(Si inizia con la TwiGa!)
La castana stava tranquillamente parlando con te e il corvino del suo problema sentimentale nei confronti dell'uomo diviso a metà, era agitata e non sapeva neanche il perché, dopotutto aveva avuto varie cotte e, come aveva fatto con Izuku Midoriya, non aveva paura di confessarle, ma questa volta sembrava diverso, aveva uno strano peso allo stomaco, come se uno zoo stesse risiedendo in esso, e allo stesso tempo aveva lo stesso peso al petto, uno strano senso di paura e agitazione le stava opprimendo, anzi, accartocciando il suo cuore, era strana quella sensazione, era nuova e non sapeva come interpretarla, sapeva che gli piaceva Twice, questo era più che evidente, ma era più di una semplice cotta, sembrava qualcosa di più, riguardó te e il corvino, eravate così carini insieme, questo si che rispecchiava il sentimento che tutti chiamavano 'amore'.
-"Quindi sono nei guai."
-"Aspetta, aspetta, sei seria? Pensavo che stessi scherzando!"
-"Tu sei troppo ottuso per notare qualcosa, colosso. Non chiederlo a Tomura o ti consiglierà di torturare il povero in segno di 'amore eterno'.", il celestino fece finta di non sentire la ragazza, alzandosi dal suo posto per poi derigersi verso la sua stanza, o almeno credevate che stesse andando li, ella occupò il posto dove prima sedevi tu.
-"Sono in un bel pasticcio.", tu e il corvino annuite in contemporanea.
-"Posso sapere chi è il ragazzo in questione?", chiese il corvino, incuriosito, la castana ti guarda, con il tuo Quirk controlli che nessuno sia nei paraggi o che stia spiando, annuisce dopo pochi secondi.
-"È Twice...", dice la castana.
-"Starai scherzando spero."
-"Perché dovrei scherzare, Dabi?", ti sentivi quasi invidiosa, lei poteva dire il suo 'nome' con tranquillità mentre a te lo aveva proibito di farlo, ancora non avevi capito per quali ragioni non potevi.
-"Tu lo sapevi, nana?", alzi le spalle, rimanendo sul vago.
-"Quindi, cosa vorresti fare?", chiede il corvino alla castana.
-"Secondo te sarei venuta da voi se sapevo cosa fare?", chiede la castana, chiudendo, visibilmente, il corvino, dopo quelle che sembravano ore, sentite dei passi dirigersi verso la cucina e la figura dell'uomo bipolare farsi largo al suo interno.
-"Come mai siete così silenziosi? Non m'importa, vado in salotto!", dice lei seguendo la figura dell'uomo con un pizzico di coraggio anche dovuto alla piccola spinta che le hai dato.-"Twice!", lo richiama allegra la castana, facendo girare l'uomo in questione, la sua maschera era ancora strappata ma il fazzoletto che le aveva legato c'era ancora, sorrise per poi avvicinarsi, quasi saltando, all'uomo che la salutò.
-"Dove stavi andando?", chiese lei.
-"Fuori a fumare, vuoi venire pure tu? Lo sai che fa male fumare?!", chiese facendola ridacchiare.
-"Certo, ti faccio compagnia!", disse allegra lei e insieme si diressero verso l'uscita.
-"Come mai hai iniziato a fumare?", chiese lei mentre lo vedeva alzare la maschera fino sopra il naso, egli si girò verso di lei per poi guardare il bosco davanti a loro e prendere un pacchetto di sigarette mentre ella attendeva.
-"Dovevo alleviare lo stress in qualche modo e ho iniziato a fumare. No, non è vero, mi bastava solo la maschera!", vide l'uomo arricciare il naso mentre la castana alzava un sopracciglio, stranita.
-"È la verità. No, non è vero!", vide l'uomo iniziar a inaspare come se gli mancasse l'aria, far cadere la sigaretta e piegarsi sulle ginocchia mentre si teneva la testa, la castana prima spense la sigaretta, calpestandola, per poi abbassarsi all'altezza dell'uomo.
-"Twice?", lo chiamò preoccupata la ragazza mentre egli si cortuceva su se stesso, gli abbassò la maschera, ma vide che non bastava, non questa volta, allora fece qualcosa che non aspettava nemmeno lei, lo abbracciò, certo aveva abbracciato altre volte ma con lui era diverso.-"Grazie. Ce la potevo fare benissimo da solo!", la castana sorrise mentre l'uomo ricambiava, quasi come se avesse paura, l'abbraccio, la stringeva come se fosse qualcosa di fragile, qualcosa che non andava distrutto, la castana lo guardò, sguardo che non venne ricambiato, l'uomo teneva lo sguardo basso, rivolto verso l'erbetta, aveva la mente piena di voci, sicuramente dovuto alla sua seconda personalità, voci che in quel momento non stava calcolando, la sensazione che si aveva mentre abbracciava la ragazza era più importante, lo faceva sentire libero, reale, non dava più importanza a nulla in quel momento se non a lei.
-"Ti senti meglio?", chiese lei e, come risposta, l'uomo annuì.
-"Restiamo ancora un po' così, era sa tempo che le voci si sentivano di meno.", ammise lui, la ragazza notó che la sua seconda personalità non aveva risposto, né fu felice, felice che questo effetto lo causava solo ed unicamente, forse, solo lei.
-"Quando ne avrai bisogno sono qui, okay?", chiese lei, mentre l'uomo aumentava, solo di poco, la stretta attorno alla sua vita, rimasero così per un po' e si lasciarono solo quando sentirono un rumore proveniente dallo stomaco della ragazza, che fece sorridere divertito l'uomo.
-"Spero che (T/N) abbia cucinato il nattō.", disse speranzosa la ragazza mentre entrava, assieme all'uomo diviso a metà, in casa, da notare che le loro mani erano unite.-"Toga.", disse l'uomo facendola girare, egli tolse la maschera e le sorrise, la castana sentì il suo cuore battere come non mai e le sue guance prendere fuoco, sperava vivamente che non si notava.
-"Dimmi.", disse lei.
-"Mi piaci e non come un'amica. Solo che... Non so se sia solo una cotta passeggera oppure no.", disse lui facendole sorridere.
-"Mi piaci anche tu. Non ti preoccupare, mi piace anche la tua seconda personalità.", disse lei facendo allagare il sorriso dell'uomo, entrambi si diressero in cucina, dove trovarono te e Dabi, ti vide sorridere e farti l'occhiolino, cosa che fece sorridere la castana, dopo un po' arrivarono anche gli altri e insieme iniziarono a mangiare quello che avevi cucinato.
-"E questo è tutto.", disse sorridendo la castana mentre ti faceva delle piccole trecce.
-"Starai scherzando spero!"
-"Dabi ti contagia troppo!", entrambe vi mettete a ridere per poi guardarvi complici, se non fosse per l'una e l'altra nessuna delle due avrebbe avuto il coraggio di rilevare i propri sentimenti, eravate davvero ottime amiche voi due.
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I'm a "failure" (Dabi x Reader)
Fanfic'-"Al momento mi faccio chiamare 'Dabi'.", disse il ragazzo come se niente fosse.' In un mondo in cui, a causa di una mutazione genetica, evidenziata in primo luogo dalla mancanza di un'articolazione del mignolo del piede, il genere umano ha ottenu...