o ha farsi domande sul mio comportamento, bè va tutto bene.
<Non vedo l'ora di stare con la tua famiglia> dico
<Anche loro non vedono l'ora> dice lui mettendo la mano sulla mia coscia.
<Ti fermi ad un autogrill?> chiedo
<Tra cinque minuti c'è ne uno. Perché?> chiede
<Devo sgranchirmi le gambe> dico
<Ok. Ah a proposito, mi ha chiamato tua madre, ha detto che devi richiamarla sembrava molto preoccupata, tutto ok?> chiede
Ma perché mia madre mi complica la vita?
<Si tutto apposto. È allarmata, non vuole che disturbi i tuoi genitori.> dico <È per questo che abbiamo litigato ricordi?> chiedo sperando non faccia altre domande.
<Si mi dispiace Lexa> dice lui
<Stai tranquillo Jake.> dico e imbocca la strada per fermarsi ad un autogrill.
Scendiamo mi sgranchisco le gambe, andiamo al bar facciamo colazione e poi corro alla macchina perché non voglio farlo giocare molto.
<Lexa fermati. Non ti azzardare> mi corre dietro lui
Entro in macchina e mi metto al posto del guidatore.
<Scendi dai> dice lui
<Neanche per sogno. Tocca a me> dico
<Che figura ci faccio se ti vedono guidare?> chiede
<La figura dell'uomo adulto che si fida della sua ragazza e la fa guidare> dico sorridendo
<Non cambierai idea vero?> chiede
<No> dico ridendo
<Sei unica. Sei una cosa assurda.> dice ridendo e facendo il giro per mettersi al posto del guidatore.
Arriviamo che sono le undici del mattino. Tutto sommato il viaggio non è stato tanto stancante. Scendo dall'auto, dopo averla parcheggiata davanti la casa di Jake.
Jake prende le valige, mentre io vado a suonare.
Ad aprirmi è Emily che appena mi vede mi abbraccia forte.
<Siete arrivati> dice contenta
<Si e non vedo l'ora di passare un bel po di tempo con te.> dico sorridendole
<Anche io.> dice e mi invita ad entrare.
<Alexa, cara. Che piacere rivederti> mi saluta calorosamente Grace.
Ci abbracciamo e dico <Il piacere è tutto mio. Auguri Grace.>
<Grazie mille.> dice e appena Jackson entra con i due trolley Grace si gira e dice <O Jake. Mi sei mancato>
<Auguri mamma> dice lui abbracciandola
<Dove papà?> chiede
<È uscito un attimo. Sinceramente non so dove sia andato> dice Grace
<Mh... tornerà preso.> dice Jackson
<Jake ho sistemato la tua camera. Tu e Lexa dormite insieme o separati?> chiede Grace e divento rossa come un pomodoro.
Emily, dal canto suo, insieme a Jackson inizia a ridere.
<Dormiamo insieme mamma.> dice Jackson incrociando le braccia mentre mi guarda divertito.
<Alexaaaaa> urla qualcuno alle mie spalle.
Vedo Max scendere le scale velocemente, mi metto davanti le scale e lo afferro al volo.
<Max. Come stai?> chiedo mentre mi abbraccia.
<Bene e tu?> chiede
<Bene. Allora che mi racconti?> chiedo
<Niente.> dice lo lascio scendere e corro verso Jackson.
È impressionante come si assomiglino quei due.
<Ciao piccoletto.> lo saluta Jackson prendendolo in braccio.
<Bene. Jake porta le valige su, così iniziamo a mangiare.> dice Grace
<Va bene mamma> dice lui, prende le valige e sale su.
Guardo i suoi muscoli e se non ci fossero i suoi familiari lo seguirei a ruota.
<Attenta che se no dobbiamo chiamare i pompieri.> mi sussurra Emily e la guardo male per poi mettermi a ridere insieme a lei.
<Allora Grace come posso aiutarti?> chiedo
<Mettendoti seduta.> dice lei cordialmente
<Oh andiamo. Posso apparecchiare, davvero non mi dispiace.> dico
<Non se ne parla proprio.> fa lei.
<Sono a casa> urla qualcuno e riconosco la voce. È Robert il papà di Jackson.
<Ciao papà.> salutano Max e Jackson in salone.
<Ciao ragazzi> sento il padre.
Tutti e tre entrano in cucina, e Roberto dice <Ciao Alexa. Che piacere rivederti>
<Lo stesso vale per me Robert> dico sorridendo. Ci spostiamo nella sala da pranzo e Jackson si viene a sedere vicino a me, e mentre Robert si siede a capotavola, Emily e Max si siedono davanti a me e Jackson.
Dopo che Grace ha finito di servirci iniziamo a mangiare.
<Tutto buonissimo. Complimenti> dico
<Grazie Alexa> dice lei, ad un certo punto, aiuto Emily a sparecchiare e insieme portiamo tutto in cucina.
Vedo Robert entrare in cucina e Emily va verso il frigo.
<È bellissima la torta papà.> dice Emily
<Lo so. Sono andato prima a ritirarla.> dice
Mi avvicino per guardare e vedo che è una torta gelato con fragola e cioccolato. Sopra c'è scritto "Auguri Grace" e vicino che un cuore di cioccolato bianco. Intorno alla torta ci sono delle foglie e dei fiori che danno al dolce un tocco di autunno.
Eh si. È proprio bella.
<Ha ragione Emily> dico
<Alexa mi aiuti a prendere le candeline?> chiede Emily e mi indica lo scaffale in cui sono riposte.
<Certo> dico e tento di prenderle. Ad un certo punto vedo una mano afferrare le candeline e subito mi giro.
<Hai chiesto aiuto alla persona sbagliata Em. Non vedi che Lexa è più bassa di te?> chiede ridendo
<Davvero divertente. Complimenti Jake> dico facendo la finta imbronciata.
Jackson passa le candele al padre che le accende e nel mentre Jackson mi bacia. Mi afferra per la vita è mentre Emily va a spegnere le luci. Robert inizia a portare la torta. Io e Jake lo seguiamo e iniziamo a cantare "Tanti Auguri a te".
Nel pomeriggio dopo che Grace ha scartato il mio regalo è quello di Jake e ci ha ringraziati.
Ho proposto a Emily di uscire.
<Dove andiamo?> chiede mentre prendo le chiavi della macchina di Jackson (che gli ho chiesto).
<Ti porto a farti bella per domani.> dico
<Dall'estetista?> chiede
<Si> dico <I diciotto anni sono importanti> continuo
<Grazie Alex> dice lei abbracciandomi. Dopodiché va verso il sedile del conducente, sale, e dopo che sono salita anche io andiamo verso il centro commerciale.
<Hai già il vestito?> chiedo
<Hemm... non uccidermi ma no. Non ne ho travato nemmeno uno all'altezza. Però la cosa positiva è che ho le scarpe.> dice
<Mh... potresti andare alla festa in bichini e scarpe alte> dico pensandoci su mentre lei mi spintona scherzosamente.
Il mio rapporto con Emily è cresciuto molto. Non ho perso i contatti con lei e lei con me. Diciamo che sono diventata come una sorella più grande per lei.
<E quindi Davide?> chiedo
<Davide chi?> chiede lei diventando rossa
<Andiamo non fare la finta tonta. Davide verrà domani?> chiedo
<Si> dice lei
<Bè allora che aspettiamo? Se il mio istinto non sbaglia e noi troviamo un vestito mozza fiato, domani ti fidanzerai.> dico sorridendole
<Davvero?> chiede
<Si> dico
<Bè allora forza. Andiamo a trovare il vestito più bello che ci possa essere.> dice
<Sai me ne servirebbe uno anche a me.> dico e insieme entriamo in un negozio.
Le faccio vedere un vestito rosso, con la scollatura rossa e la gonna molto molto pomposa.
<Non so mi sembra un po' troppo.> dice guardandosi allo specchio.
<Sono così i vestiti dei diciotto anni. Io ne ho avuto uno simile.> dico
<Lo so. Ma... ne vorrei uno...> inizia e capisco subito <Ne vuoi uno che valorizzi le tue forme?> chiedo sorridendole
<Si> dice
<Bene. Allora so dove cercare.> dico e dopo che si è cambiata andiamo in un negozio che conosco molto bene.
Entro e saluto la mia amica.
<Ciao Jocelyn> dico
<Alexa? Alexa Payton?> chiede
<La unica e la sola.> dico sorridendole e abbracciandola.
<Mio Dio quanto tempo!> dice lei
<Già. Senti mi serve un vestito per la sorella del mio ragazzo. Domani fa diciotto anni. E bè ce ne serve uno attilato.>dico sapendo che Jo mi capirà.
<Non attillato . Così Jackson e papà non mi faranno uscire di casa> dice
<Tranquilla so quello che faccio.> dico e Jo chiede<Colore?>
<Nero.> dice Emily.
<Perfetto vieni.> dice
<Tranquilla. Ci sa fare. Il primo che prenderà ti piacerà un sacco. Lo ha fatto anche con me> dico
<Speriamo.> dice
Emily va in camerino e quando Jo viene da me e me lo fa vedere dico <È fatto apposto per lei.>
<Già l'ho pensato anche io> dice lei
<Hey Em. L'ho trovato.> dico e glielo passo.
Se lo misura e poi esce. Le sta benissimo. Il vestito è nero come lo voleva lei. La scollatura è a cuore e il corpetto è ricoperto da borchie argentate. Un po' prima della vita c'è un fiocco nero che separa il corpetto dalla gonna. La gonna è corta e nera. Sopra c'è un velo lungo fino ai piedi che la copre.

<È bellissimo> dice<E ti sta benissimo> dico<Quanto costa?> chiede Emily<Per te

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<È bellissimo> dice
<E ti sta benissimo> dico
<Quanto costa?> chiede Emily
<Per te. Sono cento dollari.> dice Jocelyn
<Ok lo prendo> dice Emily.
Lo paghiamo e poi corriamo a farci mani, e piedi.
Ci facciamo fare i capelli dalla parrucchiera e dopo andiamo a vedere un vestito per me.
<Domani mi puoi fare i capelli tu?> chiede
<Certo> dico
Entriamo in un negozio e iniziamo a cercare un vestito.
<Alex questo?> mi chiama Emily
<Si Em. Questo è bellissimo> dico
<Perfetto allora.> dice lo prendo e vado a provarlo.
È un tubino nero con i brillantini. Un cinturino rosa sulla vita copre la cucitura di un velo che parte dalla vita in giù. Lo scollo è a cuore e devo dire non mi sta niente male.

 Lo scollo è a cuore e devo dire non mi sta niente male

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Mi rivesto e lo vado a pagare.
Torniamo a casa che sono le sette di sera. Appena Emily apre ci ritroviamo i genitori di Em e il mio ragazzo che ci guardano male.
<Che c'è?> chiede lei
<Dove siete state?> chiede Jackson
<A fare compere. La ragazza domani compie gli anni e siamo andate a farvi belle.> dico
<Per me va bene.> dicono i genitori e se ne vanno
<Per me no. Mi avete fatto prendere un colpo.> dice
<Tranquillo tutto apposto fratellone.> dice Emily, gli dà un abbraccio e corre al piano di sopra.
Mi avvicino e provo a baciarlo ma mi ferma <Non te la caverai tanto facilmente> dice sorridendo
<Certo come no.> dico
<Cosa?> chiede
<Sicuro non vuoi un mio bacio?> chiedo
<Ok va bene> dice lui. Lo bacio e corro di sopra seguita da lui.
<Che hai comprato?> chiede
<Il vestito che mi metterò domani.> dico
<E lo posso-> tenta di aprire la busta e io dico <No. Lo vedrai domani>
<Uffa.> dice e si mette dietro di me. Scosta una ciocca dal mio collo e ci soffia sopra.
<Questa sera ci divertiamo vero?> chiede
<Non credo proprio.> dico e corro giù ridendo
<Hey vieni qui. Lexa se ti prendo.> inizia a dire <Che mi fai?> chiedo
<Lo vedrai> dice
<Cosa vedrà?> chiede Max mettendosi in mezzo a noi.
<Un nuovo giocattolo.> dico prendendolo in braccio. Poi cerco di pensare come Jackson e mi giro verso di lui <Non ti azzardare pervertito>.

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