Cap.12

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-"Da quando sono diventato un babysitter?", chiede il corvino mentre ti teneva al caldo, precisamente eravate al piano terra, al bar, sotto tua richiesta, dato che in quel momento era venuto lui a controllarti, e dato che il suo corpo ememava più calore del normale, ti sei messa in braccia a lui, con anche la coperta, se non fosse per la febbre questa cosa non l'avessi mai fatta, neanche sotto tortura, gli altri dovevano andare a fare delle piccole missioni, un pò per sfagarsi un pò per far intendere che non erano scomparsi, e Tomura ha 'chiesto gentilmente' a Dabi di tenerti compagnia.
-"Da adesso, a quanto vedo siete molto affiatati.", dice accennando un sorriso, che venne ricambiato con una sua smorfia, tu ti limiti a mandarlo in quel paese mentalmente, né a te né al corvino piaceva quella situazione, ma purtroppo quest'ultimo doveva assecondarti, in quei due giorni aveva già ricevuti diversi voli a causa del tuo cambio di umore dovuto alla febbre.
-"Pensala come vuoi, ma non è affatto come dici tu.", disse il corvino, faccendoti annuire, anche se lievemente da averlo sentito e visto solo lui, il celestino alza semplicemente le spalle per poi salutarvi, se ne andò via assieme a Kurogiri, eravate rimasti solo voi due.

-"Non voglio finire di nuovo schiacciato al muro oppure a testa in giù sulla cima delle scale, quindi, cosa vuoi fare nel mentre che gli altri sono in missione?", ti chiede, senti la sua mano appoggiarsi per poco sulla tua fronte, alzi il capo incrociando i suoi occhi verde acqua, senti che la temperatura delle tue guance aumentare e non ne capisci il motivo, alzi semplicemente le spalle come risposta.
-"Interessante, quindi vuoi rimanere cosi fino a quando non ti viene l'ispirazione?", alzi un sopracciglio, come per chiedergli 'Secondo te?', lui sospira e ti posiziona meglio sulle sue gambe, dovevi ammetterlo che anche se le sue fiamme erano fredde, si riusciva ad abbassare la temperatura di esse, il suo corpo era molto caldo, strofini le mani tra di loro, Kurogiri aveva dimenticato di accendere quel  cavolo di riscaldamento, eppure eravate in estate, solo di sera faceva freddo, forse è la febbre che ti faceva sudare freddo, vedi le mani bruciate del corvi no afferrare le tue, erano piacevolmente calde, come il resto del corpo d'altronde, le tue mani in poco tempo si sono riscaldate, fosse anche così per la febbre, cioè che se ne andasse subito, chiudi gli occhi, appoggiando il capo sulla spalla destra del ragazzo spilla, senti di nuovo la sua mano sulla tua fronte, mentre l'altra continua a riscaldarsi le mani.
-"Come mai sei così gentile con me?", chiedi stranita, mentre aprì gli occhi per incrociare i suoi.
-"Se non lo faccio o tu o Tomura mi uccidete e preferisco una morte sul campo di battaglia, cioè veloce, che morire per una stupidaggine.", sorridi divertita all'idea del celestino che gli fa passare una morte lenta e dolorosa alla scoperta che non ti badato come dovrebbe.

-"Ecco, è quel sorriso che volevo evitare di vedere."
-"Però non sarebbe male come cosa, almeno fai rinascere la tua pelle bruciachiatta.", dici divertitita, ricevendo un'occhiata fredda da parte sua, alzi semplicemente le spalle mentre lo senti sbuffare infastidito.
-"La mia pelle è bellissima anche con le bruciature."
-"Così assomigli solo a tua fratello minore."
-"Non nominare quel figlio di papà, non sono più la mia famiglia da tempo ormai.", all'improvviso senti del freddo propagarsi su tutto il corpo, non sapevi che, oltre cambiare la temperatura delle fiamme, poteva cambiare la temperatura corporea, era congelato, sembrava un iceberg fatto in forma umana, cerchi di alzarti ma lui ti tiene ferma.
-"Okay, okay, questa sarà la seconda e ultima volta che lo dico, scusa!", senti il suo corpo ritornare caldo e sospiri mentre lo senti ridacchiare, mormori un 'Bastardo' per poi guardarlo, non ti ha mai raccontato come mai fosse diventato un Villain, non che ne avesse motivo, dopotutto non siete altro che due compagni di squadra che litigano ogni due per tre, non andavate d'accordo nemmeno nei momenti 'felici', ma volevi esser ripagata, dopotutto tu gli hai raccontato la tua storia, forse dovevi cambiare domanda, formulare una a cui si senta al suo agio.
-"Come te le sei causate?", chiedi mentre tracci quella che doveva essere la parte iniziale del polso, anche lì aveva delle spillette che indicavano la fine o l'inizio della bruciatura, sembravi una bambina che giocava con le mani del padre o del fratello, il corvi no sospira, sapeva che prima o poi glielo avresti chiesto, dopotutto aveva detto la sua storia, che in confronto la sua era una bazzecola.

-"Mio padre, si mise con mia madre solo per la sua Unicità, facendo un matrimonio Quirk, sarebbe un matrimonio già deciso dai genitori o obbligato da qualcuno di 'rango più alto', in questo caso un eroe, mio padre voleva formare un figlio perfetto, che aveva sia il suo Quirk del fuoco sia il Quirk di mia madre, il ghiaccio, dopo tre tentativi ci riuscì, ma prima ancora allenava sia me che mio fratello e mia sorella per scoprire se almeno avevamo un minimo di quel Quirk, io ho assunto la debolezza al fuoco, per via della poca resistenza del ghiaccio su di esso, così mi sono causato queste bruciature, dopo vari anni non ce la feci più e me ne andai con una banale scusa, credono che stai studiando all'estero.", raccontò facendoti assumere una faccia disgustata mentre pensi al secondo eroe più forte, Endeavor, e pensare che prima lo trovavo un uomo degno di stima, non la tua ovviamente, adesso invece non ti causava altro che disgusto a pensarlo.
-"Ecco il motivo per cui sei diventato un Villain."
-"Esatto.", dice lui mentre affonda il capo tra i tuoi capelli, sembrava un bambino bisognoso di coccole, gli accarezzi i capelli corvini, scoprendo una ricrescita rossa, scuote il capo divertita, voleva proprio cambiare lui.
-"Quindi... Qual'è il tuo vero nome?", chiedi curiosa.
-"Te lo dirò quando ci sarà un motivo per farlo.", potevi giurare che stesse sorridendo divertito, alzi gli occhi al cielo per poi dargli un pugno sul capo che lo fece mugoliare dal dolore.

I'm a "failure" (Dabi x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora