7❁ 𝐶𝑜𝑟𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑜𝑟𝑖.

170 28 19
                                    

Yoongi pov

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Yoongi pov


Era trascorso solamente un giorno da quella sera, ma ero ancora leggermente confuso. Quando stavo male o sentivo di aver bisogno di consigli, Jimin era la prima persona dalla quale andavo, ma ormai tra noi era tutto finito. Sarebbe stato davvero difficile cancellare la quotidianità così di punto in bianco.

«Yoongi... Mi stai ascoltando?»

Alzai la testa di colpo scorgendo immediatamente lo sguardo di mia madre rivolto verso di me. Le mie mani erano ferme invece che tagliare effettivamente quelle zucchine. Posai il coltello vicino alla verdura ancora in parte intatta e sospirai.

Mi sentivo vuoto, ma felice allo stesso tempo. Che problemi mi affliggevano?

«Mamma...scusami, non me la sento. Esco a fare un giro.» mi scusai, andando al lavandino della cucina per lavarmi le mani che puzzavano leggermente di zucchine crude. Sospirai di nuovo, asciugandole con uno straccio per poi andare fuori da quella stanza, verso la porta.

Mia madre aveva solo abbassato il capo, ignorandomi, di nuovo. Indossai la giacca e con il cellulare e le chiavi in tasca, uscii di casa.

Era una giornata soleggiata, ma fredda. Il vento che soffiava mi ghiacciò il naso, così lo strofinai con la manica della giacca mentre camminavo. C'era parecchia gente in giro a quell'ora di tardo pomeriggio, ma erano tutti diretti verso casa dal lavoro o da scuola.

Senza rendermene conto giunsi di fronte al grande giardino dietro al complesso ospedaliero e mi fermai a guardare i ragazzi della mia età e più giovani che giocavano all'esterno. "Dev'essere orribile sapere che prima o poi la libertà termina" pensai, posando le mani sulla ringhiera che separava quella proprietà dalla strada.

«Hyung guarda!» sentii una voce parecchio vicina rispetto alle altre e voltai il capo, per finalmente poi notare due ragazzi seduti sull'erba. Stavano semplicemente facendo delle corone con i fiori raccolti intorno a loro e sembravano spensierati e tranquilli, estraniati da tutto quello che era racchiuso tra le mura alle loro spalle.

Il ragazzo di spalle, quello chiamato "hyung", alzò il capo verso l'altro. «Che bella... Jungkook-ssi sei davvero bravo» disse inclinando il capo ed io feci lo stesso, corrucciando la fronte, percependo quella voce come familiare. Mi avvicinai allora di soppiatto, sperando di non spaventarli, anche se probabilmente non si sarebbero resi conto di me poiché troppo immersi nel loro mondo.

Quel ragazzo di spalle si avvicinò al minore e poso la coroncina di margherite sui suoi capelli castani scuri, mentre l'altro, con un ghignetto sulle labbra sottili, gli sfilò il cappello di lana.

Mi bloccai sul posto appena i ciuffi bianchi come le vette innevate delle montagne si mossero al venticello, facendo rabbrividire il ragazzino. Quel "Jungkook" posò la propria corona floreale su quei capelli mossi e spettinati, sorridendo raggiante.

𝑮𝑬𝑴𝑬𝑳𝑳𝑰: 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒〈 𝐈 〉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora