POV ALEXA
<Basta lasciami stare!> urlo e cerco di togliermi David di dosso.
<Stai zitta!> urla colpendomi con un pugno.
Si rimette sopra di me e io cerco di divincolarmi per farmi colpire e svenire. Non voglio essere presente, non voglio più stare qua. Mi colpisce ma niente serve a farmi andare via da questo schifo.
Inizia a baciarmi e io lo colpisco in basso.
<Puttana!> urla e io, ormai piangendo, me lo tolgo di dosso, scendo dal letto e corro via da quella stanza.
Scendo le scale velocemente e mi precipito fuori da quella casa. Il quarto giorno. Oggi è il quarto giorno di questo inferno e nessuno mi ha ancora trovato. Avrei dovuto cercare di contattarmi con Jackson e gli altri, ma non ci sono riuscita, quegli animali mi tengono d'occhio in continuazione. Devo cercare di arrivare il più lontano possibile. Continuo a correre e mi ritrovo in un bosco. Corro, corro senza una meta. Ad un certo punto vedo la strada e noto una macchina venire verso questa direzione, così aumento la velocità ma qualcuno mi afferra e fa in modo che l'auto non mi veda. Inizio ad urlare, un minuto prima ero così vicina alla via di fuga e adesso sono di nuovo in trappola.
<Lasciami! Lasciami pezzo di merda.> urlo e mi divincolo.
<Stai ferma.> urla Klaus
<Non c'è la faccio. Ti prego lasciami andare, se vuoi posso aiutarti. Se vieni con me andremo dalla polizia, dirò che mi hai aiutato, ti prego> singhiozzo
<E tu pensi che la polizia possa aiutarti?> chiede ridendo <Pensi davvero che rischierei la mia vita per te? Che tu sia innocente o no, a me non importa. L'unica cosa che devo fare se voglio continuare a vivere è eseguire gli ordini.> dice a un palmo dal mio viso, continuando a tenermi stretto il braccio. Sono sicura che mi si stia già formando un livido. Sono degli animali.
Ci iniziamo ad incamminare e nel tragitto incontriamo quello che si chiama James, il ragazzo che per poco non mi strangola.
<Eccola! L'hai trovata Klaus?> chiede James
<Per caso sei ciecato? Non mi vedi?> chiedo incazzata e mi arriva uno schiaffo che mi fa cadere a terra.
<Azzardati un'altra volta a mancarmi di rispetto e ti assicuro che questa non sarà l'unica cosa che ti farò.> sibila
<Stai buono James! Non vorrai ritrovati con una pallottola in testa, andiamo fratello!> dice Klaus
<Sempre a difenderla stai?!> chiede James
<Non me ne frega niente di lei. L'ultima cosa che voglio è vederti morto.> dice e poi guarda gli altri scagnozzi e dice loro <Portatela dal capo. Ha detto che ha un conto in sospeso con lei.>
<No no no. Aspettate! Vi prego fermi.> urlo e mi divincolo ma invano, perché tanto alla fine mi riportano da lui. Appena rientriamo in quella casa il mio cuore perde un battito, mi riportano nella mia camera dove trovo David seduto su una sedia, con in mano un coltello e una pistola.
Oddio!
<Ti sei divertita abbastanza. Ora, ho la smetti e io non ti faccio niente, o se no non avrai solo delle cicatrici psicologiche, ma ne avrai anche sul tuo bel corpo.> mi averte <Scegli> dice e intanto gli scagnozzi si chiudono la porta alle spalle lasciandomi con lui.
<Perché mi fai questo?> chiedo <Sono tua figlia, non dovresti comportarti così con me> dico
<Non iniziare a farmi la predica, con me non attacca ragazzina. Ho voglia di divertirmi, e non voglio una donna qualunque, voglio te. Sai... ti ho osservato negli ultimi tre anni. Ho osservato ogni tuo contatto, ogni tuo movimento, spostamento, ogni persona legata a te. Ho fatto credere a Evelyn e Jason che non sapessi dove foste, e per un periodo è stato così, ma alla fine ti ho trovato e niente e nessuno ti porterà via da me di nuovo> dimmi sussurra all'orecchio.
Dei brividi di disgusto e paura mi pervadono il corpo.
<Vedi tu credi che i tuoi amici e i tuoi genitori adottivi ti troveranno?>mi chiede ridendo
<Si> rispondo <Mi staranno già cercando> continuo
<Come ti sbagli Alexa. Ti sbagli di grosso. Tu non importi a nessuno, quello che tu tocchi muore. Le persone che conosci, che ti vogliono bene, soffrono con te. Perché tu sei sbagliata, sei un errore madornale. Sei un obbrobrio, insomma guardati! In questi anni quanta gente hai fatto soffrire?Pensi davvero che ti stiano cercando? Il tuo rapimento per loro è un miracolo di Natale.> dice
Non gli rispondo a voce, preferisco rispondere a mente, a me stessa. Quanta gente ho fatto soffrire? Tutti. Da mia madre e mio padre, a Jackson, contando anche i miei amici e mio fratello...
<Non certo per colpa mia! Sei stato tu! Tu mi hai costretta. Tu hai fatto si che io mentissi, che li allontanassi, perché prima che tu ti facessi vivo la mia vita insieme agli altri era perfetta.> dico arrabbiata
Inizia a ridere così tanto che quasi a fa paura. <Io? Sul serio Alexa? Non trovi scusa migliore? Io sono solo sola goccia che ha fatto traboccare il vaso. Se non fossi stato io, qualcos'altro ti avrebbe allontanata da Jackson. Le tue menzogne, il tuo carattere di merda avrebbe allontanato le tue amiche. Tuo fratello, sarebbe corso a gambe levate appena si fosse accorto del mostro che sei. Perciò non dare la colpa a me, io non centro niente. Il problema sei tu.> dice
E se fosse vero?
<Non ti credo.> dico
<Come ti pare. Ma smettila con questi istinti di sopravvivenza, perché tutto quello faccio a te, è più che meritato. Io e Evelyn siamo stati fortunati a non averti nelle nostre vite. Vorrei anche ricordarti che noi due ci siamo separati a causa tua.> dice puntando l'indice sul petto.
<Lei se n'è andata perché tu sei un mostro> urlo e mi arriva uno schiaffo.
<Tornerò stasera a divertirmi Alexa. Ah e se prima mangiavi appena, ora stai certa che non toccherai nemmeno una mollica di pane.> dice e va verso la porta, ma prima di uscire si ferma e dice <Sai Alexa la sopravvivenza non è facile ne a dirsi ne a farsi e presto o tardi cadrai e non proverai più a rialzarti.> esce dalla stanza e dopo avermi chiusa a chiave mi lascia insieme ai miei pensieri. Mi metto seduta e metto la testa fra le mani. Come faccio ad uscire di qui?
Ad un certo punto la porta si apre e ad entrare è Klaus. <Sbrigati, non voglio problemi!> dice passandomi la mia salvezza.
POV JASON
<Ci sono novità?> chiedo a Jackson
<No, nemmeno una chiamata.> mi risponde
<Vi ha chiamati?> chiede Charlie entrando in casa insieme agli altri. Sara e Stefan sono alla stazione di polizia, mentre Evelyn è qui con noi.
<No-> inizia Jackson ma ad un certo punto il telefono squilla e Jackson risponde velocemente.
<Pronto?> risponde <Alexa!> dice e gli faccio segno di mettere il vivavoce.
<Alexa!> urla Charlie seguita da Kate.
<Ragazze! Siete tutti lì?> chiede e sento che piange
<Si> risponde Evelyn
<Ciao mamma!> la saluta <Dove sono i miei genitori?> chiede
<Sono a alla stazione di polizia, in questo momento stanno rintracciando la chiamata> la informo
<Capisco. Ragazzi ho bisogno che mi troviate, vi prego! Mi sento male.> dice e vedo Jackson stringere i pugni lungo i fianchi.
<Alexa sbrigati. Tra poco arriverà James.> dice una voce.
<Chi è Lexa?> chiede Jackson
<Un amico. Tranquilla Jake. Spero davvero che la polizia abbia rintracciato la chiamata, ragazzi vi voglio bene, Jake ti-> la chiamata viene interrotta e in quel momento Evelyn di alza e dice <Alexa, Alexa. Cazzo.>
<Che è successo?> chiede Kate
<Perché ha attaccato?> chiede Eddy
<Non è stata lei.> sussurra Jackson
<Dici che-> inizio ma Evelyn risponde <Speriamo di no> dice
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Succede tutto per una ragione 2
RomanceSequel di "Succede tutto per una ragione" 'Le bugie hanno le gambe corte' Non dobbiamo mai dimenticarlo, peccato che qualcuno lo abbia fatto e ora che finalmente Lexa e Jake stanno insieme, purtroppo per loro dovranno affrontare nuovi problemi che...