12❁ 𝐿𝑜 𝑠𝑐𝑎𝑛𝑑𝑎𝑙𝑜 "𝑇𝑢𝑎𝑛".

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Jimin pov

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Jimin pov

«Si!» esultarono tutti quando, allo scadere dei due tempi di partita, la nostra squadra aveva schiacciato l'altra scuola. Taehyung mi abbracciò, saltellando ed io cercai di restare calmo. "Cazzo-" imprecai internamente poiché era stato difficilissimo restare tranquillo e non cercare Yoongi sugli spalti, colmi di studenti, anche solo con uno sguardo di fuggita.

«Sei stato grande chim!῀» esclamò Baekhyun hyung, dandomi il cinque per poi correre verso il resto della squadra che stava ancora festeggiando, esageratamente. Al contrario, io non ci trovavo più molto gusto particolare a vincere, perché...vincevamo sempre, infondo.

Ma oggi era diverso, sentivo un vuoto nel petto che doleva. Non avevo mai creduto che la sola presenza annoiata di Yoongi fosse tanto essenziale per me e per la prima volta inizia a dubitare, per davvero, che potessi riconquistarlo tanto presto. "Non è venuto..." pensai, abbassando il capo, facendo così preoccupare Taehyung, che ancora mi teneva stretto a sé in una morsa.

«Chimmy? Stai bene? Hai il viso rosso...» sussurrò Taehyung, alzandomi il viso con due dita sotto al mio mento. Annuii alla sua domanda, sorridendo leggermente, mentre lui mi sosteneva con una mano dietro sulla mia schiena.

«Sto bene...è solo stanchezza. Prendo una bottiglietta d'acqua e poi ti raggiungo» risposi staccandomi, quindi, da lui per andare a recuperare quello che avevo detto. Presi, infatti, una bottiglietta d'acqua fresca dalla panca della mia squadra, al momento vuota.

Sospirai quando sentii qualcuno richiamare il mio nome. Mi voltai, con un sorriso, e notai un ragazzo dell'altra squadra, davvero alto e, soprattutto, carino, con grandi occhi scuri e un viso gentile. «Io sono Lee Minho, piacere. Sono venuto solo per farti i complimenti... Oggi ho giocato qua, ma sono un "Jolly" tra questa squadra e quella di basket... Non ho mai visto nessuno bravo come te..hyung» si presenta chinandosi poi.

«Ma non serve farmi i complimenti! Mi spiace avervi distrutto῀» miagolai con fare innocente e lui rise, scuotendo la testa.

«Aish, a me sinceramente non importa nulla della sconfitta.» rispose, sorprendendomi non poco. "Quindi preferisce il basket alla pallavolo? Capisco..." pensai, osservandolo attentamente con il viso inclinato verso la spalla.

«Okay... comunque grazie, per il complimento intendo. -parlai di nuovo- Io sono Park Jimin.» mi presentai tendendo la mano verso di lui, la quale, infatti, strinse con un gran sorriso, che lo fece apparire con un tenero coniglietto. Lo ammirai per qualche secondo, e non volendo, però, darlo a vedere, spostai lo sguardo sulla bottiglietta che tenevo in mano.

«E' un piacere...ora torno a consolare quei piagnucoloni῀» mi salutò così, muovendo poi la mano, sventolandola verso di me ancora con quel sorriso. Infine, si voltò andandosene, lasciandomi nuovamente nel mio alone di tristezza e solitudine. "Uffa...era carino" pensai, facendo un mezzo giro su me stesso per andare verso gli spogliatoi e poi le docce.

𝑮𝑬𝑴𝑬𝑳𝑳𝑰: 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒〈 𝐈 〉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora