(È il continuo della precedente TomaDeku!)
'Deku', così si faceva chiamare ora tra gli eroi, Deku, un nome che prima disprezzava, che rilevava cosa e chi era veramente, mentre ora lo ritrovava ideale, doveva andare avanti e per farlo doveva affrontare di faccia anche il suo passato, pure quello che stava rivivendo nei suoi sogni, adesso ricordava, almeno un minimo, gran parte degli anni tra i cinque e sei anni, quei anni in cui non aveva minima idea di cosa fosse successo, quei anni che aveva lasciato perdere e che non aveva più chiesto, quel giorno Deku stava girando per le strade di Tokyo senza una meta precisa, semplicemente camminava, era domenica, i compiti li aveva fatti il giorno prima e quindi non aveva problemi a lasciare un attimo l'ambiente scolastico e ritornare tra le mura della numerosa e chiassosa Tokyo, camminó talmente tanto che ritrovò il cielo contornato di stelle in quel lasso di tempo che gli parvero solo dei minuti, camminó talmente tanto che si ritrovó davanti a un boschetto che conosceva fin troppo bene, era lì dove giocavano, da piccoli, lui e Kacchan, Katsuki Bakogou era stato il suo incubo per vari anni, per molti anni, eppure credeva che fossero amici, 'Anche con lui prima lo credevo', pensò lui mentre entrava al suo interno, era stupido, lo sapeva, ma voleva vedere se era come un tempo.
-"Cosa ci fai qui, da solo, moccioso?", una voce che conosceva fin troppo bene sentì alle sue spalle, una voce che gli fece venire i brividi anche senza volerlo, era da un paio di giorni che non faceva altro che pensare a lui, a quello che era successo in quei anni addietro e come fosse stato ora il loro rapporto ora che conosceva la 'verità'.
-"Tomura.", disse semplicemente, mentre si girava verso di lui, egli non aveva la sua solita mano a coprirgli il volto, facendogli vedere il macabro sorriso che si estese sul suo viso, doveva riconoscerlo, non era mai stato bravo a sorridere.
-"Non mi hai risposto, moccioso."
-"Non vedo il motivo per farlo.", vide il suo sorriso allargarsi e la sua figura avvicinarsi a lui, ad ogni passo che faceva uno dei suoi che si ritraeva, continuarono così fino a quando uno stupido tronco non lo fermò dalla sua stupida fuga, era un eroe cavolo e quello sembrava uno dei soliti e banalissimi cliché!
Sentì l'altro ridacchiare per poi impedirgli la fuga, appoggiando le sue braccia ai lati della sua testa e avvicinando il suo viso al suo.-"Ti sei ricordato, o mi avresti già attaccato, piccolo eroe.", disse lui, sentiva il suo cuore andare in pappa, la sua mente sugerirgli varie idee che non riusciva ad ascoltare, i polmoni che gli facevano mancare l'aria e le guance bruciargli, il tutto davanti al suo sguardo divertito.
-"E se anche fosse?", chiese, si dava dello stupido da solo, si ritrovava in difficoltà in quella stupida situazione che gli ricordavano tanto i film americani degli anni '90, quei film che vedevano le ragazze della sua classe quando non avevano nulla da fare, molte volte si ritrovò a guardarli assieme ad altri ragazzi e molti di loro neanche li aveva visti fino alla fine, troppo imbarazzanti.
-"Se fosse così non dovresti essere così agitato, dopotutto è già capitato no?", disse sorridendo lui.
-"Si, ma era in un'altro contesto!", quasi urlò il ragazzo mentre l'altro ridacchiava, Tomura Shigaraki, era questo il nome con cui si faceva chiamare ora il ragazzo che si ritrovava di fronte, quel ragazzo che un tempo era un bambino con cui aveva fatto amicizia, a cui gli raccontava sempre tutto, o quasi tutto, accade circa dieci anni fa, precisamente undici anni fa, quando i dei si incontrarono dietro a quel vicolo per via del verdino che aveva sentito dei lamenti provenire da esso, quell'amicizia non durò a lungo, dato che un anno dopo i due vennero separati da All for One, il super cattivo che venne messo dietro alle sbarre da All Might circa due mesi fa.Vi ricordate quando vi ho annunciato che avete sentito dei strani rumori nel bosco? Come se qualcuno stesse passando per di lì? Ecco, diciamo che i due si sono riuniti, di nuovo, anche se quella relazione di 'amicizia' non doveva esistere per via dei loro ranghi ai due non importava, a Tomura gli piaceva la compagnia di Izuku e a Izuku piaceva stare tra le braccia del celestino, anche se le notti estive li erano fredde, con accanto l'altro stavano bene, nessuno dei due dava importanza a tutto ciò, erano troppo affiatati per accorgersene, tutto iniziò da un semplice gesto, a cui non è in grado di controllare, da parte del cestino, assaporare quelle piccole labbra, che adesso aveva scoperto che sapevano di Katsudon, cosa che lo fece sorridere abbastanza divertito, ricordava che era il suo cibo preferito e a quanto vedeva oggi lo aveva mangiato, per il verdino, quella nuova esperienza era abbastanza strana, non aveva mai baciato una ragazza, figuriamoci un ragazzo, per di più Villain! Doveva esser uscito proprio fuori di testa se poi aveva trovato quella sensazione una cosa paradisiaca, quasi disperata, come se non avesse aspettato altro per tutta la vita.
Il giorno precedente il verdino si ritrovò in una stanza che non era sua, con le natiche doloranti e con una sensazione di calore quasi insopportabile proveniente dalla parte inferiore del suo corpo, abbassò il capo, ritrovando il celestino che dormiva sul suo petto e che lo stringeva quasi possessivamente, per un primo momento si agitó, quando aveva finalmente la mente meno annebbiata e il ricordo del suo Quirk vivido nella sua mente, ma notando che non aveva nessuna ferita si rilassó, anche se rimase abbastanza stranito.
-"È l'unicità di mia sorella che mi ha aiutato, non avrei permesso di perderti quando ti avevo ritrovato.", sentì dire dopo aver incrociato la sua mano con quella sinistra del celestino, lo vide alzare lo sguardo per poi accennare un sorriso, non lo trovava spaventoso come l'ultima volta, anzi, in quel momento lo trovava carino, fosse anche oltre a quel banale aggettivo.
-"Ringraziala da parte mia allora.", disse prima che le loro labbra si incrociarono di nuovo, creando una bellissima danza a cui si unirono anche una canzone composta dalle loro voci.Angolo meee
Questa volta è veramente l'ultimo capitolo del libro, era per non lasciare suspense e spiegare alcune cosette che non si sono capite nei capitoli precedenti, comunque sia, spero che il libro vi sia piaciuto e ringrazio chi ha letto fino alla fine, anche se so che nussuno leggerà mai ciò, e... Che dire? Tanto ci sono altri due libri su MHA che sto continuando quindi non vi disperate!!!
Bay Bay!!!!
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I'm a "failure" (Dabi x Reader)
Fanfiction'-"Al momento mi faccio chiamare 'Dabi'.", disse il ragazzo come se niente fosse.' In un mondo in cui, a causa di una mutazione genetica, evidenziata in primo luogo dalla mancanza di un'articolazione del mignolo del piede, il genere umano ha ottenu...