16❁ 𝐹𝑢 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒, 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑡𝑜𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒?

127 23 5
                                    

Jaebum pov

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Jaebum pov

Era martedì mattina, precisamente le 6:53, e non avevo compreso per quale strana ragione fossi già in piedi a quell'ora. Mi ero alzato e diretto in cucina a non fare assolutamente nulla se non osservare la tazza vuota di fronte alla macchinetta del caffè. «Din῀» sentii imitare alle mie spalle e sorrisi, prendendo la piccola caraffa con il caldo contenuto, finalmente pronto. Gli angoli delle mie labbra si curvarono ancora di più quando un'altra tazza, tutta bianca, comparve affianco alla mia, quasi riempita fino al bordo.

«Giorno hyung» sussurrai, versando anche a lui quel forte ed amaro incentivo mattutino. Al termine, alzai il viso verso Mark che al mio fianco si stava sedendo comodamente, con una sola mano posata sul tavolo per sostenersi.

«Buongiorno...» rispose, portando entrambe le mani a circondare la tazza, per riscaldarle, mentre arricciava il naso per quella probabile piacevole sensazione. «Come mai ti sei alzato così presto?» domandò poi. Mark era per la maggior parte del tempo completamente silenzioso, ma le mattine, appena sveglio, era assai più reattivo e chiacchierone. Un fenomeno assai speciale al quale si poteva assistere solo se ci vivevi insieme od era di buon'umore, ma il mio hyung e coinquilino era fatto proprio così.

«Non ne ho idea, mi sono svegliato e non riuscivo più a riaddormentarmi, cazzo...» spiegai, sbadigliando successivamente. Sentii la sua contagiosa e radiosa risata accompagnare le mie parole e poi appoggiò la mano sulla mia spalla, amichevolmente, o meglio fraternamente. "Già. Il mio hyung è il migliore...e dovrebbe proprio capirlo" annunciai nella mia mente, guardandolo di sottecchi il suo viso ancora sciupato dal sonno, ma con quel grande sorriso sulle labbra rosse, il quale mostrava i suoi denti perfetti e bianchi.

«Mi spiace, allora possiamo prepararci con calma per la scuola...» rise, tornando a concentrarsi sul suo caffè, nel quale aveva aggiunto del latte e dello zucchero, fermandosi poi a berlo, tenendo la tazza per il manico. «Vai pure prima tu, così ti svegli meglio...» aggiunse, prendendo un plum-cake confezionato dal mobiletto sopra il piccolo piano al quale eravamo seduti a fare colazione.

«Va bene hyung... Grazie. Faccio una bella doccia» risposi, alzandomi dalla sedia quando ebbi terminato il caffè.

«Certo, rilassati῀ In caso ti avviso se si fa tardi...» rispose, saltando giù dalla sedia a sua volta, diretto però verso il lavandino per lavare le due tazze insieme a tutto quello che avevamo lasciato là dalla cena della sera precedente. Lo osservai fare e muoversi lentamente, aprendo l'acqua e controllando con le dita se questa era calda, mentre posava le ultime due cose con il resto.

Infine, sospirai, voltandomi e dirigendomi verso il bagno. Entrai e feci la doccia che avevo annunciato poco prima, sentendo, mezz'oretta dopo, i passi di Mark all'esterno della porta, nel corridoio, forse diretto verso la sua camera, per probabilmente vestirsi e prepararsi, visto che fortunatamente lui la doccia era abituato a farla la sera e non la mattina, come me. Asciugai, comunque, i capelli, ascoltando la musica che Mark aveva acceso e riempiva tutto quel piano della casa, quanto alto era il volume.

𝑮𝑬𝑴𝑬𝑳𝑳𝑰: 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒〈 𝐈 〉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora