Cap.8

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La pioggia sembrava proprio che volesse farvi rimanere sotto quel piccolo tempio per tutta la giornata, non accennava a smettere, neanche a diminuire, dopo il tuo, mini, racconto della tua infanzia, siete rimasti in silenzio, ad ascoltare il dolce suono della pioggia cadere dal cielo e poggiarsi sul ruvido pavimento, il vento che faceva suonare le chiome degli alberi e il canto di alcuni animali che giravano per quelle zone, a lasciarvi padroneggiare dai ricordi che pian piano stavano prendendo il possesso delle vostre menti, a farti distrarre da questi ultimi fù un improvviso movimento al tuo fianco, ti giri verso il ragazzo, che si è messo alzato e adesso ti porge la mano, lo guardi stranita.

-"Non vorrai mica morire di fame, anche se credo che grazie al tuo Quirk riusciremo a creare qualcosa ma non voglio un morto vivente da portare in spalla dopo.", ridi in modo sarcastico, cosa che lo fece sorridere divertito, e afferri la mano che ti stava porgendo, in una singola mossa ti ritrovi in piedi, a pochi centimetri dal petto del ragazzo, lo avevi sempre detto che era un colosso quel corvino, alzi lo sguardo, incrociando i suoi, freddi ma caldi come le sue fiamme, occhi verde acqua, egli prende quella che doveva sembrare una grande felpa nera e la mette sopra le vostre teste, non capisci fino a quando non lo vedi camminare sotto l'acqua per poi girarsi, interrogativamente, verso di te, scuoti il capo per poi seguirlo, mettendoti anche tu al riparo grazie alla 'felpa' che veniva usata come ombrello in quel momento dal ragazzo corvino.

Era una strana cosa da vedere agli occhi degli altri, un ragazzo abbastanza alto con alcune bruciature sul corpo e spille che indicavano il loro inizio che cercava di prottegere lui e un'altra ragazza che camminava tranquillamente al suo fianco, non dovevi fare praticamente nulla, eri troppo bassa per aiutarlo, dovevi ammetterlo, sempre se non volevi finire sulle sue spalle, opzione che venne bocciata appena pensata, guardi il ragazzo, aveva un'espressione seria in volto, fino a quando non senti la pioggia sulla tua testa e una risata alle tue spalle, ispiri e espiri, cercando di calmarti, ti giri, lentamente, verso il ragazzo, in stile horror per intenderci, ma lui continuava a ridere, poi, vedendo la tua espressione, inizia a correre via capendo le tue intenzioni.

-"Vieni qui bastardo!", urli fregandotene delle persone che vi stava guardando in malo modo o con divertimento, insegui il corvino, che nel mentre, non ritrovando giusto che solo tu fossi sotto alla pioggia, si rimise la 'felpa' e stava correndo il più velocemente possibile per scappare dalle sue grinfie, in un non poco tempo si ritrovarono al mercatino sotto alla stazione, pieno di persone che fanno la spesa o cercano di coprirsi dalla pioggia, afferri la giacca del ragazzo e così facendo esso si fermò di scatto, rimanete in quella posizione, fermi, a prendere fiato, mentre tenevi ancora quella parte di stoffa tra le tue dite, gira lentamente il capo, guardandoti con sfida, non potevi fare nulla in quel luogo, stringi la mascella e trascini il ragazzo per quel pezzo di stoffa.

-"Hey, hey, hey! Dove mi stai portando?", chiese mentre cercava di tenere il tuo passo, anzi, riusciva a tenerti il passo senza fatica, si guardava solo intorno, spaesato.
-"Sembra che tu non abbia mai visto un mercatino sotto la stazione, vieni, da questa parte c'è un piccolo ristorante dove fanno un ottimo Tonkatsu.", il Tonkatsu è una sorta di cotoletta impanata, croccante e fritta fino a raggiungere la migliore doratura, era ottima se veniva condita con una salsa dolce ma allo stesso tempo piccante, il corvino si fece trascinare senza opporre resistenza dopo la frase che hai detto, alquanto pare la fame era più forte della ragione, potevi anche portarlo in una zona isolata e ucciderlo, cosa che non avresti potuto fare mai, anche se eri abbastanza tentata dopo quello che è successo prima, per via di Tomura che lo riteneva un ottimo alleato.

Arrivati, prendete posto e ordinate la carne nominata prima, quando essa arriva e viene assagiata, vedi il corvino fare un'espressione che ti fà quasi soffocare per le risate, continui a mangiare mentre osservi il ragazzo cambiare espressione ad ogni morso, finito di mangiare, non puoi pagare perché al ragazzo venne un attimo di galanteria che ti diede non poco fastidio.
-"Beh, dato che siamo qui, potrei scommetterci che ci sarà pure il luogo che volevi raggiungere, o sbaglio?", annuisci alla domanda del ragazzo, lo vedi spostare un ciuffo di capelli, ribelle, che gli copre la vista per poi sbuffare, creando una nuvoletta di fumo a causa del freddo, appena incrocia il tuo sguardo, tu lo sposti velocemente su un'altro soggetto, facendolo ridacchiare.

-"Hai mai letto qualche libro, Dabi?", chiedi accennando un sorrisino di scherno, lo vedi rivolgerti una brutta occhiata.
-"Vorresti dire che sono stupido?"
-"Ho chiesto se hai mai letto, sei tu che sei arrivato a questa conclusione.", dici mentre cammini allegra verso la libreria, il corvino ti segue dopo aver sbuffato di nuovo.
-"(T/C)-san? Sei veramente tu?", ti giri lentamente, non riconoscendo la voce, ti ritrovi davanti un ragazzo dai capelli albini, occhi ambrati, strano dato che gli albini dovrebbero avere gli occhi celesti o simil, e vestito con abiti moderni di, indovinate che colore và molto di moda, nero, dice qualcosa al suo gruppo, che dopo se ne và per la sua strada, guardi stranita il ragazzo che non fà altro che sorridenti, 'Ha una paralisi facciale o cosa?', pensi stranita da quella situazione.
-"A quanto pare non ti ricordi di me, ma come biasimarti, il mio nome è Tsukasa Kuo (Riferimenti a qualche tipo di anime o manga di non mio conoscenza puramente casuali).", disse continuando a sorriderti, ancora non capisci chi sia, egli si avvicina a te per poi cingerti le spalle con un braccio.

-"È da tanto che non ci si vede, direi dai tempi delle primarie.", disse mentre ti constringeva a camminare verso un luogo a te non definito, ti giri verso il corvino, che vi sangue senza fare storie ma guarda tutto tranne che voi.
-"Allora, cosa mi racconti? Frequenti ancora quello strano tipo di Shigaraki?", senti la presa sulle tue spalle farsi più ferrea.
-"Sicuramente adesso sarà in qualche strano ospedale psichiatrico, o sbaglio? Con il carattere strambo che aveva poi."
-"Non è in nessun ospedale psichiatrico e si, lo frequento ancora, dato che siamo fratello e sorella, pure se non di sangue.", dici mentre togli il braccio e guardando male il ragazzo che rimase di stucco alla tua rivelazione, dopo un pò strinse la mascella, alzi un sopracciglio mentre senti il corvino posizionarti alle tue spalle.
-"E io che speravo di divertirmi di nuovo con te, sai, alle primarie eri abbastanza ubbidiente quando si trattava di quel pazzo.", dice mentre sorride divertito, adesso hai iniziato a ricordare, lo sfigatello che credeva di esser il bullo della situazione, sin da piccola avevi questa strana mania del sadicismo, dopo le torture passate per colpa di quella coppia, il dolore corporeo ha iniziato a divertirti, e Tomura ti assecondava, facendo la parte dell'indifeso mentre tu quello dell'eroe, potevi solo vomitare a quell'ultima parola appena pensata.

I'm a "failure" (Dabi x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora