-"Devi aumentare la temperatura della fiamma.", senti come un sussurro alle tue spalle, è come se stavi rivivendo questa scena per una seconda volta, ti giri verso il corvino, finalmente sei riuscita a dominare, almeno un minimo le tue fiamme e lui subito ti fà ricredere delle tue speranze, lo odiavi per questo, ti giri verso di lui, il tuo sguardo irritato gli fece nascere un sorriso divertito, cosa che ti fece ancor più irritare, 'Dannato.' .
-"Te le faccio assaggiare le fiamme, ragazzo spilla.", alzò un sopracciglio e aumentò il sorriso, ti fece girare il capo con la sua mano sinistra, stavi guardando di nuovo davanti a te, con la mano destra ti fece mettere di nuovo in posizione, tutto normale se non fosse per il braccio sinistro, abbassato dopo aver spostato il tuo 'obbiettivo di sguardo', che ti cingeva la vita e il suo capo appoggiato sulla tua spalla destra.
-"Ricorda, devi tenere in mente qualcosa che ti faccia stimolare, tipo quando accendi il fuoco e il vento non fà altro che aumentarlo.", ti dice, come uno sussurro, al tuo orecchio, facendoti venire diversi brividi.Pensi a qualcosa che ti faccia 'stimolare', un'emozione abbastanza comune che usi sempre, di solito il fuoco è paragonato alla rabbia, ma ci sono altre emozioni in esso, tipo la pazzia, quelle mille domande che ti mandano in confusione prima di arrivare alla conclusione e quella poi si trasforma in rabbia, oppure la tristezza, la consapevolezza che non potevi avere tutto ciò che avevi e così ti arrabbiavi sia con te ma anche con il mondo, oppure, ancora, la gelosia, ci sono molte emozioni che vengono scambiate per rabbia, quindi ti dovevi contrettare su uno di esse, ad un evento in cui le hai usate, pian piano vedi la tua mano illuminarsi e un'ondata di fuoco, tipo quello che usa Dabi per attaccare, ma più piccolo, illumina la zona circostante, era sera e in strada non vi era nessuno, ma avevi abbastanza problemi con la zona in cui vi trovate, potevi far prender fuoco qualcosa, perciò ti sei limitata a quelle 'poche' fiamme.
-"Meglio di prima.", disse il corvino, finalmente, staccandosi da te, ti giri verso di lui, si è seduto sopra al pavimento ricoperto di polvere terrena, ti siedi davanti a lui, le sue gambe fra poco toccano le tue, erano colpa loro se quel ragazzo è diventato un colosso, senti, di nuovo, questo era diventato un vizio, le sue mani su i tuoi fianchi e ti fà avvicinare a lui, appoggia il capo sulla tua spalla, sembra quasi che ti stia abbracciando, tieni le mani sul terreno, rischieresti di cadere dalla tanta pressione che vi è sul tuo corpo, guardi la sua, ribelle, chioma corvina e ti stava venendo voglia di accarezzare quei piccoli ricci.
-"Dabi, sul serio, perché non vuoi ricontrare tua madre?"
-"Te l'ho già detto, nanetta."
-"Lo sò, colosso, ma non la trova una buona motivazione per, almeno, far sapere a colei che ti ha messo al mondo che stai bene."
-"Perché insisti tanto?", ti chiede, alzando il capo e incrociando con i tuoi occhi i suoi verde marina.
-"Non lo sò, forse la consapevolezza che almeno uno di noi puó ricevere delle 'scuse' dai suoi cari mi da forza a continuare a chiedertelo."
-"(T/N)...", alzi lo sguardo, che avevi abbassato per evitare quel mare verde troppo profondo per te, vedi il suo viso vicino al tuo, di nuovo.-"Sei troppo carina quando hai quella faccia preoccupata."
-"Ma và a farti fottere!", dici facendolo ridere, appoggia di nuovo il capo sulla tua spalla, nascondendo il viso con i suoi capelli, avvicini la mano ad essi e, con esitazione, inizi as accarezzarli, sono morbidi, un pò crespi, ma morbidi, sono un vero controsenso quella folta chioma corvina.
-"Forse hai ragione, ma... È come se avesse paura, una paura davvero infondata secondo me."
-"Per me non lo è, anche io avrei paura di incontrare i miei veri genitori e sapere cosa ne pensano della loro figlia.", dici sincera, senza smettere di accarezzargli i capelli, sembra che si rilassi a quel tocco, aumenta la presa del suo abbraccio e sospira.
-"Credo che... Ci proverò, ovviamente dopo che questa storia sia finita.", dice faccendoti annuire, appena rialza il capo gli sorridi, contenta di esserci riuscita, forse anche troppo facilmente, oppure no.-"Adesso andiamo, o ci daranno per dispersi.", dice alzandosi, non fai in tempo ad alzarti anche tu che ti prese in braccio, come si fà con i bambini, lo guardi male.
-"Lasciami.", dici ferma.
-"No, sei divertente così."
-"Dabi!", il ragazzo inizia a ridere ma non ti lascia andare, appoggi la guancia sulla sua spalla mentre guardi le sue espressioni cambiare ogni qual volta vi passa accanto qualcuno o qualche motociclista spericolato, sorridi divertita e ridacchi alla sua espressione disgustata quando incrociate due ragazze che parlano di eroi, i media non sanno ancora nulla a quanto pare, ti mette a terra solo quando siete arrivati alla porta sul retro, appena aperta vedete una piccola luce provenire dal bar, guardate chi vi sia al suo interno, trovandovi Tomura e Kurogiri ancora svegli, interti a sorvegliare il biondo.
-"Tomura, Kurogiri, non sarebbe meglio che andiate a riposare?"
-"Mi dispiace, (T/N) (T/C), ma ciò non è proprio possibile, se il nostro obbiettivo si sveglia dovrebbe esserci qualcuno che avvisa gli altri."-"Tanto non si sveglierà fino a domani sera, vi daremo il cambio appena si saranno fatte le 10 del mattino, buona notte.", dice il corvino trascinandoti, contro la tua volontà, verso le scale, appena arrivati al primo piano, vi fermate davanti alla sua stanza, incroci le braccia, guardandolo male.
-"Non si sarebbero fatti convincere in nessun modo e lo sai anche tu, quindi è meglio lasciarli fare e domani daremo loro il cambio, mi raccomando, alle 10.", alzi gli occhi al cielo per poi annuire sbuffando, ti sorride mentre ti scompiglia i capelli, storci il naso e lui si ritira nella sua stanza ridendo, sospiri e ti dirigi verso la tua di stanza, dopo quattro rampe di scale, arrivi davanti alla tua porta, entri nella stanza, chiudendoti, ovviamente, a chiave e inizi a cambiarti, avevi bisogno di una doccia, metti dei vestiti a caso e prendi il cambio, proprio in quel momento senti la porta bussare, vai ad aprire e ti ritrovi il corvino davanti ad essa.
-"Hai bisogno?", chiedi stranita.
-"Mi sono dimenticato di una cosa.", dice facendoti stranire.
-"E cosa sare...", non finisci la frase che senti le sue labbra premere sulle tue, si stacca subito dopo, sorridendo divertito dalla tua reazione scorcertata.
-"Buona notte!", ti dice sbrigativo scendendo velocemente le scale, appena ti riprendi urli il suo nome e come risposta ricevi una risata, 'Dannato, questa me la paghi.'.
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I'm a "failure" (Dabi x Reader)
Fanfic'-"Al momento mi faccio chiamare 'Dabi'.", disse il ragazzo come se niente fosse.' In un mondo in cui, a causa di una mutazione genetica, evidenziata in primo luogo dalla mancanza di un'articolazione del mignolo del piede, il genere umano ha ottenu...