10❁ 𝐼𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑡𝑜 𝑙𝑢𝑛𝑒𝑑𝑖̀.

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1848 parole (help meee)
Comunque alla fine di questo capitolo chiederò una cosa importante, mi servirebbe un parere ^^ ma per ora... Buona lettura.

 Buona lettura

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Jihyun pov

Indossai le ciabatte non appena ebbi terminato la colazione a base di tè caldo e biscotti integrali, che non sapevano da nulla. Velocemente, prima del ritorno di Mina a prendere il mio vassoio, lasciai la stanza e camminai a passo svelto fino alla stanza di Jungkook, con il cellulare nella tasca della felpa. Bussai e lui mi permise di entrare.

«Pronto per la nostra maratona? » chiesi entusiasta, sdraiandomi con lui sotto alle sue coperte, ovviamente lasciando sulle sue gambe la trapunta più pesante, di lana. Lui annuì, posando le mani sul petto ed io, allora, accesi il televisore, collegandolo al mio cellulare per trasmettervi la nostra serie preferita di film che avevo scaricato: Harry Potter.

In poche parole, il mio cellulare serviva solamente per questo, scaricare e riprodurre film o drama. «Dove ci avevano interrotto l'ultima volta?» chiesi guardandolo. Jungkook ci pensò su e poi esclamò: «Al quarto! Ripartiamo da capo!»

Annuii deciso e lo selezionai, facendolo così iniziare. "Già, è così che si rende vivibile un lunedì!" pensai, canticchiando la musichetta iniziale, sistemando con l'indice gli occhiali rotondi sul mio nasetto, stranamente più allegro del solito.

Il film trascorse velocemente ed io e Jungkook ci alternavamo in alcune scene a dire, appunto, le parti dei protagonisti o degli altri personaggi. Sapevamo quasi tutte le battute a memoria, tante erano state le volte che avevamo guardato questi film.

«Potter!» dicemmo allo stesso tempo, quando Harry veniva scelto dal calice del fuoco. Ridemmo poi alla faccia di Albus Silente, battendo le mani insieme. Ero così felice di avere Jungkook con me, felice quindi di avergli parlato e felice di aver mostrato lui il mio lato più debole. Per questo, la maggior parte delle volte, posavo la testa sul suo petto lasciando che mi stringesse.

Ero il maggiore, ma ero minuto e magrolino, che quasi scomparivo tra le braccia più forti di Jungkook e di questo non mi ero mai lamentato, poiché in questi momenti lasciavo da parte ogni cosa e mi permettevo di essere debole, come realmente ero. Era solo grazie alla sua presenza.

«Hyung... -mi chiamò il ragazzo al mio fianco ed allora voltai il capo nella sua direzione- Cosa ne pensi...di tuo padre?» chiese. Spalancai gli occhi sorpreso da quella domanda improvvisa. Non aveva mai chiesto di mio padre così direttamente, cosa gli prendeva?

«P-Perché me lo chiedi?...» domandai allora e lui sospirò. «Comunque non ho nulla contro di lui, ma semplicemente non lo stimo più come un padre. Mi guardava sempre schifato quando ero piccolo.» spiegai poi, allora.

«E se lui volesse parlarti?»

«Kook- Che diavolo stai dicendo?» chiesi ancora, corrucciando le sopracciglia, alzando il viso velocemente verso di lui.

𝑮𝑬𝑴𝑬𝑳𝑳𝑰: 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒〈 𝐈 〉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora